Carissime finalmente torno a parlarvi della trilogia di Sawyer Bennett. Dove eravamo rimasti? Al suo sedicesimo compleanno Sela Halstead viene violentata da tre uomini. Uno di loro viene poi identificato in JT Townsend, il ricco co-imprenditore di un servizio di incontri in cui belle e giovani donne cercano uomini ricchi che le aiutino finanziariamente in cambio di altri servizi. 

Sela pianifica la sua vendetta omicida ma nel suo cammino incontra Becket North comproprietario insieme a JT. Non si aspettava di innamorarsi in così poco tempo di lui e riconsidera i suoi piani, la fiducia di Beckett viene però messa in discussione e lui pone una drastica fine con la conclusione del primo volume. La lettura del secondo romanzo riparte da quel pianerottolo in cui son rimaste tante cose non dette, tante cose che lasciano il sangue amaro. Anche questo libro è raccontato da tutti e due i punti di vista e questo ha reso facile capire lo stato d’animo di ogni situazione da loro vissuta. In questa seconda parte tanti segreti vengono svelati ma son sicura che l’autrice fino alla fine non ci farà mancare altri colpi di scena con cui tiene incollati i lettori ai suoi libri.

Con questa serie vengono trattati temi delicati che solo chi l’ha vissuto sulla propria pelle può capire fino in fondo; l’autrice con una descrizione dettagliata e la sua scrittura semplice è riuscita ad affrontare questo tema al meglio. Non voglio svelare troppo della storia per non fare spoiler ma son sicura questo libro non vi deluderà. 

Tra i personaggi secondari farete la conoscenza di Dennis, un personaggio che avrei voluto conoscere meglio visto il potenziale che ha lasciato intravedere nelle poche pagine a lui dedicate. Grazie a lui Beckett potrebbe ottenere prove concrete sul comportamento corrotto di JT. Ha un passato segreto che intriga e che mi ha invogliato a leggere un'eventuale sua storia.

Veniamo alle cose che invece non mi hanno fatto impazzire troppo; in alcuni passaggi del libro sembrava un pò troppo ripetitivo, alcune incongruenze mi hanno fatto riflettere. Un’altra cosa che noterete di strano è il comportamento di Sela che nonostante quello che ha subito dieci anni prima sceglie consapevolmente di buttarsi da sola nella fossa dei leoni... ma per capire fino in fondo cosa intendo non vi resta che leggerlo. Nonostante sia un erotico ci son pochissime scene sessuali ma forse l’autrice con questo secondo volume ha voluto dar più visibilità alla parte della vendetta che ad altro. Come era prevedibile pure Sugar Rush finisce con un Cliffhanger che mi ha lasciato leggermente frustrata. 

Attendo con ansia il capitolo finale di questa storia.

La storia riprende dopo alcuni anni quando i colori, che Melody aveva creduto di scorgere, sono andati in frantumi con un boato, che ha lasciato dietro di sé solo scaglie a disperdersi nel vuoto. La paura, il dolore e la malinconia sono gli elementi che hanno inghiottito la protagonista; un buco nero di sconforto che divora giorno dopo giorno come se non ci fosse mai fine al dolore. Poi la risalita, il sole che sradica il buio, l’inizio di una nuova possibilità che scalda le ossa e apre gli occhi. Una nuova casa, libri e una stanza dove disegnare e portare su tela le emozioni di una vita maledetta esplosa in senso di colpa; fogli che urlano nei tratti a matita le parole e l’anima di Melody.
La corda si è spezzata, il cerchio di quattro ragazzi e fratelli per scelta è compromesso per sempre. Tutti hanno perso tanto, ma nel dolore c’è chi non ha dimenticato, è tornato per una seconda possibilità, una nuova luce di speranza...

«Ti darò qualsiasi cosa possa farti sorridere di nuovo Melody.»
La forza, la speranza, la voglia di ritornare a vivere.»

Questa è l’essenza di questo romanzo, la presa di coscienza in un percorso difficile dove le ferite hanno scavato profondamente negli animi.
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"Arden è un quadro corrotto: nonostante tutti gli sforzi che si possono compiere per aggiustarlo, c’è sempre qualcosa che manda in frantumi un angolo o un’altra parte nascosta, che poi esplode come uno squarcio.

E un altro taglio.
E un’altra ferita ancora.
Arden è... spezzato, ma voglio credere che anche lui possa essere aggiustato.

E spero ardentemente che l’autrice con questo estratto tratto dalla voce di Melody lo faccia; perché anche Arden possa un giorno avere quella piccola parte di felicità racchiusa da qualche parte. (Questo messaggio è per te dolce Mary XD)
La caratterizzazione dei personaggi è ancora più intesa del precedente volume, come il passato sempre presente tra le pagine per ricordare ciò che sono stati e ciò che sono diventati oggi. Una penna delicata e potente, in grado di far planare le emozioni puntando direttamente al cuore del lettore come una piuma, ma in grado di spezzarti il respiro. Le tematiche che affronta seppur siano forti, sono destreggiate con il tatto e quel rispetto che certi argomenti richiedono; come ho imparato a conoscere, perché Mary Lin mi ha insegnato ad amare follemente la sua penna e il suo animo delicato che traspare tra le righe.
Anche "La voce dei Colori" come il precedente, non è un racconto semplice, ma dona momenti di calore grazie all’evoluzione dei personaggi che ho sentito così reali da perdermi a volte e non distinguere la fantasia dalla realtà.
Non dimenticherò mai questa storia di legami dolorosi e fortissimi, non dimenticherò mai quanta passione c’è dietro la scrittura di questa autrice.
Grazie veramente Mary per questo viaggio; hai superato ogni mia aspettativa.

Chicca