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Recensione: Insieme siamo perfetti di Penelope Douglas

Bentornati Cercatrici e Cercatori, vi parlo in anteprima del tanto atteso Insieme siamo perfetti, o PUNK57 titolo in inglese di Penelope Douglas edito da Newton ComptonVenite a conoscere la storia iniziata tramite uno scambio epistolare tra Ryen Trevarrow e Misha Lare.

Titolo: Insieme siamo perfetti
Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 346
Costo eBook: €. 5,99 Cartaceo:  €. 8,42
Genere: N/Y
Uscita: 21/09/17

Trama:
Un incontro che cambierà ogni cosa

Dall’autrice del bestseller Odiami come io ti amo

Non posso fare a meno di sorridere leggendo la sua lettera. Mi manca.

In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un’altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l’altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l’unica che mi aiuta a tenere la rotta, l’unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando, in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibilità c’erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire. 

Dall’autrice bestseller del New York Times, USA Today e Wall Street Journal
Eravamo perfetti insieme finché non ci siamo incontrati
«Super coinvolgente! Viscerale e appassionante, ti cattura dalla prima pagina e ti rimane dentro molto tempo dopo averlo finito.»
Katy Evans, autrice bestseller del New York Times
«Non è che io lo abbia solo amato, sono proprio impazzita per questo romanzo!» 
«Il giorno in cui un ragazzo mi farà andare fuori di testa come Misha, capirò che è quello giusto.»

Penelope Douglas
Vive e insegna a Las Vegas. Nata a Dubuque, Iowa, ha conseguito una laurea in Amministrazione pubblica, poi un Master in Scienza dell’educazione alla Loyola University di New Orleans. La Newton Compton ha già pubblicato la Fall Away series (Mai per amore, Da quando ci sei tu, La mia meravigliosa rivincita, Non riesco a dimenticarti e Odiami come io ti amo).


Recensione:

Alla fine, dobbiamo tutti soppesare ciò che vogliamo di più: ciò che avevamo o ciò che potrebbe essere. 
Rimanere fermi o rischiare il tutto per tutto andando avanti.

Ho conosciuto Penelope Douglas con la The Fall Away Series ed è stato amore al primo colpo, che si è poi cementato con il terzo e quarto libro che a mio avviso sono i migliori dal punto di vista della trama. Quindi potete immaginare la voglia che avevo di leggere quest'ultima storia portata in Italia grazie alla Newton Compton: Insieme siamo perfetti, meglio conosciuto probabilmente con il titolo originale Punk57.
Un titolo che avrebbe dato sicuramente più senso anche al disagio psicologico che l’autrice ha voluto mettere in evidenza in questo nuovo romanzo, a dispetto di quello scelto dalla Newton che sembra più tirato fuori da Sanremo, una canzone d’amore sdolcinata… stavolta glielo passo solo perché almeno nel testo questo fatto che i due protagonisti insieme sono perfetti è evidenziato… almeno il titolo non è sparato a casaccio.
Ryen e Misha sono amici di penna dalla quinta elementare, assortiti a causa di un errore con i loro nomi, l'insegnante di Ryen, pensando che Misha fosse una femmina lo ha messo in coppia con la sua allieva, a sua volta l'insegnante di Misha, lo ha messo in coppia con Ryen credendo fosse un maschio. È così che inizia questa strana amicizia epistolare, che resiste al tempo, alla lontananza e a delle regole prestabilite. Non c'è lettera che non sia stata letta più di una volta, alcune tra le più significative addirittura rilette e contra rilette da aver quasi rovinato i fogli, ma tutte vengono conservate in modo religioso.
Misha e Ryen si sono promessi di non incontrarsi mai, per paura che la loro amicizia potesse essere messa a repentaglio. Eppure entrambi non possono fare a meno di sognare e immaginare come sia l'altro. Scriversi ormai è un’esigenza che va aldilà di una semplice amicizia, in quelle lettere loro si confidano. Si raccontano di tutto. L'uno è il confessore dell'altro. Nelle loro lettere riversano i loro pensieri, mettendo a nudo la loro anima. Si raccontano ciò che non direbbero mai a nessuno. Il loro   è un amore platonico cresciuto negli anni e mai dichiarato.


Cinquantasette chiamate mancate. Cinquantasette lettere scritte e mai inviate. Cinquantasette punti di sutura per respirare ancora, e fingere che ora sia allora. Cinquantasette giorni senza aver bisogno di te. Cinquantasette volte ho rinunciato a te. Cinquantasette passi ho fatto lontano da te. Cinquantasette notti solo di te.

