Recensione
Dicono che quando intraprendi un viaggio, non sia tanto la destinazione, ma il viaggio in sé, a cambiarti dentro e che soprattutto, dopo, non sarai più lo stesso.
Quando Tristan Dawson e suo fratello maggiore Jay, troveranno al posto del proprio padre, una lettera che è più l’itinerario di un viaggio da intraprendere insieme, non riusciranno ad afferrare il senso di quello strano regalo. Ma, anche se per motivi completamente diversi, alla fine accetteranno quella bizzarra avventura. Tra di loro non scorre buon sangue e questo sarà palese fin dalla prima tappa a Richmond, dove s’imbatteranno in Allyson Camden. Anche lei, alle prese con il suo viaggio on the road post laurea, deciderà (sebbene con estrema diffidenza) di unirsi ai due fratelli, dopo essere rimasta a terra con la propria auto.
Tappa dopo tappa, i loro cognomi, le loro radici, i loro ricordi, finiranno per sovrapporsi, portando alla luce una conoscenza che li ha visti uniti fin da bambini, ma divisi dal tempo e dalle circostanze. Sarà allora che ogni scelta del destino sembrerà quella giusta, soprattutto quando il più schivo dei fratelli Dawson attirerà l’attenzione della fragile Allyson. Ma se per una volta quello stesso destino avesse avuto un piccolo e insospettabile aiuto e se davvero la meta di un viaggio non fosse solo un luogo? Ricordate quello che si dice? Esatto: non si è più gli stessi dopo. E forse è proprio questa la parte migliore.
Torna per la collana Brightlove (Pubme), Marta Arvati con un romanzo on the road pronto a scavare a fondo nei vostri cuori, alla ricerca di una felicità dimenticata e di tutti quei legami che non dovremmo mai perdere lungo la nostra strada. Perché, per quanto sia dura ammetterlo, il viaggio più incredibile e spaventoso, resta quello verso l’amore.
Tristan parte per l'università e tra lui e Jay, che non ama particolarmente lo studio, infatti lavora come meccanico nell'officina con suo padre e suo zio, si crea una profonda spaccatura, allontanandoli ancora di più.
Tristan si è laureato con il massimo dei voti. Tornare a casa dopo tanto tempo non è così semplice, i rapporti a lungo andare possono allontanare le persone, anche se i legami sono fatti dello stesso sangue.
Jay e Triatan trovano una lettera, un regalo:
🚗«Non ha senso. Se n’è andato lasciandoci questo?» «Esattamente». «Una lettera, delle coordinate geografiche e un’auto?» «Scrive che si è preso una vacanza e starà via una settimana, ma al suo ritorno non vuole trovarci qui. Abbiamo sei mesi per completare il percorso».
Sei mesi in cui la loro vita cambierà per sempre.
• Jay era quello sfrontato e sicuro di sé, quello con la battuta pronta, che ci sapeva fare con la gente e con le ragazze, quello dalle mille risorse, pratico e disinvolto.
▪︎ Io invece ero quello introverso , quello troppo riflessivo, troppo sensibile, troppo strano, quello eccellente a scuola, appassionato di arte e letteratura, ma che non usciva abbastanza, che non sapeva divertirsi, come se il concetto di divertimento fosse uguale per tutti. Io e mio fratello eravamo un po’ come la mente e il braccio, per usare un’immagine comune. E un tempo eravamo molto uniti, da bambini eravamo inseparabili. Poi via via le nostre diversità ci hanno allontanato, creando una spaccatura nel nostro legame.
¤ Da tanto non provavo questo senso di libertà, e lo devo a due ragazzi che sono pressoché degli sconosciuti. Di nuovo mi pervade un’inspiegabile sensazione di déjà vu, così vaga e lontana che non so decifrarla. Cosa hanno a che fare con me Jay e Tristan?
Un caso? Forse si, forse no, ma il destino ha sempre qualcosa in serbo per tutti, e non sempre la meta sono gli obiettivi che un tempo si volevano raggiungere.
La terra è una madre e ci parla costantemente. Ma, come si fa con le persone, bisogna saperla ascoltare. In un mondo che corre alla velocità della luce, noi ancora cerchiamo di mantenere ritmi più umani, naturali. È vero, usiamo computer e telefoni cellulari, più per necessità che altro, ma non siamo disposti a perdere il contatto con le nostre origini, con la natura circostante, con l’anima delle cose
Questo romanzo, che ci parla attraverso i tre protagonisti, ci indica la strada, entrando poco per volta in tre anime; attraverso loro, vedrete come un viaggio possa cambiare le persone, dando una visuale diversa sulla vita, attraverso aspetti che nessuno di loro pensava di dover fare i conti e che il futuro nonostante ci si impegni o al contrario lo si lascia andare, nulla è uguale a ciò in cui si credeva.
