Recensione
Blake Deshawn: Il cerchio perfetto di Katherine L. Frye
Care lettrici oggi vi parliamo di Blake Deshawn: Il cerchio perfetto di Katherine L. Frye, un contemporary romance edito da Cignonero.
Titolo: Blake Deshawn: Il cerchio perfetto
Autore: Katherine L. Frye
Editore: Cignonero
Genere: contemporary romance
Uscita: 28 luglio
Uscita: 28 luglio
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Credi di poter trasformare il lupo in un principe azzurro.
Ma la verità è che il lupo ha denti affilati.
E sa morderti.
E non cambia.
La sorte è stata particolarmente generosa con Adrianne Morrison: unica figlia di un facoltoso imprenditore londinese, è bella, ricca e raffinata, ha un fidanzato che la adora e con cui sta organizzando il matrimonio dei suoi sogni. Niente potrebbe incrinare il suo cerchio perfetto.
Ma un pomeriggio, un uomo si introduce in casa sua. Adrianne è sotto la doccia, non si rende conto di nulla. Non sente i passi pesanti che si aggirano per il suo salotto, percorrono il corridoio ed entrano in bagno. Si accorge di lui solo quando la raggiunge sotto il getto dell’acqua.
Non è uno sconosciuto.
Adrianne sa chi è, ha già avuto modo di incontrarlo.
Blake Deshawn ha ventotto anni, il sorriso crudele e lo sguardo magnetico, il volto segnato da una tragedia mai dimenticata e il corpo ricoperto di tatuaggi.
È eccessivo, sregolato, anarchico, abituato a ottenere ciò che vuole, senza preoccuparsi delle conseguenze.
E ha deciso di prendersi Adrianne - quella bionda viziata che nasconde l’attrazione che ha per lui dietro una cortina di disprezzo – nella sua stessa casa, nel luogo in cui si sente al sicuro. Doveva essere solo un colpo di testa, un gesto folle e sconsiderato da dimenticare in fretta. Ma da quel momento, la vita di entrambi cambia, acquista velocità, minaccia di deragliare per schiantarsi in un inferno da cui sarà difficile risalire.
Per Blake, Adrianne è un veleno mai assaggiato prima: potente, incantatore, irrinunciabile. E Blake possiede qualcosa che Adrianne non conosce: la possibilità di vivere fuori dal cerchio perfetto, senza regole, senza paure, senza imposizioni.
Perché Blake Deshawn non giudica. Mai.
Un romanzo spietato e ipnotico sui mille volti e sulle perversioni dell’amore. Due protagonisti imperfetti e indimenticabili, da odiare e da amare con tutto il cuore.
Mi sono persa questo libro quando è uscito a luglio e qualche tempo fa ho beccato che ne parlavano con toni contrastanti su facebook e me ne sono subito incuriosita, a tal punto che alla fine ho dovuto leggerlo con l'abbonamento... e vi premetto subito che non mi sono assolutamente pentita.
Non è facile parlarvi di questo romanzo, come al solito non vi racconterò la trama perché odio quando si fa spoiler sui libri che dobbiamo ancora leggere, ma vi dirò cosa mi ha scatenato questo romanzo perché di emozioni contrastanti ne ho provate tante.
La prima è stata una curiosità morbosa a partire dal prologo che mi ha subito conquistato. Alcune frasi qua e là avevano creato delle anticipazioni nella trama che mi stavano portando a farmi i miei soliti film mentali. Alla fine il libro l'ho preso al buio, senza neppure capire in che genere rientrasse, quindi vi dico che già il prologo mi aveva fatto immaginare abbastanza scenari.
Andando avanti nella lettura mi è salito un immediato rigetto per il protagonista maschile che non riuscivo a classificare... Blake è rozzo, grezzo, volgare, sporco, alcolizzato, drogato... non ha nulla che poteva farmi scattare la scintilla di empatia, anzi nella mia testa continuavo a chiedermi perché Adrianne soccombesse a questo individuo che io avrei semplicemente preso a calci in faccia. Soprattutto perché le parole di Blake sono sempre lame affilate che colpiscono dove fa male e poi perché con i suoi comportamenti si autodistrugge.
Mi distruggo perché è la cosa che so fare meglio, perché se non mi faccio del male non c’è gusto, perché se non lo faccio diventa tutto vero, come gli occhi di Valery stamattina e per sopportarlo devo morire o fare esattamente quello che sto facendo.
Mi è salita la confusione perché ancora una volta non capivo più dov'è che volesse andare a parare l'autrice, cosa volesse comunicare con questo romanzo. Ero piena di incognite e di orrore per quest'uomo. La sensazione era quella di buttare il mio prezioso tempo su un libro che non aveva capo e coda e non meritasse la mia attenzione.
Ma andando avanti nella lettura si scopre che tutto ha un senso, tutto è inserito in qualcosa di più grande e più oscuro, qualcosa che una volta conosciuto ti fa vomitare l'anima per il dolore e l'impotenza. Allora Blake lo capisci, non lo scusi perché vorresti continuare a prenderlo a capocciate per fargli aprire gli occhi, ma lo capisci... e finalmente lo vedi con gli occhi di Adrianne che è solo una donna che piegata dall'amore non si fa scalfire neppure quando viene calpestata.
Si avventa di nuovo su di me, mi morde fortissimo la bocca, spinge i fianchi contro i miei. A ogni tocco mi invade, mi disfa il cuore, mi mette in disordine il cervello, mi spezza l’anima, mi sconvolge, mi spinge oltre i limiti e mi scaraventa lì, nel nero della sua anima. Che tu sia maledetto Blake
L'autrice descrive tutto con una crudezza che ti fa attorcigliare le budella, ma il romanzo è intriso di dolore, confusione, rinunce per paura, colpi di testa. Si parla di amore in tantissime sue forme e di messaggi importanti l'autrice ne lancia tanti mentre sulle pagine si consuma un dramma che ha il sapore di qualcosa di reale e vero per questo diventa ancora più sconcertante.
Ci racconta di un dolore così grande, di una vita che non vuole essere più vissuta e ci si nasconde dietro parole, concetti, ma non si è in grado di abbracciare altre scelte, altre soluzioni.
Ma mio malgrado sono Adrianne Morrison, una nota stonata, una che sbaglia ancor prima di aprire bocca, una che non ha avuto una vita difficile e perciò non merita il tuo amore. E invece che ringraziare Dio ogni santo giorno per avermi protetta dalle mostruosità della vita, dalla cattiveria degli esseri umani io mi ritrovo incredibilmente a provare rabbia per non aver sofferto nemmeno la metà di quanto ha fatto la tua bimba.
aspetto, ancora, che tu mi prenda. Ma sto cadendo Blake. Sto cadendo e mi schianterò al suolo, e tu non hai nessuna intenzione di prendermi al volo.
Potrei parlarvi per ore di questo romanzo, ma la verità è che va semplicemente letto, se vi piacciono quei libri oscuri, feroci, dove la psicologia entra violentemente in campo mostrandoci dei personaggi piegati, spezzati, che continuano a ferire perché devono solo difendersi.
Ci parla di anarchia, di non ingabbiare le persone in classificazioni preconfezionate, ma l'amore non può conoscere forme di anarchie e di condivisioni. L'amore è una forza prorompente che ci lega a qualcuno con il diritto all'esclusiva.
Perché tutto deve essere catalogato secondo uno schema preciso? Io sono libero da queste costrizioni e violenze mentali, faccio quello che voglio quando ne ho voglia. È il mio modo di vivere. Giusto o sbagliato ma è mio.
Non potrei mai accettare tutto questo. Non potrei neanche se fossi libera come l’aria perché anche adesso che non ho diritto a nulla, anche adesso che ho commesso sbagli imperdonabili mi innervosisce e mi fa male sapere che tu fra pochi minuti farai l’amore con lei, nello stesso letto in cui noi... Mi dispiace, ma non posso proprio.
Complimenti all'autrice, spero di leggere altro di lei. Mi sono innamorata anche di Fabian e mi piacerebbe leggere una storia su di lui.
Fabiana
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