Recensione

La Bestia di Zavarelli

settembre 08, 2021 Licio 0 Comments


Oggi ospitiamo vi parlo de La Bestia di A.Zavarelli edito da Grey eagle publications.  
Titolo: La Bestia
Autore: A.Zavarelli
Editore: Grey Eagle Publications
Genere: dark romance
Data d'uscita: 9 settembre
Un tempo, credevo nelle favole.
Ma poi, mi ha presa.
E mi ha insegnato che la vita non è una fiaba.
È sfregiato. Devastato.
Una cosa oscura e selvaggia.
La sua bellezza è violenta, e le sue parole sono crudeli.
Il suo cuore è un paesaggio buio, dove nulla può crescere.
Dice che non potrà mai prendersi cura di me, e lo dimostra ogni giorno.
Ha distrutto la mia vita.
Mi ha torturata.
E peggio ancora...
Mi ha addestrata a supplicare per il suo affetto.
Questa prigione è un luogo dove non batte mai la luce del sole.
Mi ha insegnato che l’odio nasce nell’oscurità.
E poi, mi ha spiegato che a volte anche l’amore può nascere lì.
Avevamo già recensito questo romanzo per la rubrica straniera e Claudia ne era rimasta così rapita che mi ha spinto a comprarlo di carta, ma non ho mai avuto il tempo di leggerlo. Finalmente esce in italiano e non potevo lasciarmelo scappare.
Beh, vi dico solo una cosa, sto attraversando un momento un pò difficile personalmente e faccio fatica a concludere le letture dei romanzi... questo della Zavarelli l'ho letto in una notte. 390 pagine di mal di mare e tormenti fino alla fine che mi ha tenuto letteralmente incollata alle pagine e impedito di chiuderlo nonostante la nausea, il male al collo e il dolore agli occhi.
Leggevo e pensavo: o la Zavarelli è una pazza o un fottuto genio. Sì, perché ci vuole veramente tanto stomaco per leggere questa storia che va a nozze con depravazione e follia e al tempo stesso c'erano punti psicologici a dare un senso al tutto.
Ammetto che all'inizio avrei voluto leggere molte meno violenze, perché non avevo inquadrato bene la dinamica, il senso di vendetta che ci sta dietro che effettivamente esce fuori brutale solo da un certo punto della storia.
Poi di contro assistiamo a una protagonista che accetta questa oscurità, non tanto vittima della sindrome di Stoccolma, quanto piuttosto anche lei amante in segreto di certe pratiche.
Ecco, questo aspetto, non che non sia probabile perché il mondo è pieno di queste persone che sconfinano in quadri sadico-masochistici ed effettivamente accanto a Javi non poteva essere messa nessun altra figura, perché nessuno lo avrebbe saputo accettare per com'era... ma non nascondo che mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento su di lei, magari scoprire meglio questa componente prima del rapimento.
Per chi ama i remake delle favole questo come dice già il titolo è il rifacimento della Bella e la Bestia in chiave dark e brutale, ma ne ricalca molto bene le dinamiche principali.
Assistiamo a una guerra psicologica, un'aspra vendetta e uno scappare dall'amore perché quando si è così distrutti e spezzati si pensa di non meritare nulla.
La Zavarelli, come al solito, oltre a non andarci piano con le parole e con le scene, ci lascia con il fiato sospeso fino alla fine, ed è proprio lì che non riuscirai a chiudere il romanzo perché vorrai continuare a scoprire cosa è veramente successo o se tutto è vero.
La Bestia è una favola nera dove menzogne e bugie protratte da una vita strisciano sinuose sulla scena impedendo di capire quale sia la vera verità.
Io la smetto di farneticare e vi dico solo che ci vuole stomaco e coraggio per iniziare questo libro e io non vedo l'ora di tuffarmi nel prossimo mondo incasinato della Zavarelli.

Fabiana


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