Sarà il caso beffardo a far scombinare le regole imposte, a far incrociare queste due rette parallele che mai si sarebbero dovute incontrare. Due mondi uguali e al tempo stesso diversi, due mondi che hai imparato a conoscere solo da manciate di scritte su un foglio di carta. Ma cosa succede se quello che è raccontato tra le righe di un foglio non combacia proprio con quello che è visibile dal vivo? Sicuramente ci si sente presi in giro, sembra di aver vissuto di menzogne e di non aver mai conosciuto l’altra persona veramente; soprattutto quando ormai la tua vita si è sgretolata e avresti bisogno di punti fermi, questa amicizia lo sarebbe e invece la vedi piombare in caduta libera, non riconoscendo più la persona che hai imparato ad amare.


Scoppio a ridere. Fantastico. Quella presuntuosa di Ryen Trevarrow sta imparando a lottare nel fango; l’eccitazione prende a scorrermi nelle vene.

Eppure nonostante questo mondo in caos, l’attrazione è come una calamita, un qualcosa che è difficile tenere separata o arginata… ci sarà bisogno di conoscersi di nuovo, tirare fuori la rabbia, coprirsi di altre menzogne, altre bugie e segreti che non faranno che rendere ancora più traballante l’impalcatura.
Questo è un romanzo che si legge con il fiato sospeso e alla velocità della luce, la Douglas vi conquisterà dalla prima pagina con il suo stile pulito e fresco. Vi garantisco che non riuscirete a mettere giù il libro fino a quando non leggerete la parola fine, nonostante almeno personalmente mi ha fatto storcere il naso parecchie volte. Quello che dico sempre è che un libro può essere bello e trascinarti anche se è pieno di mille imperfezioni. Lei di suo ha la bravura di saperti trascinare con la forza del suo stile e della sua scrittura perché nonostante io abbia sbuffato parecchie volte (lo so, sono molto rompicoglioni ma non mi reputo cieca e mi viene facile fare la vivisezione a un libro anche se l’ho amato) l’ho terminato in meno di 4 ore.
È un romanzo che offre numerosi spunti di riflessioni dal bullismo al bisogno di appartenere a quell’elite scolastica che è solitamente vuota e sterile. Ci si adegua a quello che gli altri vogliono che noi siamo per paura di essere presi di mira. Ci si ingloba così tanto in questa etichetta di superficialità da non riuscire più ad avere una voce se non tramite scritte sui muri di segreti inconfessabili. Ci si riempie di amici vuoti che rendono ancora più vuota e inutile la nostra esistenza.

Mi passo la lingua sulle labbra. E lui va fuori di testa. Mi afferra il retro delle cosce e mi solleva; mi aggrappo a lui con le braccia e con le gambe, gemendo. Sì. Apro le labbra e le faccio scorrere sul suo piercing, assaporandolo, mentre lui geme e affonda le dita nella mia carne. Aumento la presa su di lui con le gambe, ho bisogno di sentirlo. «Stronza», sussurra. «Sfigato».

Punk57 è un romanzo in cui lentamente ci si riappropria della propria voce, del proprio carattere, la bravura della Douglas è stata quella di mostrare che purtroppo nella nostra società essere se stessi e avere coraggio di esserlo di fronte a una massa non paga comunque, a meno che qualcuno non ci dia manforte e si schieri, ma da qualcuno deve comunque partire il cambiamento. I temi sono davvero tanti e spaziano in più direzioni perché qui siamo in presenza di adolescenti, purtroppo non tutto ha il giusto approfondimento psicologico e un’adeguata coerenza di comportamenti, alcuni vi dico non mi hanno proprio convinto ma non posso entrare troppo nel dettaglio  e rischiare di spoilerarvi la trama. Sicuramente se siete lettori attenti al dettaglio li noterete, magari ne noterete anche più di quelli che hanno infastidito a me :D
Una delle cose che comunque ho trovato davvero poco convincente e mal gestita è la questione familiare che rappresenta un altro pilastro del romanzo, incuriosisce, tiene avvinta fino alla fine ma poi si risolve in una bolla di sapone e, a mio personale avviso, avrebbe richiesto qualche approfondimento in più per rendere il tutto davvero più credibile e reale. 


