Recensione
Fly with me di Emily Pigozzi
Bentrovati lettori, oggi vi parlo del nuovo Sport Romance Fly with me firmato Emily Pigozzi e pubblicato in Self Publishing
Titolo: Fly with me
Autrice: Emily Pigozzi
Editore: Self Publishing
Genere: Sport Romance
Costo: EBook €0,99 Cartaceo €15,08
Disponibile con Kindle Unlimited
Pagine: 463
Data Pubblicazione: 21/05/24
Link Order: https://amzn.to/3wZ44dD
Lei è la più folle promessa della ginnastica artistica.
Lui il suo irreprensibile coach dagli occhi di ghiaccio.
Cosa può andare storto?
Mi chiamo Eva Montebello, e sono una promessa della ginnastica artistica.
Allo sport ho dato tutto, ma non so se ne è valsa la pena.
Non ne posso più.
E non me ne frega niente se la mia allenatrice mi ha affibbiato questo bellissimo coach russo dagli occhi blu.
Non mi importa nulla se è un campione olimpico.
E nemmeno se tra di noi volano scintille.
Non lo sopporto, e nemmeno lui mi sopporta.
La mia carriera oramai è finita. Prima lo capisce, meglio è.
Sarà un disastro.
Allora, perché non posso fare a meno di desiderare di baciarlo?
Mi chiamo Oleg Petrov.
Sono stato un campione olimpico, l’orgoglio del mio Paese.
Ma nessuno sa che ero solo un guscio vuoto.
Sono sparito dai radar, e quando è arrivata la proposta di allenare una giovane atleta, ho pensato che fosse l’idea migliore per ricominciare.
Non avevo calcolato l’effetto che mi avrebbe fatto.
Eva mette a nudo ogni mia debolezza.
E non posso fare a meno di desiderarla con tutto me stesso.
Anche se è sbagliato.
In palio ci sono le Olimpiadi.
Non può essere sesso, né tantomeno altro.
Sarà un disastro.
Quale gara riusciremo a vincere?
E quale perderemo, insieme ai nostri cuori?
Lui il suo irreprensibile coach dagli occhi di ghiaccio.
Cosa può andare storto?
Mi chiamo Eva Montebello, e sono una promessa della ginnastica artistica.
Allo sport ho dato tutto, ma non so se ne è valsa la pena.
Non ne posso più.
E non me ne frega niente se la mia allenatrice mi ha affibbiato questo bellissimo coach russo dagli occhi blu.
Non mi importa nulla se è un campione olimpico.
E nemmeno se tra di noi volano scintille.
Non lo sopporto, e nemmeno lui mi sopporta.
La mia carriera oramai è finita. Prima lo capisce, meglio è.
Sarà un disastro.
Allora, perché non posso fare a meno di desiderare di baciarlo?
Mi chiamo Oleg Petrov.
Sono stato un campione olimpico, l’orgoglio del mio Paese.
Ma nessuno sa che ero solo un guscio vuoto.
Sono sparito dai radar, e quando è arrivata la proposta di allenare una giovane atleta, ho pensato che fosse l’idea migliore per ricominciare.
Non avevo calcolato l’effetto che mi avrebbe fatto.
Eva mette a nudo ogni mia debolezza.
E non posso fare a meno di desiderarla con tutto me stesso.
Anche se è sbagliato.
In palio ci sono le Olimpiadi.
Non può essere sesso, né tantomeno altro.
Sarà un disastro.
Quale gara riusciremo a vincere?
E quale perderemo, insieme ai nostri cuori?
Fly with me è:
Age gap
Spicy
Hate to love
Forced proximity
Training together
Sport romance
Autoconclusivo
Age gap
Spicy
Hate to love
Forced proximity
Training together
Sport romance
Autoconclusivo
In una domenica sonnolenta a causa del caldo, Fly with me mi ha fatto compagnia per metà romanzo fino all’epilogo. E che storia ragazzi! Intensa, dolorosa, ma anche luminosa e bellissima.
Me sono stata catturata fin dalle prime pagine.
Me sono stata catturata fin dalle prime pagine.
Eva Montebello, appena ventenne, non si presenta al massimo della sua forma fisica e psicologica; essere una ginnasta e far parte della nazionale non è semplice; questo un tempo è stato il suo sogno ma oggi i dubbi sono troppi come la voglia di mollare tutto e tornare a casa.
Una scelta ancora più grande si presenta quando conosce il nuovo coach, Oleg Petrov, trentunenne, famoso ginnasta russo.
Fin da subito tra allieva e maestro non sembra andare bene: Eva é svogliata, quasi senza speranza e il coach Petrov è freddo, cinico e duro.
Un esperimento é ciò che metterà i due in gioco.
Una scelta ancora più grande si presenta quando conosce il nuovo coach, Oleg Petrov, trentunenne, famoso ginnasta russo.
Fin da subito tra allieva e maestro non sembra andare bene: Eva é svogliata, quasi senza speranza e il coach Petrov è freddo, cinico e duro.
Un esperimento é ciò che metterà i due in gioco.
Non dovrebbe importarmi nulla di piacergli. No? Il nostro è una specie di esperimento, e viste le premesse ha tutti i presupposti del disastro. Io non ho più motivazioni. Lui è finito qui non si sa bene perché, dato che è un campione olimpico. La mia carriera è finita. Oleg Petrov sta solo rimandando l’inevitabile.
