Recensione
Bentornati, oggi vi voglio parlare dell'ultimo romanzo di Laura Nottari dal titolo che è tutto un programma: Made in Garbatella, edito dalla Words Edizione.
Un matrimonio perfetto, un figlio intelligentissimo e un attico a Ponte Milvio: la vita di Lavinia e Claudio è a dir poco invidiabile. Manca solo un secondogenito all’appello, ma il progetto viene infranto da un’inattesa diagnosi di infertilità, che distrugge il castello dorato dei due ricchi borghesi romani. Così, reduce dall’inevitabile divorzio, Lavinia decide di cercare l’uomo con cui ha commesso l’unica follia della sua vita. Sganciare una bomba del genere, però, non è semplice, soprattutto se lui è un colosso dai modi spiccioli, e dal gergo più romanesco del quartiere in cui vive: Garbatella.
Enzo Mazzarelli si divide tra la gastronomia dei suoi genitori e il ruolo di padre single. Alle porte dei quarant’anni ha tanti rimpianti quanti sono i tatuaggi che sfoggia. Non cerca l’amore, eppure rimane vittima del fascino di Lavinia, che invece sembra restia ai sentimentalismi.
Nasce così la ricetta per un disastro familiare (e romantico) annunciato, tra divari sociali, figli prossimi alla maggiore età, padri mancati, uccellini da catalogare, segreti, errori e sogni rimasti tali. Ma Garbatella, da che è stata fondata, è capace di magie uniche e tra i suoi vicoli, cortili e panni stesi, innamorarsi e sperare in qualcosa di bello per il futuro diventa semplice come pronunciare un daje!
Grazie al Rare di Firenze, ho avuto il piacere di conoscere Laura Nottari e avere il suo autografo è stato fantastico. La sua simpatia e disponibilità mi hanno definitivamente conquistata.
Inizio col dirvi che già alle prime pagine di Made in Garbatella, piangevo per le risate e l'ho finito piangendo ma per la commozione. Credetemi sono ancora satura di emozioni che straripano dal mio povero cuore di lettrice. Occhi a cuoricino e ricolma di mille emozioni e sensazioni che la lettura mi ha lasciato.
Questo è uno quei romanzi che mi ha ricordato perché amo così tanto leggerli.
Ebbene oggi mi accingo a recensire Made in Garbatella e mi dispiace se non sarò in grado di dare la giusta enfasi che il libro merita, come avrebbe fatto invece la mia amica Fabiana Andreozzi, lei è "Romana de Roma" e ho detto tutto.
Quindi perdonatemi già da adesso se non saprò farvi sentire a dovere la magia dei vicoli e quartieri di Roma, dei suoi monumenti, dei piatti gastronomici e della storia che si respira in ogni anfratto e che tutto il mondo ci invidia. Come direbbe Enzo Mazzarelli: tutto er monno ce 'nvidia.
Ma a farvi immaginare di stare realmente a Roma, sia con l'olfatto che con il gusto ci penserà l'autrice che con la sua penna ha saputo trasmettermi tutto questo, e molto più.
Un libro che non solo è un inno alla nostra capitale. Roma fa da sfondo a una storia d'amore al quanto improbabile, dovuto al divario sociale e culturale dei nostri protagonisti. La Nottari mette a confronto due mondi "Borghesi e Borgatari" che di uguale hanno solo la lettera iniziale, per il resto non potrebbe esserci niente di più diverso. Qui sta la fantasia e l'abilità dell'autrice di rendere possibile l'improbabile.
«È l’influenza di Garbatella» lo prese in giro. «Se ti frequento un altro po’, inizierò a dire aò.» «No, nun sei pronta pe’ quello.» Infilò le mani nelle tasche, si strinse nelle spalle e fece un passo verso di lei. «E fidate, che nun sei pronta manco pe’ me, Principé.»