Vorrei arrampicarmi fino alla sua finestra e toccarla, parlarle e capire se riesce a farmi vedere la fine dell’incubo, se riesce a farmi capire come ricominciare daccapo e tornare indietro nel tempo, a prima che l’abbandonassi tutti quei mesi fa, quando, invece, avrei dovuto aggrapparmi a lei e dirle quanto avessi bisogno del suo conforto.

La Douglas ritorna alle origini, dopo aver catturato il pubblico con un dark dalle tinte fosche, si ributta sullo young adult della sua prima serie, ma… sì, beh, una premessa è d’obbligo, i toni sessuali di questo YA sono molto più forti di qualsiasi altro YA e anche del suo primo pubblicato. Sapendo quanto si sono sconvolte certe persone leggendo Paper Princess che sembra essere diventato un’istigazione al sesso e alla violenza, beh, a queste persone sconsiglio proprio la lettura perché qui i toni sono accesi, forti, le battute pesanti e a tratti molto sporche e offensive. 
C’è sempre una spiegazione di fondo per molte di queste battute ma molte hanno dato fastidio anche a me che non mi sconvolgo proprio e sinceramente ero uscita poco sconvolta da quello che faceva Read a Ella… qui invece vi garantisco che pur trovando tutte le attenuanti del caso ed essendomi messa nei panni di lui, lo avrei preso volentieri a calci in bocca all'inizio. Oltre che a mio personale avviso hanno reso parecchio snaturato anche il carattere della protagonista. Le scene comunque per contenuto sono adatte più a un pubblico non teen, anche perché gli stessi protagonisti sembrano avere l’esperienza di trentenni collaudati e affiatati come coppia.
I pov sono alternati e ci permettono di conoscere i pensieri, i sentimenti di Misha e Ryen, entrando in contatto con il loro dolore, la loro rabbia, il loro senso di soffocamento. Questo è sicuramente uno dei punti forti del romanzo che permettono anche di amare di più i protagonisti che per scelte e comportamenti forti potremmo non apprezzare totalmente e invece chiudendo il libro non hai mai la sensazione di non amare abbastanza Ryen e Misha perché lei è stata così brava da dargli un’umanità oltre l’apparenza. 


Solitudine, Vuoto, Menzogna, Vergogna, Paura. Chiudi gli occhi. Non c’è niente da vedere qui fuori.


Voglio anticiparvi una piccolissima sorpresa che troverete nel libro, il nostro Misha Lare è un parente stretto di un personaggio che abbiamo già conosciuto in un libro precedente della Douglas ;)
Buona lettura a tutti.

Fabiana
LCDL



Bad Girlfriend, Theory of a Deadman 
Bleed It Out, Linkin Park 
Blow Me (One Last Kiss), P!nk 
Colors, Halsey 
Dirty Little Secret, The All-American Rejects
Do You Know Who You Are?, Atreyu
Happy Song, Bring Me The Horizon 
I Think We’re Alone Now, Tiffany 
Lose Yourself, Eminem 
More Human Than Human, White Zombie 
Mudshovel, Staind 
Sk8er Boi, Avril Lavigne 
So Cold, Breaking Benjamin 
Square Hammer, Ghost 
Stupid Girl, Garbage 
True Friends, Bring Me The Horizon 
Where’d You Go, Fort Minor 
Wildest Dreams, Taylor Swift

Recensione: Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas

Care Cercatrici,
a ottobre 2015, Penelope Douglas pubblicò Corrupt in America e fu subito scalpore tra le lettrici americane, dopo quasi un anno dal suo lancio americano, la Newton Compoton lo importa qui in Italia con Il mio sbaglio più grande.


Titolo: Il mio sbaglio più grande
Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 414
Serie: Devil's Night Series
Genere: New adult/erotic suspense
Narrativa: prima persona, pov alternati, presente/passato
Prezzo: ebook 5,99

Trama:
Devil’s Night Series
Dall’autrice del bestseller Mai per amore
I sogni son desideri. Ma i miei incubi sono diventati la mia ossessione
Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all'università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare.
Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l'unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L'occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.

Chi è Penelope Douglas?
Vive e insegna a Las Vegas. Nata a Dubuque, Iowa, ha conseguito una laurea in Amministrazione pubblica, poi un Master in Scienza dell’educazione alla Loyola University di New Orleans. La Newton Compton ha già pubblicato Mai per amore, Da quando ci sei tu, La mia meravigliosa rivincita, Non riesco a dimenticarti e Odiami come io ti amo.



