Recensione

Buonanotte a chi non c'è (Angeli caduti Vol. 1) di Angela White

dicembre 05, 2017 Virgy 0 Comments


Care Cercatrici e Cercatori, vi parlo di questo libro che mi ha letteralmente catturata: Buonanotte a chi non c'è di Angela White. Si tratta del primo volume della serie Angeli caduti.
Venite a conoscere più da vicino la tenera Alice e il conturbante e ammaliante Nicholas.
Titolo: Buonanotte a chi non c'è
Autore: Angela White
Editore: Amazon Publishing
Pagine: 294
Costo eBook: 3,99
Gratis in abbonamento K.U.
Genere: Romance Contemporaneo
Due ali d’angelo tatuate sulla schiena e un inseparabile violino. Nicholas e le sue passioni contrastanti troveranno pace tra le braccia di Alice?

Nicholas Payne è uno dei più grandi violinisti di sempre quando, all’apice del successo, qualcosa nella sua vita va storto. Le sue grandi ali d’angelo, tatuate sulla schiena, sembrano non riuscire a sostenerlo nel suo volo. A ventisei anni, Nicholas decide quindi di cambiare vita, suonando Rumpelstiltskin, il suo Stradivari, per le strade di Londra.

Ed è nella capitale inglese che Alice lo ritrova, attratta da un’incantevole melodia alla fermata della metro. È proprio lui: il ragazzo che anni prima aveva conosciuto a New York, in occasione delle seconde nozze dei rispettivi genitori e del quale si era innamorata in maniera tanto maldestra quanto indimenticabile.

Alice, che ora è diventata una chineur, un’esperta collezionista di oggetti di valore, sa riconoscere le virtù nascoste nelle persone, soprattutto in quel giovane bellissimo e dannato per il quale il suo cuore batte ancora.

Chissà se la sua tenacia basterà a risollevare l’angelo caduto, affinché torni a volare in alto sulle note del suo Rumpelstiltskin...

Recensione
Go n-éirí an bóthar leat»
“Possa la strada sollevarsi per venirti incontro.”

Nicholas Payne è uno dei più grandi violinisti di sempre, quando, all’apice del successo, qualcosa nella sua vita va storto. A ventisei anni, decide quindi di cambiare vita, suonando Rumpelstiltskin, il suo Stradivari, per le strade di Londra.

Alice, è una chineur, un’esperta collezionista di oggetti di valore, possiede una dolcezza e una sensibilità di chi ha un animo puro.
Per caso o meglio per destino passeggiando per Londra, viene catturata da una melodia che scaturisce da un violino, che come un pifferaio magico la porterà sulle tracce di Nicholas.
Lui è il ragazzo che anni prima aveva conosciuto a New York, in occasione delle seconde nozze dei rispettivi genitori e del quale si era innamorata.

C’era di tutto: litografie, soprammobili, cammei e medaglioni. Semplici cose. Erano preziose? Per me erano belle. E la bellezza sa donare un grande conforto, soprattutto quando in te non la vedi. Erano oggetti che il tempo aveva trasformato in qualcosa di speciale: in ricordi. Prove e testimonianze di un passato e di coloro che li avevano posseduti e amati.

Troveremo qualche capitolo in terza persona ed altri in prima con pov alternati
confesso primi capitoli ho avuto qualche difficoltà a mettere a fuoco i diversi ricordi di Alice che si susseguivano mescolandosi al presente, in tempi e luoghi diversi.
Dopo aver capito il meccanismo, tutto è risultato molto fluido e chiaro.

Ricordi che sono come delle piccole tessere di mosaico che piano, piano svelano gli eventi passati.
Alcuni dei quali mi hanno commosso e altri dato il prurito alle mani per la voglia di scuotere qualche adulto.
Ho amato Alice da subito. Era appena un adolescente, quando ha visto il suo mondo crollare e tutte le sue certezze andare a fondo, sentendosi quasi un bagaglio ingombrante e di poca importanza.
Una sensazione che si porterà addosso per molti anni ancora.
La sua rabbia, il suo dolore, il senso di perdita, il sentirsi inadeguata, la disperazione e la sconfitta e infine la sensazione di non essere importante per nessuno e di non avere il controllo su nulla sono state emozioni che mi hanno attraversato la pelle.
Avrei tanto voluto abbracciare questo pulcino spaurito per confortarla, tenerla al sicuro e farla sentire amata.
Oggi Alice è una giovane donna, realizzata, fa un lavoro che ama profondamente, e ha raggiunto quella serenità che da adolescente gli era stata strappata. 

