Emmanuelle Dyson,

Recensione: Il nostro giorno imperfetto di Emmanuelle Dyson

marzo 08, 2019 Flinka 0 Comments

Carissimi lettori e lettrici il 5 Marzo è tornata finalmente con il suo ultimo lavoro Emmanuelle Dyson, Il nostro giorno imperfetto.


Titolo: Il nostro giorno imperfetto
Autore: Emmanuelle Dyson
Editore: Selfpublishing 
Genere: Romance
Costo: 0,99 € (i primi 3 giorni), poi 2,99 €

Trama:
Astrid e Michele hanno 17 anni quando si ritrovano per la prima volta da soli, chiusi in una stanza d’albergo, durante una gita scolastica. Due anime opposte: lei povera, lui ricco; lei scontrosa, lui più naturale; lei solitaria, lui più socievole; lei gioca a tennis per arrabbiarsi solo con se stessa, lui gioca a pallavolo per essere il leader del gruppo. Quello che succede lascia in loro un ricordo indelebile.
Vogliono incontrarsi ancora, ma la realtà che c’è fuori da quella stanza glielo impedisce. Accadrà solo quattro anni dopo. In un’altra città. Sempre nello stesso giorno: il 29 febbraio, nell’anno in cui si svolgono altre Olimpiadi. Un caso? Forse. Ma qualcosa li separerà ancora. E così andranno avanti per gli anni a venire, tra promesse, menzogne, desideri e voglia di un’altra vita.
Quando si capisce di essere innamorati? Quando invece è solo passione che cala col tempo? Quando è una combinazione di amore e passione? Quando è il tempo che dà una risposta a queste domande? Per stare insieme Astrid e Michele dovranno trovare il modo di essere se stessi.

Chi è Emmanuelle Dyson? 
Emmanuelle Dyson è lo pseudonimo di Manuel Sgarella dedicato ai romanzi romance. Già autore in passato di “Il tempo che ci serve” e “I tuoi occhi sono qui” (firmati come M.S.), con il romance “Playing with me” è nata la firma Emmanuelle Dyson. Ecco quindi il nuovo romance “Il nostro giorno imperfetto”, con il quale le due anime Manuel/Emmanuelle si uniscono in un'unica storia. 

Recensione:
Una storia che parla di un amore adolescenziale contrastato, difficile ma intenso. E’ il giorno 29 Febbraio, quando i protagonisti Astrid e Michele si incontrano da soli per la prima volta e quel giorno diventa un giorno magico di ricorrenza, attesa, aspettative, gioia, ma anche di speranza, dolore, di fiducia tradita e ritrovata, tradimento e perdono il tutto coadiuvato da amore e passione. Dopo poche ore dal loro primo incontro, i protagonisti siglano un accordo particolare: ritrovarsi sempre lo stesso giorno senza cercarsi nei mesi che passeranno separati. Chissà se rispetteranno questo patto? I protagonisti ci insegnano che non è impossibile innamorarsi solo dopo poche ore di conoscenza, che non è impossibile portare avanti i propri sogni nonostante a volte loro stessi gli remino contro, che non è impossibile perdonare degli errori imperdonabili.

Con lui è come essere sul campo da tennis, in sintonia con una palla colpita alla perfezione: sai dove andrà, sai subito se hai sbagliato o meno, ma sai anche che quella palla ti rispetterà, sempre, perché è corretta, non ti imbroglierà mai, perché lei avrà rispettato allo stesso modo anche l’avversario.


Questo libro ci insegna soprattutto che dovremmo andare oltre le apparenze, ci insegna che nella vita reale se vogliamo il nostro lieto fine dobbiamo andare oltre le apparenze, ci insegna a guardare oltre, perché noi siamo più di un bel corpo e non è la parte esteriore la cosa più importante nella vita ma ciò che proviamo dentro e che spesso abbiamo paura di far vedere agli altri. Questa storia fa capire che se trovi l’amore con la A maiuscola devi aggrappartici con tutte le tue forze e non lasciarlo andare, non dovremmo lasciarlo andare perché solo così potremmo essere felici. Non dobbiamo mai voltare le spalle all’amore perché non è detto che chi amiamo resti lì in attesa che noi saremo pronti.


La paura a volte non permette di volare, ci chiude in una prigione i cui muri si restringono in continuazione: più smettiamo di muoverci, di cercare di fuggire, più quei muri diventano stretti, fino a farti soffocare.


Inoltre questa storia ci insegna che la verità, per quanto scomoda e dolorosa va sempre detta, e anche quando la verità può essere dolorosa va comunque accettata. La narrazione di questa storia è in terza persona sulla base del POV alternato, l’autore in questo libro non ci racconta cosa fanno i protagonisti quando non si vedono ma soltanto il giorno in cui si incontrano, in questo modo abbiamo una narrazione che procede di anno in anno fino al loro capitolo finale anche se io a mio gusto personale avrei voluto vivere la loro vita anche nei mesi in cui non erano insieme per capire meglio certe scelte di vita che hanno fatto. Leggere questo libro mi è piaciuto tanto perché nonostante un inizio un po’ flemmatico poi diventa una lettura scorrevole che ti fa appassionare alle vicissitudini dei due protagonisti e anche se la narrazione in terza persona non sia tra le mie prime scelte il modo in cui l’autore scrive riesce a tenerti incollato al libro, ti lascia con il fiato sospeso fino all’ultima parola dell’ultima pagina.

La scelta della valutazione finale è data dal fatto che secondo me andavano approfonditi e ampliati alcuni passaggi o tematiche che si sono percepite solo marginalmente e che invece a mio parere erano importanti perché parte fondamentale della loro storia.

Barbara





*grazie all'autore per averci fornito la copia in lettura

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