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Recensione: La famiglia prima di tutto di Sophie Kinsella

febbraio 12, 2019 Flinka 0 Comments

Carissime, oggi con grande piacere vi parlo di La famiglia prima di tutto di Sophie Kinsella edito da Mondadori in uscita oggi.


Titolo: La famiglia prima di tutto
Autore: Sophie Kinsella
Editore: Mondadori
Pagine: 331
Costo: 9.90€ ebook - 19€ cartaceo
Trama:
Fixie Farr è sempre stata fedele al motto di suo padre: "La famiglia prima di tutto". E, da quando lui è morto, lasciando nelle mani della moglie e dei tre figli il delizioso negozio di articoli per la casa che ha fondato a West London, Fixie non fa che rimediare ai pasticci che i suoi sfaticati fratelli combinano invece di prendersi cura di sé. D'altra parte, se non se ne occupa lei, chi altro lo farà? Non è certo nella sua natura tirarsi indietro e, soprattutto, non sa trattenersi dal mettere ogni cosa a posto, anche se non la riguarda.
Così quando un giorno in un bar un affascinante sconosciuto le chiede di tenere d'occhio il suo portatile lei non solo accetta ma, a rischio della sua incolumità, salva il prezioso computer da un danno irreparabile.
Sebastian, questo il nome dell'uomo, è un importante manager finanziario e, volendo a tutti i costi sdebitarsi con lei, le scrive su un pezzo di carta: "Ti devo un favore".
Sul momento Fixie non lo prende sul serio, abituata com'è a trascurare i suoi bisogni, ma si sbaglia di grosso. Riuscirà a trovare il coraggio di cambiare e smettere per una volta di pensare solo agli altri?
La famiglia prima di tutto! è una commedia romantica piena di humour, ma anche un romanzo di formazione che racconta la rinascita della sua adorabile protagonista finalmente pronta per il futuro che si merita. Con l'empatia e il tocco delicato e sempre arguto che la contraddistinguono, Sophie Kinsella affronta le dinamiche dei legami familiari, regalandoci ancora una volta un personaggio a cui sarà difficile non affezionarsi.

Recensione:

Non so quante volte può spezzarsi un cuore, ma al mio è successo parecchie volte

L'amore per quest'autrice è arrivato dopo qualche anno dalla sua uscita in Italia con I love shopping. Ne parlavano ovunque, era gettonatissima, ma non ero convinta che mi sarebbe piaciuta. Di solito non sono una che ama i fenomeni di massa, sono una a cui solitamente piace proprio quello che non piace a nessuno. Ma ricordo ancora che una collaboratrice del mio sito un giorno pubblicò un video the sims in cui aveva doppiato proprio il libro della Kinsella. E fu amore all'istante. Risi come una pazza nonostante fosse un video girato in the sims con evidenti limiti espressivi. Corsi in libreria e comprai i primi tre libri della serie I love shopping e ricordo che non smisi di ridere per giorni, non contenta cominciai a comprare tutto quello che era uscito... e ad attendere come una folle che uscissero nuovi libri.
Ormai per me la Kinsella è un must, una di quelle autrici che compro a scatola chiusa di carta senza neppure leggere la trama. E non vi dico la gioia che mi ha dato Mondadori a farmi leggere questo romanzo in anteprima. Mi sembra di aver realizzato l'ennesimo sogno, uno l'aveva già raggiunto il quando sono riuscita a conoscere dal vivo l'autrice, che è il mio mito.
La famiglia prima di tutto mi ha conquistato piano piano ma chiuso il libro posso dire che mi ha fatto sua come è successo per tanti altri suoi libri.
E' un romanzo che mi ha fatto ridere, a tratti versare pure qualche lacrimuccia di commozione e soprattutto mi ha fatto molto riflettere. E direi che questa combinazione è assolutamente vincente per un'autrice che è la regina del chick lit, un libro deve sempre lasciare un messaggio e spunti di riflessione e lei ancora una volta c'è riuscita partendo poi da un fulcro molto semplice che è quello della famiglia. E tra risate, casini e sfighe l'autrice ci porta a riflettere sull'amore, su come bisogna amare chi fa parte della nostra famiglia, se e come vanno messi in discussione.
Ci presenta Fixie questo personaggio così soprannominato per la sua mania di mettere a posto tutto quello che non va... le sue energie perlopiù sono concentrate a risolvere i casini dei suoi fratelli maggiori che hanno manie un pò altolocate o fuori di testa.
Come al solito i personaggi si presentano eccessivi, ancorati a queste caratteristiche che li rendono totalizzanti e fuori le righe come è tipico del chick lit, eppure crescono, maturano allo scorrere delle pagine, prendono consapevolezza e riflettono sui propri errori.
Come in tutti i suoi romanzi, il pov è unico ed è quello di Fixie, è attraverso i suoi occhi che viviamo la storia, conosciamo i suoi drammi, le sue debolezze, i suoi limiti, i suoi familiari, il suoi problemi di cuore.
I coprotagonisti maschili restano sempre più in ombra perché è sempre la protagonista femminile a muoversi sulla scena incasinando e risolvendo la situazione, e ad avere una conseguente illuminazione. Anche se stavolta non vi nego che il protagonista maschile mi ha veramente colpito positivamente per il suo atteggiamento, il suo modo di approcciarsi, anche se dentro nascondeva tantissimi segreti da scardinare. La delusione un pò è arrivata solo alla fine per una scelta che ha compiuto veramente poco felice e molto di comodo, ma calcolando che gli uomini nelle commedie della Kinsella non sono mai i reali protagonisti, né quelli che che fanno grossi cambiamenti, ci sta.
E' un romanzo che ruota intorno alla famiglia, agli affetti più stretti e macchia d'olio ci parla di tante cose importanti, uno dei fili conduttori è proprio il destino che ci offre delle occasioni che non dobbiamo lasciarsi sfuggire, e poi le seconde possibilità che forse non sempre vanno date. 

«Però resta il fatto che non riesco proprio a immaginare un mondo in cui non ci incontriamo. Era destino. Non hai la stessa sensazione? Era destino che tu entrassi al Café Allegro. Quelle molecole di acqua erano state create apposta per cadere dal soffitto. È stata una successione di eventi predestinati.»

Ma ce ne sono milioni di temi, come la ricerca dell'esteriorità, della firma, del lusso che ci rende vuoti  e superficiali. Il bisogno di apparire che è più forte dell'essere. La difficoltà a esprimersi con chi ci sembra più forte e realizzato. La paura del confronto già nella famiglia. Il senso di inadeguatezza quando ci si confronta con i nostri familiari che sembrano tutti più brillanti e realizzati..

"La famiglia prima di tutto, Fixie. Proteggila sempre in pubblico. Poi vedetevela in privato, fra voi” questo Ã¨ quello che le ripeteva sempre suo padre prima di morire, ma alla fine in privato lo scontro non era mai pari.

Ma in realtà "l’amore deve saper essere implacabile. Mi hai aiutato a capire che se vuoi bene a qualcuno non ti limiti a ricoprirlo di denaro. L’aiuti a diventare la persona che era destinato a essere. È questo l’amore senza condizioni"

E non vi dico altro perché parlare della trama, dei suoi personaggi sarebbe come fare spoiler e rovinarvi la sorpresa, mentre questo è un libro che va letto, gustato con calma. Un libro in cui la Kinsella tra equivoci, non detti, fraintendimenti vi conquisterà pagina dopo pagine, in fondo lei resta sempre la regina in queste commedie.
Io ora corro in libreria a comprarlo di carta!
Fabiana




*Grazie alla mondadori per averci fornito il romanzo

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