Recensione

Rose di carta di Arianna Bonati

luglio 15, 2025 Virgy 0 Comments


Cari lettori, oggi Rossella ci parlerà di: “Rose di carta” di Arianna Bonati, edito da Triskell Edizioni. Una storia che affronta temi come l'amore e la disabilità
Titolo: Rose di carta
Autore: Arianna Bonati
Editore: Triskell
Edizioni
Genere: Romanzo contemporaneo
In una piovosa città italiana due ragazzi alla ricerca del proprio posto nel mondo
si incontrano in ascensore. È il primo giorno di lavoro di Noemi, una giovane
artista talentuosa. Determinata a sfidare le avversità dopo un tragico incidente che l'ha costretta su una sedia a rotelle, per compiacere la madre e dimostrarle la propria indipendenza, ha deciso di accettare uno stage in una grande azienda, senza però rinunciare al sogno di divenire una fumettista.
Gabriele è il suo nuovo supervisore: un ingegnere informatico dall'anima introversa e gentile, invischiato da anni in un amore non corrisposto per un'amica d'infanzia. La recente promozione non l'ha motivato come avrebbe dovuto ed amici e familiari non sanno più come aiutarlo. Nonostante le enormi differenze caratteriali, Noemi inizia a ritrarre Gabriele nel suo diario e il ragazzo, incrociando il suo sguardo vivace, è costretto a rivedere le convinzioni che aveva sull'amore. L'attrazione particolare che li unisce non può essere infranta, potrebbe anzi essere un tassello mancante nei loro sogni.
Questo libro l'ho o scoperto in maniera fortuita proprio grazie a chi mi ha proposto di recensirlo. Ammetto, Tra l’altro che, non avendo mai letto nulla di questa autrice, probabilmente non sarei mai arrivata a leggerlo in maniera “spontanea” e avrei commesso un grande errore. Se sono arrivata a leggerlo è perché, nel momento in cui ho letto la trama, sono stata presa dalla curiosità di capire come l’autrice avrebbe affrontato il tema amore e disabilità. La protagonista di questo libro è infatti una donna che, all’età di 14 anni, a seguito di un incidente d’auto, è rimasta paralizzata. Parlare di disabilità non è mai facile e alto è il rischio di affrontare l’argomento in maniera superficiale i di far diventare tutto troppo pesante. Questo per fortuna non è accaduto e infatti Arianna Bonati è invece riuscita ad affrontare l’argomento con delicatezza e spontaneità, così come si addice ad un Romance.
I due protagonisti di questo libro sono Noemi e Gabriele. Si conoscono per caso nell’ascensore del palazzo in cui entrambi lavorano. È il primo giorno di lavoro di Noemi come stagista presso una azienda e Gabriele è il suo capo.
Nonostante ciò tra di loro scatta subito un legame speciale che li porta a cercarsi e a confidarsi in maniera molto spontanea. Inizialmente entrambi cercano di fare finta di niente ed etichettano il loro legame come una bella amicizia ma è difficile mettere un freno ad un sentimento talmente forte e spontaneo come il loro.
Noemi e Gabriele sono, come sempre accade nei romanzi, due persone completamente agli antipodi. Noemi è luce e colori mentre Gabriele è più grigio, più spento…o almeno così sembra. Entrambi hanno delle ferite interiori da curare ed entrambi devono imparare non solo che cos’è l’amore, il vero amore, ma anche che l’amore non sempre fa del male.
Pagina dopo pagina è bello vedere Gabriele che impara a scoprire, grazie a Noemi, i colori che ci sono nel mondo intorno a lui. Ed è bello vedere Noemi imparare a sentirsi vive, amata ed accettata così com’è, con la sua carrozzina. Gabriele infatti è in grado di vederla al di là del suo handicap.
La cosa che mi è piaciuta tanto di questo libro è proprio il modo in cui è stato normalizzato l’handicap di Noemi; in alcuni momenti infatti ci si dimentica proprio del fatto che Noemi è paralizzata.
Rose di carta è un libro che ci parla di dolore visto in diverse forme e sfumature ma che ci parla anche di amore, quello bello, quello che cura e aiuta a rinascere, stare bene.
E dico questo perché poi in questo libro non ci sono solo Noemi e Gabriele. c’è infatti anche Bea che, con grande facilità, diventa la più cara amica di Noemi. Bea che sta cercando di andare oltre il dolore e le sofferenze che la vita le ha messo davanti; Bea che, come Noemi, è alla ricerca delle sue ali (leggendo questo libro capirete il senso di questo mio riferimento); Bea che, proprio grazie all’amore, sta nascendo nuovamente. Tanti poi sono i temi affrontati in questo romanzo. L’autrice infatti ci parla del lutto, dell’accettazione di un nuovo corpo, di anoressia (e di tutto quello che questa malattia porta anche nella famiglia e nella vita di chi sta accanto a queste persone), tanto per citarne alcuni. E io ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia, ancora una volta, affrontato questi temi con il giusto tatto ma senza addentrarsi poi a fondo in argomenti importanti che sarebbe stato difficile affrontare senza le giuste competenze.
Rose di carta è un libro che scorre via pagina dopo pagina senza appesantire il lettore. È un libro di quelli che, se avessi avuto il tempo, avrei letto tutto d’un fiato e che, giorno dopo giorno, avevo voglia di riaprire per scoprire come sarebbe andata avanti la storia di Noemi e Gabriele. Se devo trovare una piccola nota negativa, posso solo dire che in alcuni momenti, nel descrivere alcune scene, l’autrice è come se si fosse dimenticata del fatto che aveva una protagonista in carrozzina e questa cosa l’ho sentita un po’ come una stonatura ma, nel complesso di tutto quello che è il romanzo, questa è solo una piccola sciocchezza. 
So che siamo in piena estate e che questa non è propriamente una lettura da ombrellone ma io vi consiglio comunque di leggerlo questo libro; vi aiuterà a rilassarvi con una bellissima storia d’amore ma vi farà anche un po’ riflettere su alcune tematiche importanti e spesso anche sottovalutate.
 
Rossella


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