Anna Zarlenga,

Recensione: Spiacente, non sei il mio tipo di Anna Zarlenga

marzo 08, 2019 Virgy 0 Comments

Bentornate Cercatrici e buona 8 marzo, oggi vi parlo di: Spiacente, non sei il mio tipo di Anna Zarlenga, edito da Newton Compton. Una commedia romantica che vi farà sorridere e sognare, in uscita oggi.

Titolo: Spiacente, non sei il mio tipo
Autore: Anna Zarlenga
Editore: Newton Compton 
Genere: Commedia romantica
Pagine: 288
Data pubblicazione08/03/2019
Costo: eBook  € 2,99 Cop. rigida  € 10,00
Link pre-order: https://amzn.to/2BPMuZy

Sinossi 
Lo vorrai rileggere altre mille volte 
Romantico, ironico e sorprendente

Sara e Teo non potrebbero essere più diversi. Lei lavora come ricercatrice all’università, lui è un figlio di papà che presto o tardi erediterà una casa di produzione televisiva. Lei è bassina, ha forme morbide ed è poco appariscente, lui è il classico playboy sbruffone. In sostanza non hanno nulla in comune se non, a quanto pare, un’indiscussa antipatia per i matrimoni. Ed è proprio a una cerimonia di nozze che si conoscono e hanno modo di trovarsi insopportabili a vicenda. La reciproca e dichiarata incompatibilità non impedisce loro di dare inizio a un battibecco che li porta, un po’ per sfida, un po’ per gioco, a oltrepassare il limite… Ma nessuno dei due dà peso alla cosa: sono perfettamente consapevoli di non piacersi e che non si incontreranno mai più. I piani del destino sono però ben altri. Dopo una vita passata a dissipare soldi senza realizzare granché, Teo è costretto dal padre a riprendere a frequentare l’università: in caso contrario potrà dire addio al suo lavoro nell’azienda di famiglia. E il caso vuole che una delle sue docenti sia proprio l’insopportabile ragazza conosciuta mesi prima a un matrimonio…

Recensione: 
Da subito la sinossi mi aveva catturata e non vedevo l'ora di avere il libro in mano, pregustando già una lettura leggera e divertente. E invece... care mie, ho avuto molto di più. 

Teo è un ricco e viziato figlio di papà, un vero nullafacente per devozione. 
Baciato da un DNA che gli ha donato una bellezza appariscente.
Un figo stratosferico (parole sue non mie) e superficiale all'ennesima potenza (parole mie non sue), ilclassico bellone che se la canta e se la suona.
Una vita votata solo al divertimento. Tra bevute, serate con gli amici, e la compagnia di belle donne. Un vero sciupafemmine che guarda solo all'apparenza e non alla sostanza. Il tipo di donna con cui si accompagna si ripete in un solo dettaglio: Bellissima, stop. Altri requisiti come cervello e personalità, o l'assenza di questi fattori? Trascurabili. 
"Il suo tipo" ideale? Un oca giuliva.

Siamo seri, non c’entro nulla con tutta quella gente impettita e intellettualoide. Io sono solo un bell’involucro, non mi sono mai illuso del contrario. Non amo parlare di politica estera o di economia, filosofia e simili. Non capisco niente di calcio e l’unica musica che conosco è quella delle radio che ascolto casualmente. Non ho un cantante preferito, né un programma preferito. Sono culturalmente inutile e non ne faccio mistero, né mi imbarazza.

Sara è una donna estremamente intelligente, colta, forte e sicura di sé. Bassa e burrosa e non molto attraente. Il suo aspetto in apparenza scialbo è rafforzato nello stile anonimo e poco femminile che adotta. Guarda più alla sostanza che all'apparenza. La classica secchiona in parole povere.
Per lei un uomo deve avere una qualità fondamentale: il cervello. Trova molto sexy la spiccata intelligenza e la cultura.
Altri requisiti come una bella presenza? Trascurabile.
"Il suo tipo" ideale? Un nerd fatto e finito.
Insomma due persone più diverse di così non possono esistere.
Teo e Sara fanno scintille da subito appena si scontrano al matrimonio della sorella di lei con il migliore amico di lui.
Lui la cataloga da subito come racchia, e lei lo definisce un vero idiota. Dopo quella disastrosa serata sperano entrambi di non incontrarsi più.  Ma per una serie di circostanze scaturite da un ultimatum posto a Teo dal suo paparino, il mal capitato dovrà far ritorno  all'università, lasciata ormai da anni. Dovrà laurearsi una volta per tutte.
E chi si troverà davanti come docente il vuoto e superficiale Teo? Beh, la nostra più che brillante Sara.

Da oggi in poi dovrai guadagnarti ogni singolo centesimo del tuo stipendio. E soprattutto dovrai fare qualcosa di concreto per migliorare te stesso». «Non c’è niente da migliorare in me!», sbotto. Io sono praticamente perfetto. «Ti sbagli. Tu hai costruito la tua vita sull’apparenza e non sulla sostanza. È ora di fare qualcosa di più concreto».

Mi sono trovata davanti due personaggi davvero ben delineati e ottimamente descritti. Che oltre a far sorridere e a tratti ridere di gusto, fanno riflettere su certi aspetti che non sempre teniamo in debita considerazione.
Come la superficialità nell'apprezzare più la bellezza esteriore che col tempo appassisce, che la vera bellezza quella interiore, assai più preziosa perché non scomparirà col passare degli anni ma potrà solo arricchirsi.
O sui preconcetti su chi "nasce tondo non muore quadrato" non concedendo neanche il beneficio del dubbio sulla possibilità di un individuo se non di cambiare, almeno di migliorarsi. Soprattutto se è l'amore la forza trainante di questo cambiamento.
Ho apprezzato il percorso di crescita di Teo che non avviene dall'oggi al domani, ma solo dopo un estenuante battaglia, prima con se stesso e poi con Sara. 
In egual misura Sara subisce il processo inverso, perdendo un po' di quella legnosità che la rende alquanto rigida, e di vedute un pò ristrette, non volendo guardare oltre il suo naso. 
I loro siparietti sono spassosi con dialoghi effervescenti, così sinceri e diretti l'uno con l'altro, nel rasentare quasi la ferocia. 
Una coppia che in comune ha poco, ma che sono queste queste differenze a completarli. 

In quest’anno ho scoperto che siamo più simili di quello che avevo immaginato. E quello che è proprio diverso crea comunque un equilibrio che posso senza dubbio dichiarare eccezionale.

La storia è ambientata a Napoli ed è raccontata con i pov di entrambi i protagonisti, dove l'ironia si intreccia a momenti di delicato romanticismo.  Ho sorriso e in alcune scene riso di gusto. Mi sono intenerita davanti a un Teo più confuso che persuaso ma che a un certo punto della storia ha saputo come colpire al cuore. Avrei voluto scuotere Sara dalla sua ostinazione e poi avrei voluta abbracciarla per la sua forza mista a fragilità. Una storia d'amore che riempie il cuore di emozioni e ti fa venire gli occhi a cuoricino.
Anna Zarlenga è un autrice che non avevo avuto il piacere di leggere, è  stata una vera scoperta e col suo stile mi ha definitivamente conquistata.

Poi entro dentro di lei. Entro e mi perdo. Mi perdo nel suo fuoco, nella sua morbidezza. La sento attorno a me, ovunque si estenda la mia pelle, il cuore mi scoppia, la mente non connette più. Cos’è questo sortilegio?
Perché a ogni spinta sento di lasciare una parte di me dentro di lei?
Senza possibilità di restituzione?
Non riesco più a comprendere il mio corpo, né ho coscienza del tempo o dello spazio. So solo che quando anche io arrivo all’apice del piacere, mi sembra di essere diventato un corpo unico con lei.  Mente e cuore, pelle e respiro, ossa e sangue.

Il mio consiglio? lasciatevi tentare da questa commedia davvero deliziosa, divertente, dolce, sexy e romantica.

Un bacio, alla prossima se volete.


Virgy



*Copia Arc fornita dalla casa editrice.

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