Recensione
L'ancella di Celia Aaron
Care lettrici, vi parlo del romanzo L'ancella primo volume della serie Il monastero di Celia Aaron, edito da Hope edizioni. Preparatevi a entrare all'inferno... e a lasciare fuori ogni speranza
Titolo: L'Ancella
Autore: Celia Aaron
Serie: Il Monastero #1
Editore: Hope edizione
Genere: Dark Romance
Data di uscita: 16febbraio (il secondo il 16 marzo, il terzo il 16 aprile)
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La serie Il giocatore
L'ancella Vol.1
Il profeta Vol.2
La chiesa Vol.3
Mi sono unita al Monastero nella speranza di trovare la verità, ma ho scoperto altro, molto altro; l’oscurità che attanaglia questo posto mi seduce ogni giorno di più, mi attira a sé, finché non riesco a pensare a nient’altro, se non a lui. Adam Monroe, il figlio del Profeta, un Principe delle tenebre a capo di un impero che cresce istante dopo istante. Lui mi proteggerà dai lupi che minacciano il mondo. Eppure, più rimango al Monastero, più capisco che le belve sono proprio gli uomini al servizio del Profeta. Se Adam scopre perché sono qui, mi punirà con il sangue. Fino ad allora, sarò Delilah, serva obbediente del Profeta, durante il giorno, e di Adam, durante la notte.
Come ho detto nella introduzione, catapultarsi dentro questo romanzo è un viaggio nell'inferno, lastricato di peccati e come scriveva Dante tocca lasciare fuori ogni speranza... in tutti i sensi.
Mi accingo a recensire questo romanzo dopo una lettura initerrotta che mi ha lasciato con sensazioni contrastanti e differenti. Sicuramente non è un romanzo per tutti perché ci vuole veramente stomaco per leggerlo e una mente che non si sconvolge con poco. Ecco io non sono una facile da sconvolgere e leggo di tutto senza farmi problemi, ma in questo caso mi è mancato il fiato più volte. Il contesto descritto dall'autrice è assolutamente abberrante, turpe, perverso... niente mi mancano anche gli aggettivi per definirlo... folle, malato e pensare che nel mondo questa gente puoi trovarla lo rende un dark romance asfissiante, angosciante e ti poni una marea di domande.
La penna della Aaron mi piace perché non ci va mai leggera e scrive sempre storie molto particolari senza edulcorarle. L'ancella non si esenta, l'impressione che ho avuto leggendo è stata o l'autrice è un genio del male o arriverò al terzo volume e sarà un flop terribile. Vedendo i presupposti spero proprio di no, anche perché ho cominciato a farmi una marea di film mentali, molti dei quali sembrano andare proprio in quella direzione, ma altre domande sono rimaste ancora insolute visto che sono tre libri.
Se proprio devo trovargli un difetto, mi sarebbe piaciuto più criptico e oscuro all'inizio visto che il POV di Adam, fin da quando appare, spiffera un pò di cose fra le righe e avrei apprezzato non scoprire completamente la sua personalità. Giusto per seguire quel filino di vena sadica che mi ritrovo quando leggo :D
Tutto quello che voglio è andare a letto e dimenticarmi di questo giorno. Anche se non accadrà mai, perché, appena aprirò gli occhi domattina, verrò catapultato di nuovo in questa realtà distorta e paranoica. Ma la beatitudine del sonno e delle ore di completa oscurità e oblio è l’unico piacere che mi è rimasto.
Non so veramente come parlarvi di questo romanzo senza rivelare dettagli importanti, vi posso dire che non guarderete più un monastero con gli stessi occhi innocenti... Le "pratiche" particolari del monastero vi faranno accartocciare le budella, venire i forzi di stomaco e vorreste far scappare Delilah r tutte le altre da quella casa degli orrori... L'oscurità è talmente avvolgente che inghiotte tutto e pare non esserci scampo, una volta che si entra si è soltanto perduti.
A leggere la trama sembra quasi una storia peccaminosa di questa giovane entrata nel monastero e piegata dalle mani del protettore, beh, sinceramente è molto di più di questo, anzi Delilah per quanto attratta manterrà sempre la sua lucidità e si aggrapperà al motivo che l'ha spinta lì dentro per non vacillare. Non che poi il mondo che calpestava fuori dalle mura fosse poi così innocente per lei. Anzi, povera ragazza ha un bagaglio non indifferente sulle spalle...
Sono svuotata a tutti i livelli, scarnificata dal disgusto che mi provoca il Profeta e dal degrado raggiunto da ogni singola parte dei Ministeri della Città Celeste.
Più volte nella lettura mi sono chiesta come abbia fatto a riuscire a resistere, quando entrare lì è come varcare la soglia dell'inferno dantesco e bisogna lasciare ogni speranza. E non c'è una pace, un ristoro, un ponte verso la salvezza, ti puoi solo spezzare e umiliare perché alle aberrazioni non c'è mai fine.
Diciamo che anche definirlo Dark romance è un pò stretto perché qui l'Oscurità è così profonda da tagliarsi con un coltello, c'è brutalità, perdizione, c'è così tanta roba turpe da riempirci un manuale psichiatrico e l'amore è proprio l'ultima casellina, un'ombra che forse si percepisce sbiadita e alla lontana che forse prenderà una forma negli altri volumi. E vi dirò tutto questo non mi è dispiaciuto per niente perchè non volevo che si trasformasse in una contorsione sessuale tipica di questi dark romance che sfociano troppo nell'erotico, dove la vittima si innamora del carnefice seduta stante. No, qui la componente dark al momento è quella che fa da collante a tutto, dando alla storia un ritmo più serrato e un desiderio di scoprire cos'altro si nasconde...
Fabiana
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