Ha tutti i numeri, e non è difficile accorgersene. Però, è bloccata. La testa manca, e non so se su quello si può lavorare, specie in breve tempo. E io potrei non essere la persona più indicata per questo. Mi fa arrabbiare da morire. Mi mette in crisi. Ma non deve accorgersene. Mai. credevo fosse stato solo l’infortunio a metterla fuori gioco. Invece, non è così. Ci sono tutta un’altra serie di problemi. Problemi giganti. Problemi che cozzano a meraviglia con i miei.
Due personalità forti che si nascondono dietro una facciata orgogliosa, determinati a non far crollare muri ormai ben eretti dietro cui nascondersi. Grazie agli allenamenti duri, le istruzioni, gli errori osservati e spiegati di Petrov, la ginnasta che ha sempre vissuto in Eva inizia ad apparire di nuovo lasciando uscire la grinta e la determinazione che l’hanno sempre contraddistinta, ma che a causa delle delusioni ha perso sul suo cammino.
I giorni che seguiranno ci regalano una Eva diversa, più adulta, responsabile, determinata, dimostrando che ancora può; Oleg dal canto suo nonostante i dubbi, riesce a scorgere in Eva atteggiamenti che li accomunano nonostante il loro vissuto sia completamente agli antipodi. Ed è surreale vederli interagire, gelo che incontra e si scontra con il fuoco. Due personalità diverse ma congiunte dalla devozione verso lo sport seppur per motivi diversi. La faticosa battaglia dell’attrazione che li invade é tutt’altra storia, qualcosa di profondo che cresce e sta prendendo una parte di loro.
Non ho mai visto niente di più bello di Oleg che si rivela pian piano, lasciando intravedere chi è veramente. Nemmeno il mio mare. Ma io riuscirò ad aspettarlo per cent’anni come Cristalda, mentre le Sirene dei suoi demoni lo portano via da me? Sono la sua atleta. E sono solo una ragazzina.
Eva è diversa. Lei ha eroso le mie difese. Sembra che possa leggermi come un libro aperto, ancora meglio di come io leggo lei. Questo mi terrorizza più di tutto il resto.
Respingersi, attrarsi, legarsi; come è difficile sentire qualcosa verso qualcuno ma dover resistere con tutte le proprie forze; negarsi quella persona che vorremmo avere tutta per noi ma siamo troppo concentrati su ciò che crediamo di essere e di non essere, sulle innumerevoli difficoltà che affollano la mente e l’anima; e al contrario, è difficile andare contro quella voglia di lanciarsi tra le braccia dell’altro perché come una droga, quella persona è ciò di cui si ha davvero bisogno, un bisogno fatto di delicatezza, di sguardi intensi che dicono e parlano una lingua sconosciuta, di toccare.
Oleg e Eva insieme sono due singoli atleti ma insieme sono l’esempio dell’ affinità, della fiducia e della determinazione. In un crescendo di mille situazioni, il coach e l’allieva diventano parte integrante di qualcosa di inaspettato. Per quanto lo sport, le competizioni, sono come un organo che fa parte di uno/a sportivo/a che regala tantissime gioie, allo stesso tempo il sacrificio, la solitudine, le rinunce sono la parte oscura, come Eva e Oleg, dell’essere un atleta di alti livelli.
Rinunciare alla libertà di fare quello che le persone comuni fanno, per dedicare tutto il tempo allo sport; cosa resta di se stessi quando tutto ciò che hai, tutto ciò che sei lo dedichi in palestra? E il corpo? Un tempio sacro fatto di attenzioni alimentari, fisiche, psicologiche. Disciplina quella che a Eva non eccede e che invece Oleg ne ha da vendere, si scontrano fino a trovare un punto comune.
Forse il destino ha complottato fin dall’inizio, perché succedesse tutto questo.
Fin da subito sentivo che questa storia sarebbe stata bella, non avevo mai letto nulla su questa specialità sportiva, ma non immaginavo davvero cosa avrei trovato e quanto l’avrei amata. Come il ghiaccio e il fuoco, opposti l’una dell’altro, Eva e Oleg sono proprio così: lei, bellissima e giovane, testarda come poche, sboccata, semplice e così umana, così vera con la sua sincerità e tutto il resto e Oleg al contrario, bellissimo con i suoi tratti russi, alto e statuario, occhi così chiari da sembrare trasparenti; ma così chiuso, fatto poche parole, forse dettate dall’ educazione ricevuta, (che poi eh, qui scatta un no comment da incavolata) un iceberg inamovibile; un protagonista maschile che non si inquadra subito ma desta una curiosità assurda che ha bisogno di essere appagata e una volta scoperta si palesa una persona diversa, che risponde alle mille congetture.
Con il doppio punto di vista, una scrittura semplice e riflessiva e un po’ di spicy, Emily Pigozzi ci regala una storia bellissima e intensa, costruita su qualcosa importante come lo sport ad alti livelli, ma ci regala soprattutto due anime corrose dagli eventi della vita, che grazie al loro incontro si affacciano su un mondo che regala una versione diversa e più bella rispetto a ciò che si è sempre osservato e vissuto; un panorama infinito sulle persone, diverse da chi si è conosciuto in passato, o su chi si aveva una determinata impressione; unità e coesione, famiglia, presenza, sentimenti mai conosciuti che assumono nuove forme, ma soprattutto che si insinuano nel cuore e diventano un volto ormai famigliare in contrasto alle avversità e alla sofferenza e muri da abbattere: due persone che lottano, un esperimento, chi vincerà?
Storia incredibile e Indimenticabile. Come sempre Emily Pigozzi sa come far innamorare dei suoi libri e colpire il cuore.
✒️Aurelia
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