Recensione,
Carissimi, oggi ospitiamo il Review Party di If you love her. Fino all'inferno di Chiara Cavini Benedetti, edito da Newton Compton.
If you love her. Fino all'inferno di Chiara Cavini Benedetti
Titolo: If you love her. Fino all'inferno
Autore: Chiara Cavini Benedetti
Editore: Newton Compton Editore
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 587
Costo: ebook 5,99 € cartaceo 9,40 €
Uscita: 03/04/24
Link order: https://amzn.to/3vLmjlT
Allye ha imparato molto presto quanto la vita possa essere dolorosa. Ma non è una che si arrende: a bordo del suo skateboard, con la musica a tutto volume nelle orecchie, combatte ogni giorno i fantasmi del suo passato. Ed è proprio una mattina in cui la lotta è più dura che, nei dintorni del campus, conosce Axton. Quarterback super popolare, tanto affascinante quanto misterioso, Axton ha l’inferno negli occhi e troppi segreti nel cuore. Allye sa che dovrebbe tenerlo a distanza, eppure non desidera altro che gettarsi tra le sue fiamme e bruciare con lui. Axton è una tentazione irresistibile, più grande della paura di venire ridotta in cenere. Ma è anche un rompicapo all’apparenza senza soluzione, che tiene i sentimenti custoditi gelosamente sotto chiave. Allye riuscirà a conquistare l’anima di Axton oppure finirà per perdere tutto, inclusa sé stessa?
Lui è un’anima tormentata, dal passato misterioso.
Lei è in perenne lotta con i suoi demoni.
Un amore appassionato e irresistibile, vissuto tra football e rock.
«Non voglio la favola. Non voglio il lieto fine. Io voglio molto di più. Voglio l’inferno. Voglio te.»
Chiara Cavini Benedetti
È nata nel 1996 a Firenze, dove si è avvicinata fin da bambina al mondo della scrittura. All’età di ventun anni si è trasferita nel Regno Unito, e là ha iniziato a lavorare per molte case editrici, sia italiane che straniere. Adesso, dopo aver deciso di mettere da parte la sua carriera nell’editoria, si dedica alla scrittura a tempo pieno. If you love her. Fino all’inferno segna il suo approdo in libreria con la Newton Compton.
I protagonisti di questo romazo da montagne russe sono Allye e Axton.
Allye è una giovane matricola al college e skater per passione che si ritrova a far ritorno alla sua città d'origine, con tutti i traumi connessi a quel luogo. Tutta la sua vita è stata un susseguirsi di perdite, a partire dai propri genitori per passare poi alle famiglie affidatarie, che l'hanno portata a costruire uno scudo tra sé e le persone, ad eccezione della cugina June, così da non rischiare di perdere nessun pezzo del suo cuore. Ed è proprio durante una passeggiata con il suo skate e le sue cuffie nelle orecchie che incontra Axton, un ragazzo che la sfida e la intriga allo stesso tempo.
Axton è un mistero che si cela dietro a riferimenti sull'inferno e il paradiso e citazioni musicali. Il nostro protagonista cerca di mostrarsi come un uomo forte e perfettamente in grado di cavarsela da solo, così da non dover dipendere da nessuno, neppure dai suoi compagni di squadra che, invece, cercano di supportarlo senza darlo troppo a vedere.
Allye e Axton si trovano per caso in un duello di sguardi e musica, che gioca un ruolo fondamentale nella crescita del loro rapporto. Ogni canzone che ascoltano e condividono lì spinge ad aprirsi, all'inizio, ad un'attrazione che non riescono a governare, anzi non vogliono. È facile far sì che due corpi si uniscano, ma più difficile è lasciare che un'altra persona penetri le difese e gli scudi eretti e conosca il bambino spaventato che ognuno di noi ha dentro. In questo è sicuramente più brava Allye, che colta in contropiede, durante una visita inaspettata, rivela ad alta voce le sue fragilità, la sua paura di non riuscire più a rimettersi in piedi all'ennesima caduta e il suo difficile passato.
«Ti piace andare sullo skate?». Deglutii con forza, mentre la paura amplificava il dolore al mio ginocchio. Però, dissi la verità. «Sì». I suoi occhi brillarono. «Allora tornaci sopra. Non impedire mai alla paura di bloccarti, anche se sembra la via più facile. Tu sei più forte della paura. Sei così forte da poter cadere. E da poterti rialzare». Mi porse lo skateboard. «Non avere paura, cucciola.Puoi farcela.»