Recensione
Scrivere una recensione su Il mio sbaglio più grande è un arduo compito soprattutto perché fino a oggi l’autrice ci ha regalato romanzi di tutt’altro genere. La serie precedente infatti era un New Adult. Per leggere questo romanzo bisogna avere la capacità di resettare la mente e riuscire a entrare in sintonia con una storia inedita e particolare. Il mio sbaglio più grande infatti è una vera novità. La costruzione del plot e ogni altro elemento sono stati studiati per creare quella giusta tensione che porta il lettore a scoprire i misteri di cui è intrisa la trama solo alla fine. Il tema principale è la paura, ovvero la capacità non solo di dominarla ma di trarne anche forza.

Lui l'ha plasmata. Lei lo ha creato.
Lui l'ha resa la combattente che è ora.
Lui gli ha portato via tutto.
Lui ha corrotto lei, e lei ha corrotto lui molto tempo prima.
Ed ora insieme si annienteranno fino a rinascere nel modo in cui avrebbero sempre dovuto esistere.

Una trama che a tratti ricorda un thriller cinematografico, sviluppata con studiata e sapiente lentezza per arrivare alla verità solo con l'epilogo, dove finalmente si svelerà nella sua interezza dando un quadro completo.
I protagonisti sono quattro ragazzi d'oro, appartenenti a famiglie facoltose di Thunder Bay, la cittadina dove si sono diplomati per poi andare a frequentare quattro università diverse. Sono i quattro cavalieri che, durante la Devil’s Night, la notte che precede Halloween, indossano una maschera e e si aggirano per la cittadina compiendo  atti di  vandalismo come se fossero dei giustizieri.

Damon Torrance, Kai Mori, Will Gray III e, con la maschera rosso sangue e sempre un passo avanti rispetto agli altri, Michael Crist. Come individui hanno delle debolezze, ma come cavalieri sono invincibili, ammirati da tutti, soprattutto da lei, Rika Fane, la protagonista, una bellissima e giovanissima ragazza che tutti e quattro i ragazzi conoscono da sempre. Rika, dopo aver perso il padre, si ritrova con una madre caduta in depressione e alcolista e verrà amorevolmente ospitata a casa Crist.
Michael è il figlio maggiore dei Crist. Pericoloso, dannato, sogno e attrazione proibita di Rika. Lei lo vede intoccabile e affascinante, ma lui sembra non interessarsi in alcun modo a lei. Ed è così che Trevor, il fratello minore di Michael, si conquisterà un posto vicino a lei.
Rika, ricca ereditiera, mi ha spiazzata per l'incoscienza della sua giovane età. Irragionevole? Probabilmente no, se si ha un minimo di conoscenza degli usi e costumi d’oltreoceano, ma bisogna anche comprendere che Rika potrebbe avere un animo fragile senza tutte le comodità date dalla sua ricchezza.

“Avevo bisogno del caos e della rabbia, e voi ragazzi sembravate esattamente uguali a me. Era una sensazione bellissima, quella di non essere più soli.”

Tre anni prima, Erika decide di giocare con i quattro ragazzi per provare quel mix di paura ed esaltazione che tanto la eccita, come un bambino che entra in un negozio di giocattoli. Dopo quella sera, accade qualcosa che cambierà i ragazzi, portandoli a volersi vendicare proprio nei confronti di Erika.
Non vi dirò di più, dovrete scoprire cosa accadrà ma ci tengo a dire le mie impressioni. Non è un libro per tutti, è un romanzo che va capito nel contesto in cui è stato ambientato e per le posizioni sociali dei protagonisti.

Penelope Douglas andrebbe premiata per il coraggio e la capacità che ha avuto di cimentarsi in una scrittura così diversa, a prescindere dalla storia, che può piacere o meno. Personalmente questo romanzo è riuscito a suscitare dentro di me un tumulto di emozioni a differenza di altre letture.
Concluso Il mio sbaglio più grande, ho compreso che il messaggio nascosto tra le pagine di questa storia è quello di vivere la vita intensamente, alla ricerca della propria strada e della propria libertà, anche se a volte questo è difficile quando sono gli altri o la società in cui si vive a dettarne le regole. Mi sarebbe piaciuto un maggiore approfondimento psicologico e una maggior chiarezza nelle reazione di alcuni personaggi, ma spero che saranno approfonditi maggiormente nei prossimi volumi a loro dedicati.

Chicca
Le Cercatrici di libri

Molto bello