Pagina dopo pagina conosciamo sempre più a fondo i protagonisti e le loro vite.
Assistiamo a un vero cambiamento e a una crescita e forza interiore da parte di Lavinia Gatti in Redigheri. Da sempre costretta dalle convenzioni, pregiudizi e dal super controllo genitoriale, non ha mai avuto la possibilità di scegliere mai nulla, neanche il lavoro. La sua vita da ricca borghese è stata confezionata a dovere, e da brava figlia ha sempre accettato di viverla senza mai opporsi. Persino sposare il suo migliore amico, perché secondo i genitori di entrambi, era la giusta conclusione.
Ma tutto viene gettato alle ortiche. Un solo momento di defaillance commesso nove anni prima porta oggi a delle conseguenze inaspettate e che necessitano di essere risolte almeno in parte.
Dopo il divorzio, Lavinia è costretta a guardarsi allo specchio e scoprire che non si piace poi un granché, troppo egoista e superficiale.
Come tutte le rinascite, fu un processo doloroso. Era intirizzita, non pronta e nemmeno abituata ad accogliere e dare calore. Dopo anni passati a pianificare ogni cosa, a partire dalla propria pelle, non è facile decodificare la spontaneità altrui e ricambiarla. Occorre morire, dimenticare, ma al tempo stesso appuntarsi gli errori commessi, poi serve svegliarsi e imboccare una nuova via. Ci vuole coraggio, ammissione di colpa, focus e una meta alla quale puntare.
L’ascoltatrice rifletté un attimo, poi guardò Enzo. Aveva l’aria di uno che aveva appena svelato l’arcano di una teoria complicatissima. Un soddisfatto filosofo de noantri con i tatuaggi maori e la barba incolta.
*Un appunto sui vari personaggi. Quelli che mi sono rimasti nel cuore sono il piccolo Giordano con la passione per l'ornitologia. Ma soprattutto la dolcissima e saggia Elisa, con il suo amore per il Giappone. Infine Claudio, un uomo meraviglioso che mi ha fatto una grande tenerezza.
Vi dirò che adesso prendere in mano un altro libro con un'altra storia sarà difficile, sono tipo in loop per Made in Garbatella. Che poi l'ultimissimo capitolo mi sta facendo fare voli di fantasia che non vi dico. Solo dopo averlo letto capirete.
E chissà le risate con Enzo...e daje!! (risatina sarcastica)
Baci!
Virginia
Made in Garbatella di Laura Nottari
Bentornati, oggi vi voglio parlare dell'ultimo romanzo di Laura Nottari dal titolo che è tutto un programma: Made in Garbatella, edito dalla Words Edizione.
Titolo: Made in Garbatella
Autore: Laura Nottari
Editore: Words Edizione
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 653
Costo: ebook 2,99
disponibile in Kindle Unlimited
Uscita: 06/10/23
Link order: https://amzn.to/3tjcqu8
«Qui è campo neutro, lì no. Poi te ‘nnamori, io t’ho avvisato.»
«Di Garbatella?»
«De lei e de me.»
Un matrimonio perfetto, un figlio intelligentissimo e un attico a Ponte Milvio: la vita di Lavinia e Claudio è a dir poco invidiabile. Manca solo un secondogenito all’appello, ma il progetto viene infranto da un’inattesa diagnosi di infertilità, che distrugge il castello dorato dei due ricchi borghesi romani. Così, reduce dall’inevitabile divorzio, Lavinia decide di cercare l’uomo con cui ha commesso l’unica follia della sua vita. Sganciare una bomba del genere, però, non è semplice, soprattutto se lui è un colosso dai modi spiccioli, e dal gergo più romanesco del quartiere in cui vive: Garbatella.
Enzo Mazzarelli si divide tra la gastronomia dei suoi genitori e il ruolo di padre single. Alle porte dei quarant’anni ha tanti rimpianti quanti sono i tatuaggi che sfoggia. Non cerca l’amore, eppure rimane vittima del fascino di Lavinia, che invece sembra restia ai sentimentalismi.