Più in ombra e misterioso è invece il passato di Axton che si affaccia soltanto in questo primo romanzo, e che spero l'autrice approfondirà nel prossimo. Sebbene Allye non conosca tutto del suo Lucifero personale, il suo rapporto con i ragazzi della casa famiglia lo rendono, ai suoi occhi, meno cattivo di quanto lui voglia dimostrare.
Il point of view alternato che ci regala l'autrice ci permette di scavare bene in fondo nei pensieri dei nostri personaggi, soprattutto quando questi diventano incomprensibili. Lo stile è riflessivo, ma non troppo, con quel pizzico di passione che rende tutto più piccante.
Il finale di If you love her mi ha lasciata del tutto impreparata e per questo non vedo l'ora di mettere le mani sul prossimo volume.
Claudia
Lui è un’anima tormentata, dal passato misterioso.
Lei è in perenne lotta con i suoi demoni.
Un amore appassionato e irresistibile, vissuto tra football e rock.
«Non voglio la favola. Non voglio il lieto fine. Io voglio molto di più. Voglio l’inferno. Voglio te.»
Chiara Cavini Benedetti
È nata nel 1996 a Firenze, dove si è avvicinata fin da bambina al mondo della scrittura. All’età di ventun anni si è trasferita nel Regno Unito, e là ha iniziato a lavorare per molte case editrici, sia italiane che straniere. Adesso, dopo aver deciso di mettere da parte la sua carriera nell’editoria, si dedica alla scrittura a tempo pieno. If you love her. Fino all’inferno segna il suo approdo in libreria con la Newton Compton.
I protagonisti di questo romazo da montagne russe sono Allye e Axton.
Allye è una giovane matricola al college e skater per passione che si ritrova a far ritorno alla sua città d'origine, con tutti i traumi connessi a quel luogo. Tutta la sua vita è stata un susseguirsi di perdite, a partire dai propri genitori per passare poi alle famiglie affidatarie, che l'hanno portata a costruire uno scudo tra sé e le persone, ad eccezione della cugina June, così da non rischiare di perdere nessun pezzo del suo cuore. Ed è proprio durante una passeggiata con il suo skate e le sue cuffie nelle orecchie che incontra Axton, un ragazzo che la sfida e la intriga allo stesso tempo.
Axton è un mistero che si cela dietro a riferimenti sull'inferno e il paradiso e citazioni musicali. Il nostro protagonista cerca di mostrarsi come un uomo forte e perfettamente in grado di cavarsela da solo, così da non dover dipendere da nessuno, neppure dai suoi compagni di squadra che, invece, cercano di supportarlo senza darlo troppo a vedere.
Allye e Axton si trovano per caso in un duello di sguardi e musica, che gioca un ruolo fondamentale nella crescita del loro rapporto. Ogni canzone che ascoltano e condividono lì spinge ad aprirsi, all'inizio, ad un'attrazione che non riescono a governare, anzi non vogliono. È facile far sì che due corpi si uniscano, ma più difficile è lasciare che un'altra persona penetri le difese e gli scudi eretti e conosca il bambino spaventato che ognuno di noi ha dentro. In questo è sicuramente più brava Allye, che colta in contropiede, durante una visita inaspettata, rivela ad alta voce le sue fragilità, la sua paura di non riuscire più a rimettersi in piedi all'ennesima caduta e il suo difficile passato.
«Ti piace andare sullo skate?». Deglutii con forza, mentre la paura amplificava il dolore al mio ginocchio. Però, dissi la verità. «Sì». I suoi occhi brillarono. «Allora tornaci sopra. Non impedire mai alla paura di bloccarti, anche se sembra la via più facile. Tu sei più forte della paura. Sei così forte da poter cadere. E da poterti rialzare». Mi porse lo skateboard. «Non avere paura, cucciola.Puoi farcela.»
Più in ombra e misterioso è invece il passato di Axton che si affaccia soltanto in questo primo romanzo, e che spero l'autrice approfondirà nel prossimo. Sebbene Allye non conosca tutto del suo Lucifero personale, il suo rapporto con i ragazzi della casa famiglia lo rendono, ai suoi occhi, meno cattivo di quanto lui voglia dimostrare.
Il point of view alternato che ci regala l'autrice ci permette di scavare bene in fondo nei pensieri dei nostri personaggi, soprattutto quando questi diventano incomprensibili. Lo stile è riflessivo, ma non troppo, con quel pizzico di passione che rende tutto più piccante.
Il finale di If you love her mi ha lasciata del tutto impreparata e per questo non vedo l'ora di mettere le mani sul prossimo volume.
Claudia
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