Fabiola D'amico,

Blogtour: Io lo chiamo amore di Fabiola D'Amico

settembre 05, 2017 Flinka 0 Comments

Per l'ultima tappa del Blog tour dedicato alla serie Cupido e in particolare al libro appena uscito Io lo chiamo amore di Fabiola D'Amico, oggi abbiamo avuto il piacere di porle qualche domanda per soddisfare la nostra curiosità. Correte a leggere...


Buongiorno Fabiola, ti diamo un caloroso benvenuto nel nostro blog!
Ciao a voi.

1.      Chi è Fabiola? Cosa fa nella vita oltre a scrivere i libri?

Vediamo un po’ sono una donna comunissima, mamma, moglie e collaboro con mio marito nel suo studio di consulenza del lavoro, il che non mi rende la vita facile, perché lavorare con il proprio partner non è proprio rilassante, ma ce la mettiamo tutta per far navigare la barca su acque quete.


2.      Come è nata la tua passione per la scrittura? E la tua decisione di pubblicare?

Ho sempre cercato un posto dove nascondermi dal mondo. Abbiamo tutti dei problemi, chi più grandi, chi meno. Momenti difficili da superare. La mia isola che non c’è sono le storie dei miei protagonisti. Solo da poco ho deciso di mettere tutto nero su bianco, appena 10 anni. Le mie prime lettrici sono state le mie sorelle che mi hanno incoraggiato a scrivere ancora e poi da cosa nasce cosa.

3.       Quale dei libri che hai scritto è il tuo preferito? E come mai?

Il mio più caro libro è il romanzo storico: il tesoro del pirata. Parla della mia città, ha dei bei personaggi, un contorno storico che mi appassiona, ed è il primo vero romanzo che abbia scritto. Come dire, il primo amore non si scorda mai. Devo dire, però, che le ultime storie mi stanno regalando grandi emozioni e penso che le metterò sullo stesso gradino di quel primo amore. Ho un cuore grande.

4.      Qual è il personaggio che ami di più tra quelli che hai scritto? E come mai?

Christian di un giorno da favola e un matrimonio da favola. Questo personaggio mi è stato ispirato da mio marito. Inutile dire perché lo ami.
5.      Come è nata l’idea per la serie Cupido?

Per gioco. Volevo un racconto breve per Natale. Una storia dolce, carica di speranze. E poi tutto mi è sfuggito dalle mani. Klain, Simone, Danielle, Ethan, Patty e Ale si sono infilati di soppiatto nella mia mente malata e hanno conquistato il fortino con me inerme a guardarli.

6.      Il nostro personaggio preferito della serie Cupido è Ethan, come è nato il suo personaggio? Ti sei ispirata a qualcuno?

Come dicevo, è nato tutto per caso. Avevo bisogno di sorrisi e Ethan ti fa battere il cuore e ridere. Anche se c’è già qualcun altro pronto a prendere il suo posto, ma ve ne parlerò in un altro momento. In realtà, non mi sono ispirata a nessun in particolare ma potrebbe essere l’unione di più persone. Credo che Ethan sia unico nel suo genere, ma forse pecco di presunzione. Comunque se doveste incontrarlo, fatemi un fischio. Lui è prepotente, risoluto, sicuro, ironico e un po’ fuori di testa. È uno cui piace osare, che crede nel motto: chi non risica non rosica. Non è che sia perfetto, ne ha di difetti. Appena me ne viene in mente uno, ve lo dico.

7.      E per la piccola Danielle ti sei ispirata a qualcuna in particolare?

Eh, bella questa domanda. Innanzitutto mia figlia Melissa, ma vi svelo un segreto tutte le bambine sono forti, hanno quella marcia in più che rende tutto diverso. Le bambine, fino a una certa età, ti stupiscono con la loro maliziosa innocenza, con le battute divertenti e con la loro sicurezza. Ho due figlie femmine, si nota vero?
8.      Ci puoi dare qualche anticipazione sulla coppia che sarà presente nel terzo volume?

Come immaginerete sarà Ale la prossima protagonista, lui, invece, Jean-Luc, non lo conoscete, ha un passato scomodo che lui vuole dimenticare ma un futuro pieno di speranza. Come sapete Ale ha le sue ferite e pensa di non meritare l’amore. Jean-Luc la conquisterà con pazienza, e l’aiuto di Ethan. quest’uomo è difficile da mettere all’angolo. Se tutto va bene e la Newton accetterà di pubblicarlo, conoscerete nuovi personaggi e chissà che in futuro non nasca qualche altro romanzo.

9.      Per raccontarci i tuoi personaggi ti ispiri a delle persone reali o sono frutto della tua fantasia?

Un po’ e un po’. La vicenda di Ale è reale purtroppo. Conosco una persona che ha vissuto la sua tragica esperienza, così come alcune vicende accadute a Jean-Luc sono veritiere. Confesso anche che c’è un po’ di me in ogni personaggio femminile. Hai presente la storia dei calzini spaiati? Ok, non aggiungo altro.

10.   Qual è il tuo rapporto con il lettore?

Credo buono. Con alcune sono diventata amica, con altre mantengo sempre la massima cordialità, in fondo non sarei dove sono senza di lui.

11.   Come ti comporti di fronte alle recensioni negative?

Se è costruttiva, mi do da fare per migliorarmi, se è offensiva, vado oltre: non si può piacere a tutti e non amo le polemiche. Il tempo perso a cercare di ragionare è tempo rubato alle mie storie.

12.   Raccontaci la tua esperienza con il Self- Publishing e con la casa editrice?

Credo di essere una delle prime a essersi lanciata sul self. Era il lontano 2012. è stata una bellissima esperienza, che non disdegno di riprovare, sono cresciuta tantissimo da allora e lo rifarei mille volte. Essere arrivata a una Ce importante è stato un bel salto che mi ha dato tanto. Dicono che le mie storie hanno donato dei momenti lieti a chi pensava di non meritarne e questo è qualcosa che va oltre le scelte editoriali. E mi sento fiera di essere arrivata dove sono, per cui mi auguro di continuare a percorrere questa strada di autrice per molti anni.

13.   Come nasce l’ispirazione per i tuoi romanzi?

A volte basta uno sguardo, altre una parola. Una trasmissione televisiva. Un sogno.

14.  Quali sono i tuoi Progetti per il futuro?

Sto scrivendo la storia di Luca e Carlotta, per chi non li conoscesse invito a leggere un matrimonio da favola. Questi due sono troppo forti. Come Ale, anche Carlotta è una donna ferita, ma l’amore la guarirà. Come dicevo ho in mente altri due romanzi sulla serie cupido e un quarto sui matrimoni. E poi c’è un libro scritto a metà che ogni tanto mi appare in sogno e mi dice: ti sei dimenticata di me?
Prima o poi dovrò rispondergli. Io li chiamo sogni, non progetti. Chissà cosa accadrà, la vita è così imprevedibile, così fragile che preferisco non pensare troppo avanti.

     Grazie per aver risposto a tutte le nostre domande, un grande abbraccio da tutte noi.

Grazie a voi di avermi accolta tra di voi,  ogni volta sento il vostro entusiasmo e faccio un carico di energia indescrivibile.

 Un bouquet per te anche se virtuale, per essere stata in nostra compagnia. 
Le cercatrici di libri.

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