Recensione
Care lettrici oggi ospitiamo il Review Party di Facciamo finta che sia solo un gioco, la nuova commedia romantica di Elena Armas. Edita da Newton compton editore.
Ma la sua perfetta e collaudata routine viene sconvolta da un video, diventato virale, che mostra Adalyn che aggredisce senza ritegno contro la mascotte del team. Per non licenziarla, il proprietario della squadra che si dà il caso sia suo padre la spedisce nella sperduta Carolina del Nord, dove le viene affidato il compito di risollevare le Green Warriors, la squadra di calcio locale, composta da bambine di nove anni che si allenano in tutù, hanno capre come animali domestici e sono terrorizzate dai modi bruschi di Adalyn.
A complicare le cose, c’è l’affascinante coach Cameron Caldani, ex portiere prodigio e suo vicino di casa… Sembrerebbe il candidato perfetto per aiutare Adalyn nella sua missione quasi impossibile, e perché no, magari distrarla dai suoi problemi… Anche se passare ogni giorno insieme, tra incontri imbarazzanti nel giardino e continue frecciatine dalla panchina, sembra più difficile che mai. Abbandonare il campo, però, non è un’opzione. Ce la metterà tutta per riscattare il suo futuro e quello delle piccole Warriors. Con o senza l’aiuto di Cam.
Per le amanti delle commedie romantiche, dove i protagonisti sono testardi e si scontrano in continuazione dal primo incontro con una bella dose di attrazione, una squadra di ragazzine... un mix perfetto per una storia che vi farà battere il cuore.
Facciamo finta che sia solo un gioco di Elena Armas
Care lettrici oggi ospitiamo il Review Party di Facciamo finta che sia solo un gioco, la nuova commedia romantica di Elena Armas. Edita da Newton compton editore.
Titolo: Facciamo finta che sia solo un gioco
Autrice: Elena Armas
Editore: Newton compton
Genere: Romance Contemporaneo
Pagine: 503
Costo: 5,99 €. ebook 9,40 €. Cartaceo
Uscita: 03/10/23
Link order: https://amzn.to/3PIg1JK
Adalyn Reyes si è imposta una ferrea disciplina: ogni mattina si sveglia all’alba, guida fino agli uffici del Miami Flames FC, la squadra di calcio della città, si impegna al massimo nel lavoro, torna a casa e ricomincia da capo la mattina seguente.Ma la sua perfetta e collaudata routine viene sconvolta da un video, diventato virale, che mostra Adalyn che aggredisce senza ritegno contro la mascotte del team. Per non licenziarla, il proprietario della squadra che si dà il caso sia suo padre la spedisce nella sperduta Carolina del Nord, dove le viene affidato il compito di risollevare le Green Warriors, la squadra di calcio locale, composta da bambine di nove anni che si allenano in tutù, hanno capre come animali domestici e sono terrorizzate dai modi bruschi di Adalyn.
A complicare le cose, c’è l’affascinante coach Cameron Caldani, ex portiere prodigio e suo vicino di casa… Sembrerebbe il candidato perfetto per aiutare Adalyn nella sua missione quasi impossibile, e perché no, magari distrarla dai suoi problemi… Anche se passare ogni giorno insieme, tra incontri imbarazzanti nel giardino e continue frecciatine dalla panchina, sembra più difficile che mai. Abbandonare il campo, però, non è un’opzione. Ce la metterà tutta per riscattare il suo futuro e quello delle piccole Warriors. Con o senza l’aiuto di Cam.
Elena Armas sa come conquistare un lettore. Dopo il suo romanzo d’esordio con Facciamo finta che mi ami, riapproda in Italia con Newton Compton con Facciamo finta che sia solo un gioco.
La storia all’inizio mi ha lasciata un po’ perplessa per quanto riguarda la protagonista Adalyn e la sua scorza dura che nemmeno un martello di lega durissima riesce a scalfirne. Con la sua aria da donna tosta e orgogliosa, nonostante la spada di Damocle che le pende sulla testa, non si ferma davanti a nulla e ne vedrete delle belle soprattutto verso Cam, con il quale gli scontri verbali sono all’ordine del giorno.
Mentre lo guardavo percorrere il sentiero di ghiaia attraverso la proprietà, non riuscivo a togliermi dalla testa il modo in cui mi aveva squadrata dall’alto in basso, scettico e supponente, come se mi trovasse completamente inappropriata e inadatta. E fuori posto. E infatti io ero fuori posto. Ma lo era anche lui.
Cam sa quanto può essere tenace, testardo ed egoista, e nonostante i continui diverbi con Adalyn,
l’attrazione che lentamente prende forma ha un che di irrazionale; eppure i piccoli gesti, le attenzioni, preoccupazione, diventano naturali per lui.
Per Adalyn la permanenza a Green Oak per risollevare la squadra di calcio doveva essere il mezzo per ridarle credito dopo aver aggredito la mascotte della squadra e riconquistare il posto che le spetta nei Miami Flames; invece fin dall’inizio nulla va secondo i piani che lei stessa aveva fatto, a partire dal suo vicino che è un uomo incredibilmente bello, imponente ma tanto saccente e dispotico.
Mi rendevo conto di essere stato odioso con quel commento, ma era stato un istinto irrefrenabile. Un istinto che non capivo e che mi spingeva a non voler avere niente a che fare con lei.
Nonostante i continui battibecchi, Adalyn capisce che non può far a meno di Cam per portare a termine il compito. L’attrazione sa camuffarsi ben bene sotto strati di parole e scontri verbali e troverà sempre il modo di farsi avanti.
Con un doppio pov di tutto rispetto, Elena Armas ci regala una storia leggera eppure sa come toccare i giusti tasti del cuore aggiungendo colpi di scena e situazioni delicate; nonostante all’inizio sono partita lenta, man mano che la lettura proseguiva, sono stata poi imprigionata fino alla fine perché la storia è come quando gioca la partita della squadra del cuore: sei lì, con i giocatori in campo a seguire ogni azione, ogni fallo, calcio d’angolo, a esultare e arrabbiarti, fino al fischio che decreta la fine festeggiando o restando in silenzio a curare la ferita della sconfitta.
«Come farà a seguire il suo cuore se non sa dov’è?».
Si amano lentamente Adalyn e Cam e tutti gli antagonisti che fanno da contorno a questa storia; Come dicevo prima la Armas sa usare le parole e mettere insieme situazioni della vita, dolore e delusioni, emozioni e sentimenti che ti restano incollati addosso anche molto dopo che hai finito di leggere la storia.
Storia da 5 meritatissime stelle, leggetelo perché ha tanto da far sorridere, da far essere tristi e poi i momenti hot sono davvero… Leggetelo.
Aurelia
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