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Recensione: L'incantesimo della spada di Amy Harmon

Carissime lettrici oggi vi parliamo dell’ultimo libro di Amy Harmon: L’incantesimo della spada, un irresistibile fantasy con immancabili note romance che vi conquisterà dalla prima all’ultima pagina. Edito da Newton Compton.

Titolo: L’incantesimo della spada
Autore: Amy Harmon
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 5 luglio 2018
Genere: Fantasy
Pagine: 384
Costo: 4,99 € ebook, 10,20 € copertina rigida

Trama:
Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell'ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell'avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l'unica magia rimasta potrebbe essere l'amore. Ma chi potrebbe mai amare... un uccellino?

Chi è Amy Harmon?
Statunitense, è autrice di I cento colori del blu, che ha scalato le classifiche del «New York Times», Sei il mio sole anche di notte, Infinito + 1, Hai cambiato la mia vita (già pubblicati dalla Newton Compton), e di altri bestseller. Con Il segreto di Eva ha scelto un’ambientazione italiana per raccontare una storia che si svolge durante la Seconda guerra mondiale. L’incantesimo della spada è il suo ultimo romanzo arrivato in Italia.
Per saperne di più: www.authoramyharmon.com
Recensione:
Sono una grande amante dei libri fantasy e la sinossi di questa nuova opera di Amy Harmon mi ha subito conquistata.

Ne “L’incantesimo della spada” ho ritrovato tutti gli “ingredienti” che sono letteralmente in grado di farmi innamorare di un libro: la magia, il mistero, il destino, l’amore.

In più la Harmon è riuscita a creare due protagonisti che è difficile non amare fin dalle prime battute: Lark, la bambina che possiede il dono delle parole che vede uccidere la madre davanti ai suoi occhi proprio a causa di quel dono e che diventerà una donna forte ma rinchiusa nel guscio creato dalla paura e Tiras, figlio del re assassino, e nuovo sovrano pieno di misteri in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e che aiuterà Lark a liberarsi dalla maledizione che l’ha privata della voce.

“Mia madre creava le parole. Era un’Indovina, e le sue parole erano magiche. Lei parlava, e le parole prendevano vita. Realtà. Verità. Mio padre era a conoscenza del suo dono, e ne era spaventato. Le parole possono essere terribili quando la verità non è gradita.”

Anche i personaggi secondari sono affascinanti e sempre ben caratterizzati: è impossibile non provare tenerezza per lo gnomo Boojohni, non innervosirsi nei confronti di Kjell e non provare diffidenza verso Lady Tiri.

Il romanzo è narrato in prima persona dal punto di vista di Lark ed è attraverso i suoi occhi che ho vissuto tutto la storia: ho avuto paura con lei, giovane donna tenuta dal padre pressoché segregata e cresciuta nell’ignoranza; ho desiderato con lei la libertà di vivere ma anche il sogno di sapere leggere e scrivere; ho imparato a vedere Tiras attraverso i suoi occhi innamorati e spalancati verso il mistero della vita; ho lottato con lei per salvare tutto ciò che le è caro ed ho gioito con lei per la libertà conquistata.

“Desiderio ardente, Eccolo, di nuovo. All’improvviso il desiderio aveva un sapore. Il sapore di un re: un uomo bellissimo, che incuteva terrore, un uomo irritante che era volato nella mia vita e aveva incominciato a liberare le mie parole. … Non potevo rifiutarmi. Lo desideravo troppo. Aveva ragione: avevo mentito. Essere una semplice allodola non mi sarebbe mai bastato. Mi aveva rovinato. Mi aveva fatto desiderare di essere un’aquila.”

Non voglio rivelarvi nulla di più della trama perché tutti gli eventi ed i dettagli sono così strettamente legati tra di loro che voglio lasciarvi il piacere di scoprire pagina dopo pagina la bellissima storia di Lark e di Tiras. Io ho letteralmente divorato il libro e sono sicura che anche voi non potrete fare diversamente.

Sono davvero curiosa di scoprire cosa la Harmon abbia in serbo per noi nel secondo libro di questa serie il cui titolo originale è “The queen and the cure”. Non preoccupatevi però di rimanere appese al finale del primo volume in quanto “L’incantesimo della spada” non potrà assolutamente deludervi con il suo happy ending autoconclusivo.

Non è facile per me trovare un libro fantasy che sappia coniugare una storia originale con la suspense, il mistero ed una dolce storia d’amore vissuta da personaggi forti e fragili al tempo stesso che sono stati capaci di entrami prepotentemente nel cuore.

E’ un libro che merita di essere letto… cosa aspettate?

Elena Barbieri

Recensione: Il segreto di Eva di Amy Harmon.

Care lettrici oggi vi parliamo dell'ultimo libro della straordinaria Amy Harmon che ci presenta uno storico ambientato nel periodo drammatico della seconda guerra mondiale: Il segreto di Eva 

Titolo: Il segreto di Eva
Autore: Amy Harmon
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Historical Romance
Pagine: 416
Costo: 4,99
Trama: 
1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.

Amy Harmon
Statunitense, è autrice di I cento colori del blu, che ha scalato le classifiche del «New York Times», Sei il mio sole anche di notte, Infinito + 1, Hai cambiato la mia vita (già pubblicati dalla Newton Compton), e di altri bestseller. Con Il segreto di Eva ha scelto un’ambientazione italiana per raccontare una storia che si svolge durante la seconda guerra mondiale.
Recensione:
Il segreto di Eva è un romanzo che vi lascerà senza parole. È un romanzo che presenta la storia nella sua crudeltà e verità; un romanzo che ci regala anche una storia d'amore che farà soffrire il lettore tanto quanto la guerra. Ma andiamo con ordine. 
I protagonisti sono Eva ed Angelo. I due sono cresciuti insieme e si sono innamorati, sin da subito. Ma l'amore spesso non è abbastanza. Si perché Eva è ebrea, invece Angelo è un prete cattolico. In un periodo, come quello della Seconda Guerra Mondiale, in cui la diversità di religione e di razza diventa essenziale, la loro storia appare impossibile, ma mai dire mai. 

Eva è una donna che vive la vita con la luce negli occhi, la guarda dritta in faccia senza temerla, anche quando questa diventa oscura e violenta. Eva è prima una bambina e poi una donna che non si tira indietro davanti a nulla, alla stessa morte non volta le spalle. Il dolore non manca nella sua vita, ma cerca di esorcizzarlo con la musica del suo violino. È difficile descrivere un personaggio così ricco di sfaccettature , così coraggioso e vero.

“La vita è come una nota lunga; persiste senza variazioni, senza indecisioni. Non ci sono interruzioni nel suono o pause nel ritmo. Continua e noi dobbiamo padroneggiarla, o sarà lei a dominarci. “ 

Angelo è un ragazzo che ha vissuto una parte della sua vita in America, ma che dopo la morte della madre viene mandato a casa dei nonni, a Firenze, in via definitiva. Il padre lo abbandona, in un certo senso, con la promessa di non far pesare la sua presenza su nessuno. Sì perché Angelo ha un problema fisico, gli manca una gamba, ma questo “difetto” non gli impedirà di certo di fare la sua parte durante la guerra. Questo handicap e la voglia di essere indipendente, di essere immortale in un qualche modo, lo porta ad accrescere la sua fede in Cristo tanto da avere, già all'età di dodici anni, la chiamata, che lo porterà ad entrare in seminario. La situazione si complica quando l'amore per Gesù e quello per Eva, per di più ebrea, cominciano a duellare sempre più dentro il suo cuore. 

“Qui sta la differenza, monsignore. Gesù ha sacrificato se stesso volontariamente. Avrebbe potuto salvarsi. Ma era Dio. E ha scelto. Eva è solo una ragazza. A lei non è stata data una scelta. Il popolo ebraico è stato privato dalla scelta. È stato privato della libertà. È stato privato della dignità. Gli ebrei non possono salvarsi da soli.”

Eva e Angelo sono personaggi che cambiano per tutto il corso della storia. Entrambi vengono coinvolti ed influenzati dalla pazzia del fascismo e del nazismo. Per la prima volta leggo un romanzo in cui tutta la vicenda è ambientata in Italia. Spesso pensiamo che la violenza e le leggi contro gli ebrei siano state attuate solo In Germania, ma naturalmente non è vero. Molti italiani hanno subito la stessa sorta a causa della religione o a causa di una parentela soltanto accennata. Numerose famiglie sono state uccise, molti giovani sono stati allontanati, molto dolore è stato perpetrato. La vicenda è ambientata a Firenze e Roma, che da città piene d'arte e di vita, si trasformano in città fantasma in cui nessuno è al sicuro. 

Il segreto di Eva ci mostra anche come il cattolicesimo ha reagito a tale scempio. Numerose chiese, conventi e monasteri hanno nascosto gli ebrei salvandoli da morte certa. Esistevano vere e proprie rete di resistenza contro la deportazione degli ebrei ai campi. Il segreto di Eva fa riferimento anche alla tragedia delle Fosse Ardeatine, una pagina oscura del nostro paese. Amy Harmon percorre la storia della guerra anno per anno, intensificando l'odore di morte e il profumo della speranza ad ogni pagina sempre di più. 

Un altro aspetto che mi è piaciuto, oltre quello storico, anche quello umano. Il segreto di Eva è la storia di persone, di una famiglia che prova in tutti modi a non perdere la speranza e a non mollare; è la storia di un popolo che non riesce a credere ai propri occhi. 

“Quando suoni, Eva, avverto di nuovo la speranza. Possono toglierci le nostre case, i nostri averi. Le nostre famiglie. Le nostre vite. Possono mandarci via, come hanno già fatto in passato. Possono umiliarci e disumanizzarci. Ma non possono toglierci i nostri pensieri. Non possono toglierci i nostri talenti. Non possono toglierci le nostre conoscenze, i nostri ricordi, le nostre menti. Nella musica, non ci sono confini. La musica è una porta e l'anima fugge attraverso la melodia. Anche se solo per pochi minuti. E chiunque la ascolti. Viene liberato. Chiunque la ascolti, si eleva.”

Al centro di tutto il caos che è l'umanità in quegli anni, ci sono Eva ed Angelo che cercano di incontrarsi, di scontrarsi ed incastrarsi. Insieme cercheranno di sopravvivere e di vivere un amore impossibile. Tutti i personaggi che vi li circondano sono anch'essi ben disegnati, a partire dal padre di Eva e dallo zio, il quale dona la sua vita alla musica. 

Lo stile dell'autrice è sempre coinvolgente e profondo per una storia a cui dà il giusto rispetto e la giusta misura. Non esagera mai sia nell'uso degli aggettivi, che nella scrittura stessa. In alcune parti la storia sembra un pò lunga, ma questo accade perché la stessa guerra non è stata una guerra lampo. 

In conclusione vi consiglio davvero di leggere questo romanzo, così ricco, profondo e vero, che una recensione non potrà mai coglierne il vero spirito. Il segreto di Eva è un romanzo che fa soffrire, ma che ci insegna a non dimenticare. Mai.

Claudia
LCDL