Assaporo il piacere di stare in negozio, circondata da ninnoli d’argento, avorio e porcellana: fragranza di casa e di passato, di ricordi lavati dalla pioggia e sentimenti lasciati nelle pagine ingiallite dei libri, tra gli intarsi di antiche scatole cinesi.

Nicholas sin da bambino vive di musica, il suo violino è come fosse una sua estensione, una parte di sé a cui non può rinunciare, per lui è come l'ossigeno, vitale.
Il suo è un personaggio che sapientemente l'autrice ha reso vivo, vibrante, magico, quando intesse le sue melodie, con una passione e un talento fuori dal comune e un fascino e un magnetismo che mi ha ammaliato, mi sono irrimediabilmente e pazzamente innamorata di questo violinista che suona uno Stradivari a cui ha dato un nome di un folletto, mi auguro per il mio stesso buon senso che non esista un Nicholas in carne e ossa perchè altrimenti mi toccherà chiudere baracca e burattini e inseguirlo per il mondo :P
Tra l'altro non sarebbe giusto nei confronti della nostra Alice che con la sua dolcezza e il suo animo puro, farà di tutto per aiutare quell'angelo caduto ad alzarsi e a curare l'animo tormentato di Nicky.
Un angelo con delle ali fatte, non di soffici piume,  ma incise sulla pelle dall' inchiostro.
Nei quasi cinque minuti in cui esplodono le emozioni del Capriccio n. 24, mi chiedo quando sia grande davvero. Non è solo tecnica, ma cuore e passione. Note sprigionate come scintille e la melodia si incendia. Lui suona, e mi stupisco che tutto intorno a noi non prenda fuoco. L’aria è arroventata come da una pioggia di stelle. Immobile e senza fiato, ascolto il suo concerto. È una scossa di pura potenza. Una mirabile e terribile bellezza. Scintillante perfezione che sembra a un soffio dall’andare in pezzi. Invece prosegue, di fraseggio in fraseggio. Temo che l’archetto si spacchi, le corde saltino e il violino si frantumi tra le mani di Nicky. 

Voglio ringraziare la mia amica Fabi per avermi consigliato Buonanotte a chi non c'è.
Quando mi ha detto: "Virginia non è solo la storia d'amore in sé ad avermi catturato, no è per come è scritto", vi confesso che non riuscivo a capire cosa intendesse, avevo erroneamente pensato di riferisse a uno stile pulito.
Ebbene solo leggendo ed entrando nella storia di Alice e Nicholas ho capito appieno cosa intendesse.
Angela White non ha scritto semplicemente una bellissima storia, no, è lo stile dell'autrice che l'ha reso tale e unica.
Un libro che risulta intenso, leggiadro, romantico e poetico quasi dal sapore un po' retrò ma non desueto, da colpirti dritto al cuore e darti la sensazione di essere avvolta da una stola di puro cashmere.
La sua opera mi ha totalmente stregata da tenermi inchiodata al libro.
Così come vi stregherà la melodia che scaturisce dal violino di Nicky grazie alle sue mani da violinista dal talento portentoso, che sanno sentirla prima di farla defluire dalle corde, toccate sapientemente dal suo archetto. 
Quando avrete fra le mani questo libro cercate di leggerlo con calma, goccia a goccia, provate a gustarlo come un vino pregiato, a piccoli sorsi, così da sentire la consistenza, il sentore delle fragranze che sprigiona, i tanniti e il retrogusto sulla lingua. So che sarà difficile, ma quando arriverete all'ultima pagina la sensazione di perdita l'avvertirete comunque, tant'è che ne vorreste ancora e ancora di Alice e Nicholas.
Per sempre ti prometto… Staremo insieme come l’aria e la musica.

Noi lettrici compulsive siamo come Alice, lei è una chineur cerca tesori per i collezionisti, noi in ogni nuovo libro che leggiamo cerchiamo quello che ci farà emozionare, commuovere, sognare, e quando  lo troviamo, sappiamo che rimarrà nei nostri cuori molto ma molto a lungo.
Ecco per me questo è uno di quei tesori.♡ 
Aspetto con molta impazienza di leggere il secondo libro della serie su Liam Payne fratello di Nicky, sicura che l'autrice saprà stregarmi di nuovo.
Alla prossima!!

Virgy

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