Lento inafferrabile è davvero un viaggio sotto tanti aspetti. Non conoscevo l'autrice e ne sono rimasta colpita, come con la sua scrittura, non sempre perfetta, ma che cattura, ci conduce verso una meta sconosciuta, attraverso i personaggi che lentamente ti entrano nella mente, in cui li conosci strada facendo, in cui le apparenze, quelle che con forza cerchi di far prevalere nascondono tantissimi aspetti psicologici che fanno riflettere, e il destino che fosse scritto o meno, ci porta a far i conti con i sentimenti che nascono inaspettati, scegliere, buttarsi da quella scogliera e andare incontro all'ignoto. Questo è un percorso di crescita, di maturità, di accettazione, di cambiamenti radicali, fatti con il cuore, senza pregiudizi, un salto e tutto cambia.
Lento inafferrabile di Marta Arvati
Oggi vi parlo del romanzo Lento inafferrabile scritto da Marta Arvati edito PubMe (collana Brightlove)Titolo: Lento inafferrabile
Autrice: Marta Arvati
Editore: PubMe ( Collana Brightlove)
Genere: Romance
Costo: Ebook € 2.99 Cartaceo € 18.00
Pagine: 311
Data pubblicazione: 27 Ottobre 2020
Link Order: https://amzn.to/3oe8i6I
Ci sono cuori strappati che da soli non sanno ricomporsi, bordi frastagliati che non combaciano più. Io ero così, prima di incontrare Tristan, e per quanto provassi a rimettere insieme i pezzi, mancava sempre qualcosa.”Dicono che quando intraprendi un viaggio, non sia tanto la destinazione, ma il viaggio in sé, a cambiarti dentro e che soprattutto, dopo, non sarai più lo stesso.
Quando Tristan Dawson e suo fratello maggiore Jay, troveranno al posto del proprio padre, una lettera che è più l’itinerario di un viaggio da intraprendere insieme, non riusciranno ad afferrare il senso di quello strano regalo. Ma, anche se per motivi completamente diversi, alla fine accetteranno quella bizzarra avventura. Tra di loro non scorre buon sangue e questo sarà palese fin dalla prima tappa a Richmond, dove s’imbatteranno in Allyson Camden. Anche lei, alle prese con il suo viaggio on the road post laurea, deciderà (sebbene con estrema diffidenza) di unirsi ai due fratelli, dopo essere rimasta a terra con la propria auto.
Tappa dopo tappa, i loro cognomi, le loro radici, i loro ricordi, finiranno per sovrapporsi, portando alla luce una conoscenza che li ha visti uniti fin da bambini, ma divisi dal tempo e dalle circostanze. Sarà allora che ogni scelta del destino sembrerà quella giusta, soprattutto quando il più schivo dei fratelli Dawson attirerà l’attenzione della fragile Allyson. Ma se per una volta quello stesso destino avesse avuto un piccolo e insospettabile aiuto e se davvero la meta di un viaggio non fosse solo un luogo? Ricordate quello che si dice? Esatto: non si è più gli stessi dopo. E forse è proprio questa la parte migliore.
Torna per la collana Brightlove (Pubme), Marta Arvati con un romanzo on the road pronto a scavare a fondo nei vostri cuori, alla ricerca di una felicità dimenticata e di tutti quei legami che non dovremmo mai perdere lungo la nostra strada. Perché, per quanto sia dura ammetterlo, il viaggio più incredibile e spaventoso, resta quello verso l’amore.
Quando mi è stato proposto questo romanzo ho subito accettato, incuriosita dalla sinossi e dal viaggio on the road che i protagonisti, Jay e Tristan, si accingono a fare per volere del padre.
Non ricordo di aver mai letto un romanzo in cui i viaggi on the road fossero il tema principale, e questo, diciamo, è un po' come un battesimo per me.
Tra i fratelli Dawson non scorre un buon rapporto, rimasti orfani di madre in tenera età, sono cresciuti con un padre poco espansivo, incline più alla severità. Tristan parte per l'università e tra lui e Jay, che non ama particolarmente lo studio, infatti lavora come meccanico nell'officina con suo padre e suo zio, si crea una profonda spaccatura, allontanandoli ancora di più.
Tristan si è laureato con il massimo dei voti. Tornare a casa dopo tanto tempo non è così semplice, i rapporti a lungo andare possono allontanare le persone, anche se i legami sono fatti dello stesso sangue.
Jay e Triatan trovano una lettera, un regalo:
🚗«Non ha senso. Se n’è andato lasciandoci questo?» «Esattamente». «Una lettera, delle coordinate geografiche e un’auto?» «Scrive che si è preso una vacanza e starà via una settimana, ma al suo ritorno non vuole trovarci qui. Abbiamo sei mesi per completare il percorso».
Sei mesi in cui la loro vita cambierà per sempre.
• Jay era quello sfrontato e sicuro di sé, quello con la battuta pronta, che ci sapeva fare con la gente e con le ragazze, quello dalle mille risorse, pratico e disinvolto.
▪︎ Io invece ero quello introverso , quello troppo riflessivo, troppo sensibile, troppo strano, quello eccellente a scuola, appassionato di arte e letteratura, ma che non usciva abbastanza, che non sapeva divertirsi, come se il concetto di divertimento fosse uguale per tutti. Io e mio fratello eravamo un po’ come la mente e il braccio, per usare un’immagine comune. E un tempo eravamo molto uniti, da bambini eravamo inseparabili. Poi via via le nostre diversità ci hanno allontanato, creando una spaccatura nel nostro legame.