Nasce così la ricetta per un disastro familiare (e romantico) annunciato, tra divari sociali, figli prossimi alla maggiore età, padri mancati, uccellini da catalogare, segreti, errori e sogni rimasti tali. Ma Garbatella, da che è stata fondata, è capace di magie uniche e tra i suoi vicoli, cortili e panni stesi, innamorarsi e sperare in qualcosa di bello per il futuro diventa semplice come pronunciare un daje!
Sai, io so’ un po’ come Garbatella, che ha imparato a rende bello quello che c’aveva, a mijorallo e voleje bene. Pure er brutto, i cortili a pezzi, lo sta’ lontano dar centro, i bagni comuni. Forse è pe’ questo che sto posto me piace così tanto. C’ha dignità, e nun s’è scordato der passato, der dolore, anzi c’ha fatto pace, ce convive e lo mostra co’ orgoglio.»
Avendola già letta in precedenza sapevo quanto Laura fosse brava sia nel raccontare storie e personaggi particolari, che descriverli nella loro interezza e profondità, soprattutto il loro vissuto e la complessità degli stessi.
Inizio col dirvi che già alle prime pagine di Made in Garbatella, piangevo per le risate e l'ho finito piangendo ma per la commozione. Credetemi sono ancora satura di emozioni che straripano dal mio povero cuore di lettrice. Occhi a cuoricino e ricolma di mille emozioni e sensazioni che la lettura mi ha lasciato.
Questo è uno quei romanzi che mi ha ricordato perché amo così tanto leggerli.
Ebbene oggi mi accingo a recensire Made in Garbatella e mi dispiace se non sarò in grado di dare la giusta enfasi che il libro merita, come avrebbe fatto invece la mia amica Fabiana Andreozzi, lei è "Romana de Roma" e ho detto tutto.
Quindi perdonatemi già da adesso se non saprò farvi sentire a dovere la magia dei vicoli e quartieri di Roma, dei suoi monumenti, dei piatti gastronomici e della storia che si respira in ogni anfratto e che tutto il mondo ci invidia. Come direbbe Enzo Mazzarelli: tutto er monno ce 'nvidia.
Ma a farvi immaginare di stare realmente a Roma, sia con l'olfatto che con il gusto ci penserà l'autrice che con la sua penna ha saputo trasmettermi tutto questo, e molto più.
Un libro che non solo è un inno alla nostra capitale. Roma fa da sfondo a una storia d'amore al quanto improbabile, dovuto al divario sociale e culturale dei nostri protagonisti. La Nottari mette a confronto due mondi "Borghesi e Borgatari" che di uguale hanno solo la lettera iniziale, per il resto non potrebbe esserci niente di più diverso. Qui sta la fantasia e l'abilità dell'autrice di rendere possibile l'improbabile.
«È l’influenza di Garbatella» lo prese in giro. «Se ti frequento un altro po’, inizierò a dire aò.» «No, nun sei pronta pe’ quello.» Infilò le mani nelle tasche, si strinse nelle spalle e fece un passo verso di lei. «E fidate, che nun sei pronta manco pe’ me, Principé.»
Pagina dopo pagina conosciamo sempre più a fondo i protagonisti e le loro vite.
Assistiamo a un vero cambiamento e a una crescita e forza interiore da parte di Lavinia Gatti in Redigheri. Da sempre costretta dalle convenzioni, pregiudizi e dal super controllo genitoriale, non ha mai avuto la possibilità di scegliere mai nulla, neanche il lavoro. La sua vita da ricca borghese è stata confezionata a dovere, e da brava figlia ha sempre accettato di viverla senza mai opporsi. Persino sposare il suo migliore amico, perché secondo i genitori di entrambi, era la giusta conclusione.
Ma tutto viene gettato alle ortiche. Un solo momento di defaillance commesso nove anni prima porta oggi a delle conseguenze inaspettate e che necessitano di essere risolte almeno in parte.
Dopo il divorzio, Lavinia è costretta a guardarsi allo specchio e scoprire che non si piace poi un granché, troppo egoista e superficiale.
Quindi per il bene più prezioso che ha al mondo, decide di fare un salto nel buio. Una decisione la sua, che sia giusta o sbagliata avrà ripercussioni sulla vita di tutti.
E così che conosciamo Enzo Mazzarelli, che più borgataro di così non si può. La sua parlata romanesca i modi un po' da coatto ma gentiluomo, nascondono un cuore tenero e gentile. Come padre single, ha raggiunto un suo equilibrio che lo rendono soddisfatto del piccolo mondo che è riuscito a ritagliarsi per lui e Elisa, la figlia quasi diciottenne che ho amato in modo particolare
Enzo è un pezzo di Marcantonio grande e grosso così! (dalle descrizioni l'ho immaginato esattamente come Jason Momoa). Che in apparenza sembra un uomo semplice e lineare.
E così che conosciamo Enzo Mazzarelli, che più borgataro di così non si può. La sua parlata romanesca i modi un po' da coatto ma gentiluomo, nascondono un cuore tenero e gentile. Come padre single, ha raggiunto un suo equilibrio che lo rendono soddisfatto del piccolo mondo che è riuscito a ritagliarsi per lui e Elisa, la figlia quasi diciottenne che ho amato in modo particolare
Enzo è un pezzo di Marcantonio grande e grosso così! (dalle descrizioni l'ho immaginato esattamente come Jason Momoa). Che in apparenza sembra un uomo semplice e lineare.
Devo dire che Enzo mi ha piacevolmente sorpresa con la sua gentilezza e il voler la felicità di chi ama, anche a discapito della propria. In lui c'è lo 0% di egoismo e il 100% di altruismo. Ha un passato che non si permette di scordarsi, mai, che è quello che lo ha reso l'uomo che è adesso.
Tra Lavinia e Enzo non è una love story facile, come del resto possiamo immaginare. L'imprevisto e l'interferenza altrui vestita di buone intenzioni farà il resto.
Tra situazioni varie più o meno romantiche, il libro è tutto un susseguirsi di alti e bassi. Risate e lacrime di commozione mi hanno accompagnata fino all'ultima pagina senza un attimo di noia.
I miei complimenti all'autrice per aver dato la giusta importanza e profondità al terremoto sia psicologico che emotivo e alle conseguenze che sconvolgono i protagonisti e i personaggi più o meno importanti.
I miei complimenti all'autrice per aver dato la giusta importanza e profondità al terremoto sia psicologico che emotivo e alle conseguenze che sconvolgono i protagonisti e i personaggi più o meno importanti.
*Un appunto sui vari personaggi. Quelli che mi sono rimasti nel cuore sono il piccolo Giordano con la passione per l'ornitologia. Ma soprattutto la dolcissima e saggia Elisa, con il suo amore per il Giappone. Infine Claudio, un uomo meraviglioso che mi ha fatto una grande tenerezza.
Vi dirò che adesso prendere in mano un altro libro con un'altra storia sarà difficile, sono tipo in loop per Made in Garbatella. Che poi l'ultimissimo capitolo mi sta facendo fare voli di fantasia che non vi dico. Solo dopo averlo letto capirete.
Cara Laura, oltre a farti i complimenti, come avrai già capito ho fatto l'appunto sui personaggi per rispondere all'ultima parte che hai scritto nei tuoi ringraziamenti, cioè: Che anche io spero con tutto il cuore di vederti alla prossima storia, "in un'altra vita e in un altro mondo". Ci spero proprio!
E chissà le risate con Enzo...e daje!! (risatina sarcastica)
Baci!
Virginia
0 Commenti: