Recensione
Ladro di origami di Sara Purpura
Care lettrici oggi vi parlo di Ladro di origami di Sara Purpura edito da Mondadori.
Titolo: Ladro di origami
Autrice: Sara Purpura
Editore: Mondadori
Genere: Music romance, New adult, Best friend's brother, angst romance
Uscita: 12/03/24
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Sono passati due anni da quando la vita di Sofia è stata stravolta dall’orrore. Quella notte tutto è andato in pezzi, come una casa dopo il passaggio di un uragano. Ora, però, per lei è arrivato il momento di smettere di avere paura. È il suo giorno zero. Sofia sta tornando a casa, nella sua Palermo, il posto a cui appartiene, nonostante tutto. Farlo è necessario, perché è stanca di girare in tondo senza direzione, prigioniera del passato. L’unico modo per superare ciò che le è accaduto è affrontarlo una volta per tutte. Anche se è difficile e fa male. Anche se ogni volta che ci pensa si sente sprofondare in un baratro di inquietudini e incertezze. Tornare, infatti, significa anche sfidare il suo quartiere, un buco nero che ingoia le anime di chi lo abita, e riallacciare i rapporti con una famiglia che l’ha allontanata senza comprendere il suo dolore. E soprattutto rivedere Marco, il suo primo disperato amore, colui che si era preso ogni suo pensiero e sogno a occhi aperti, e che riusciva a scatenare in lei sentimenti talmente feroci da farle tremare l’anima. Tuttavia, quello che trova Sofia è una realtà profondamente cambiata e delle persone che fatica a riconoscere. Lo stesso Marco, che pure resta l’unico capace di farla sentire viva, non è più il ragazzo che si è lasciata alle spalle alla sua partenza. Arrabbiata e delusa, Sofia ha due possibilità. Potrebbe andarsene, e tentare così di ricominciare altrove, lontano da chi l’ha ferita, tra le braccia di un altro. Oppure restare, e combattere per avere indietro ciò che le è stato rubato. Compreso Marco. Perché, anche se le ha spezzato il cuore, lui resta sempre fuori da ogni equazione, ed è l’unico con il quale potrebbe generare quel fuoco ardente che non procura dolore, ma lenisce ferite e allevia ogni angoscia. E che le restituirebbe finalmente la vita.Ladro di origami è il nuovo romanzo di Sara Purpura pubblicato dalla Mondadori.
Ci sono voluti giorni per finirlo perché il contenuto era così intriso di dolore da lasciarmi senza fiato dopo poche pagine. Ci sono voluti giorni prima di riuscire a mettere in piedi questa recensione con la speranza che abbia più capo e coda di quello che ho raccontato a braccio in un video a fine lettura. Sinceramente non so se riuscirò a trovare questa coerenza e chiarezza per raccontarvi questa storia perché sono tutt'ora scossa.
Il romanzo della Purpura non è soltanto un romanzo rosa. Non è soltanto una storia d'amore. Sì, l'amore c'è, è intriso in ogni pagina, in ogni battito di cuore. Lo vediamo in quegli attimi passati dove è un tenero bocciolo che deve ancora fiorire. E poi oggi, nel presente che non è meno doloroso di quel passato da cui la protagonista è fuggita. Oggi è un amore intenso, bruciante, sofferto, ma Sofia e Marco si meritano di viverlo, nonostante il resto del mondo e il destino sembrano voler negare loro qualsiasi approdo felice. E' quell'amore che nasce in mezzo all'orrore, quell'amore puro e innocente che deve essere salvaguardato e, invece, finirà per essere calpestato. Ma l'amore è solo una delle tante sfaccettature...
Il romanzo è scritto con un doppio pov alternato tra Sofia e Marco. A mano a mano che leggevo Sofia e mi straziavo con il suo dramma, pensavo che avrei trovato pace e refrigerio in quello di Marco... e invece ero di nuovo lì a soffrire, a correre sulla montagna russa che è la vita chiedendomi quando avrebbe smesso di infierire su questi due giovani innamorati.
Quello che ho amato a dismisura sono i ricordi che spuntano di tanto in tanto nel testo che danno profondità ai personaggi e ce li fanno comprendere a tutto tondo. Aiutano a ricostruire legami, situazioni. Questo viaggio nei ricordi sa essere dolce e malinconico a tratti, come lacerante in altri.
La seconda cosa che ho amato è stata l'ambientazione siciliana, che ha reso questo romanzo più vero, intenso e ha scatenato in me un'empatia maggiore verso i personaggi e la storia.
Quella che ci racconta Sara è una Sicilia ancora chiusa nei pregiudizi, una terra ferita dalla mafia con i suoi traffici illeciti, l'omertà di alcune persone che vivono in questi quartieri popolari e degradati. Eppure al tempo stesso, qui in mezzo assistiamo a piccoli miracoli. Troviamo anime che, nonostante le privazioni e il dolore, si sono fatte in quattro per aiutare gli altri, senza mai chiedere nulla in cambio. E mentre la Purpura, attraverso gli occhi dei protagonisti, ci descriveva questa terra e queste situazioni, io ero così proiettata da viverne con ansia ogni istante. Più volte mi sono chiesta: "E io che avrei fatto?"
E il senso di impotenza e l'aria che mi mancava mentre voltavo pagina, mi fanno pensare che sarei rimasta lì impotente a veder sgretolare di nuovo il mio mondo, anche se avrei voluto urlare e trovare vendetta.
Sofia torna e assistiamo alla sua rinascita. E' fragile e al tempo stesso è forte perché la rabbia e l'impotenza per quello che le è successo se l'è tenuto dentro per troppo tempo.
Non so dirvi se ho amato più Sofia e Marco perché ognuno a modo suo era unico e speciale. Posso solo dirvi che ho sofferto così tanto per loro che avrei voluto prenderli per mano e portarli via da tutto quello che il destino gli ha messo davanti.
Indicare dei trope per questo romanzo mi sembra quasi di banalizzarlo perché come dicevo a inizio è ben oltre il semplice romanzo rosa. E' una storia di rinascita, di seconde occasioni, di legami d'affetto che vanno oltre quelli di sangue. Un romanzo che ci racconta della Sicilia e dei mali che l'affliggono. Tratta i temi attualissimi della violenza e degli abusi con tutto il dovuto bagaglio psicologico che ne comporta.
Per cui ridurlo a dei semplici trope mi pare svilente, ma se proprio vi piacciono, la componente più forte del rosa ruota intorno al best friend's brother e al music romance. Sopra ogni cosa resta un romanzo angst che vi farà provare un sali e scendi di emozioni, lasciandovi la maggior parte del tempo senza fiato e senza certezze.
Quello che cattura è la scrittura coinvolgente della Purpura che scivola pulita e diretta mentre affonda il coltello nel cuore e ti lascia sanguinare nel dolore inframmezzato da quell'amore unico che tocca picchi intensi.
Questa non è solo la storia di Sofia e della sua rinascita, ma quella di ogni donna che è stata ferita, umiliata, distrutta e che, piano piano, ha riacquistato la sua voce e la sua dignità.
Ladro di origami è un viaggio in salita pieno di scoperte, di colpi di scena, di perdite. Vi lascerà in apnea per pagine e pagine prima di condurvi fuori dall'incubo chiamato vita e regalarvi quell'agognato e meritatissimo lieto fine.
Grazie ancora alla Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere e recensire questo libro. Complimenti a Sara Purpura per questo nuovo bellissimo lavoro, io ora non vedo l'ora di tuffarmi nel prossimo.
Fabiana
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