Uno dei primi cambiamenti è Allyson Camden, anch'ella alle prese con il suo viaggio on the road post laurea, una ragazza, che, per quanto sia espansiva allo stesso tempo sembra avere delle barriere.
¤ Da tanto non provavo questo senso di libertà, e lo devo a due ragazzi che sono pressoché degli sconosciuti. Di nuovo mi pervade un’inspiegabile sensazione di déjà vu, così vaga e lontana che non so decifrarla. Cosa hanno a che fare con me Jay e Tristan?
Un caso? Forse si, forse no, ma il destino ha sempre qualcosa in serbo per tutti, e non sempre la meta sono gli obiettivi che un tempo si volevano raggiungere.
Niente torna mai come prima.
Tre ragazzi, un viaggio lungo sei mesi in cui Jay, Ty e Ally, attraverso chilometri e chilometri, conosceranno persone, posti nuovi, ma soprattutto andranno incontro al loro io più profondo, mettendo in discussione la loro vita, le loro scelte, si confronteranno, litigheranno, passando da stato a stato, attraversando le paure, le scelte che li hanno condotti fin dove hanno deciso di spingersi, nelle profondità delle loro vera natura.
È stato un gran bel romanzo da leggere. I protagonisti a mano a mano, macinando chilometri, attraverso posti nuovi, li impari a conoscere, li scopri pian piano, entrando nelle loro profondità, nelle delusioni, nelle aspettative, nelle piccole mete raggiunte, questo viaggio non è solo un viaggio sulla strada, è anche quel viaggio interiore che ognuno di noi dovrebbe compiere, per capire cosa è davvero importante nella vita, senza soffermarsi sulle apparenze.
Sedersi su un prato e guardare come il sole nel suo calare sia davvero uno spettacolo non solo per ciò che lo sguardo osserva, ma anche per le sensazioni che un semplice tramonto, qualcosa che ogni giorno si compie come un giro di orologio, regali emozioni davvero bellissime.
È stato un gran bel romanzo da leggere. I protagonisti a mano a mano, macinando chilometri, attraverso posti nuovi, li impari a conoscere, li scopri pian piano, entrando nelle loro profondità, nelle delusioni, nelle aspettative, nelle piccole mete raggiunte, questo viaggio non è solo un viaggio sulla strada, è anche quel viaggio interiore che ognuno di noi dovrebbe compiere, per capire cosa è davvero importante nella vita, senza soffermarsi sulle apparenze.
Sedersi su un prato e guardare come il sole nel suo calare sia davvero uno spettacolo non solo per ciò che lo sguardo osserva, ma anche per le sensazioni che un semplice tramonto, qualcosa che ogni giorno si compie come un giro di orologio, regali emozioni davvero bellissime.
La terra è una madre e ci parla costantemente. Ma, come si fa con le persone, bisogna saperla ascoltare. In un mondo che corre alla velocità della luce, noi ancora cerchiamo di mantenere ritmi più umani, naturali. È vero, usiamo computer e telefoni cellulari, più per necessità che altro, ma non siamo disposti a perdere il contatto con le nostre origini, con la natura circostante, con l’anima delle cose
Questo romanzo, che ci parla attraverso i tre protagonisti, ci indica la strada, entrando poco per volta in tre anime; attraverso loro, vedrete come un viaggio possa cambiare le persone, dando una visuale diversa sulla vita, attraverso aspetti che nessuno di loro pensava di dover fare i conti e che il futuro nonostante ci si impegni o al contrario lo si lascia andare, nulla è uguale a ciò in cui si credeva.
Lento inafferrabile è davvero un viaggio sotto tanti aspetti. Non conoscevo l'autrice e ne sono rimasta colpita, come con la sua scrittura, non sempre perfetta, ma che cattura, ci conduce verso una meta sconosciuta, attraverso i personaggi che lentamente ti entrano nella mente, in cui li conosci strada facendo, in cui le apparenze, quelle che con forza cerchi di far prevalere nascondono tantissimi aspetti psicologici che fanno riflettere, e il destino che fosse scritto o meno, ci porta a far i conti con i sentimenti che nascono inaspettati, scegliere, buttarsi da quella scogliera e andare incontro all'ignoto. Questo è un percorso di crescita, di maturità, di accettazione, di cambiamenti radicali, fatti con il cuore, senza pregiudizi, un salto e tutto cambia.
la vita è come questo cielo. Ci sono infinite strade, infinite possibilità. Non limitate mai il vostro orizzonte, lasciate che la vostra mente e il vostro cuore si aprano verso quel firmamento di occasioni, focalizzate l’obiettivo e poi andate, andate sempre avanti
Sarei davvero curiosa di sapere cosa accade alla vita dei protagonisti!
Complimenti Marta
✒Aurelia
0 Commenti: