Recensione,

Mugunghwa di Mariarosaria Guarino

marzo 08, 2023 Aurelia 0 Comments


Carissimi, oggi ospitiamo il Review Party di Mugunghwa un romanzo storico coreano, scritto da Mariarosaria Guarino in self Publishing.
Titolo: Mugunghwa
Autrice: Mariarosaria Guarino 
Genere: Storico coreano
Uscita: 03/03/23
Vendetta. Onore. Giustizia.

Kim Myung-Soo ha in mente solo queste tre parole. Figlio illegittimo, trattato come uno scarto finché non viene abbandonato nel bosco e ritrovato dal mercante Moon.
Da allora la sua vita cambia e non solo, perché Kim Myung-Soo diventa Moon Mugung. Il suo nuovo nome significa immortalità e ricorda la resistenza del fiore di ibisco, capace di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse.
Nella nuova famiglia il ragazzo impara cosa sia l'amore incondizionato, tuttavia la sua sete di vendetta non si placa e quando, un giorno, lui e Gang-Tae, il suo fratello acquisito, salvano la misteriosa Im Soo-Hwa, il destino sembra volergli dare l'occasione per riavere giustizia.
Non può esserci posto per l'amore in un cuore nero che grida vendetta. Non può esserci compassione né fratellanza.
Moon Mugung compirà la sua trasformazione, sporcandosi le mani di sangue e mutando a tratti il suo sentimento per Im Soo-Hwa in un mostro oscuro che lo divora. E quando l'anima pura di Gang-Tae tenterà di ritrovare il cuore di quel fratello che porta il nome di un fiore, potrebbe essere troppo tardi. I petali potrebbero già essere sporchi di sangue.

Due fratelli.
Un solo destino.
Amore e distruzione.
Sangue e Speranza.

“La famiglia non è qualcosa che si decide di avere o rifiutare, è lei a sceglierci e voi non avete speranze. Io sarò la vostra famiglia, Mugunghwa, e non riuscirete a tenermi lontano.”
Quel tipo di male resta nel profondo e mette radici, poi si propaga e prende il sopravvento per espandersi fino a quando non resta null’altro che il dolore

Quanta sofferenza deve provare un essere umano, un ragazzino, per doverla sopprimere se dentro cova rabbia, odio e sete di vendetta.
Tanta, troppo per Kim Myung-Soo.
Crescere come uno scarto, un bambino non voluto generato da un tradimento e abbandonato nel bosco.

Era un figlio indesiderato , nato fuori dal matrimonio, a cui era stata data la possibilità di vivere anche se odiato.

A trovarlo è il mercante Moon, che lo prende sotto la sua ala protettiva, accudendolo al pari di Gang-Tae, suo figlio.
Con loro Kym Myung-Soo diventa Moon Mugung; nella sua nuova famiglia scoprirà il vero significato della parola amore, di quanto sia immenso questo sentimento e quanto questo sia capace di lenire le ferite.
Quando trovano sul loro cammino Im Soo-Hwa la sete implacabile di vendetta ritorna a scorrere nelle vene, ricordandogli il prezzo che ha dovuto pagare.
 
«Non desidero altro, voglio solo che parliate con me e mi teniate al vostro fianco. Consentitemi di vedervi e di camminare insieme».

Quanto sangue deve imbrattare le mani di un uomo per potersi vendicare? Quante persone dovranno morire affinché il suo dolore venga domato?
Im Soo-Hwa è la delicatezza di una rosa, il sorriso un giorno di sole; Il loro amore qualcosa di unico ma destinato al silenzio.
Mugung significa immortalità, come il fiore di ibisco che resiste alle condizioni più difficili; è proprio così Moon Mugung, resistette da bambino quando veniva maltrattato per difendere sua madre, resistette quando fu abbandonato nel bosco... resistere, vivere, vendicarsi e poi …
È un storia di coraggio, di forza e determinazione, di lotta fuori e dentro se stessi.
Mugung è un personaggio complesso eppure così limpido; non è semplice la sua storia: il bambino amato dalla propria madre e rifiutato come qualcosa di inutile dal proprio padre; la forza con cui subiva angherie e punizioni, il dolore più grande che un bambino possa provare forgia il suo animo distruggendolo per poi ricostruirlo attraverso Moo e Gang-Tae, scoprendo la parola famiglia, essere parte di qualcosa, poter toccare con mano l'amore incondizionato.
Gang-Tae è la parte migliore della coscienza di Mugun, sono gli occhi che si aprono su spicchi di luce dove l'ombra viene nascosta

“La famiglia non è qualcosa che si decide di avere o rifiutare, è lei a sceglierci e voi non avete speranze. Io sarò la vostra famiglia, Mugunghwa, e non riuscirete a tenermi lontano.”

E poi c'è Im Soo-Hwa che instilla un sentimento diverso in Mung, colei per cui vale la pena combattere un esercito pur di poterla vivere. Ma la sua vendetta supera di gran lunga qualunque sentimento, vendicare il suo cuore e quello di colei che ha perso, rivendicare il suo posto, il rispetto e l'onore per se stesso.
Portare a termine la sua missione mette tutto in discussione e a dura prova se stesso, dimentico dell'amore, l'ombra dell'odio lo porterà ad odiare se stesso cospargendo sangue sugli uomini e sulle proprie mani.
Quanto sangue dovrà versare pur di dissetare la sua sete di vendetta?
Si dice che la famiglia arrivi sempre quando ne abbiamo più bisogno, senza essere chiamati, come se i componenti avvertano un senso, qualcosa che induce a raggiungerli ovunque sono, per supportarci e supportare, dare una mano, un sostegno, aprire nuovi varchi della coscienza costringendoci a vedere le cose da una prospettiva diversa.
Sarà così anche per Mugung?

«La vendetta è effimera, la soddisfazione durerà solo un attimo e non vi appagherà.

Una scrittura che appassiona, personaggi doversi, opposti che creano un legame indissolubile, un dolore sordo che ricorda ciò che si è perso, chi si era, e cosa si desidera diventare, un odio viscerale che ricopre qualcosa di bello e naturale come l'amore, lo stesso amore profondo che rimescola in un turbinio i sentimenti ogni carta.
Vi raccomando fortemente questa lettura!
Leggetelo e non ve ne pentirete!
Complimenti all'autrice

✒️Aurelia

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