Recensione

Inked in Steel di Deborah P. Cumberbatch

ottobre 09, 2025 Alessandra 0 Comments


Oggi ho il piacere di condividere con voi questo piccolo tesoro che mi ha rapito l’anima. Spero che, leggendomi, vi venga voglia di scoprirlo anche voi — e magari, chissà, anche il vostro cuore si farà rubare. Il titolo è Inked in Steel di Deborah P. Cumberbatch edito da Self Publishing . 

Titolo: Inked in Steel
Autrice: Deborah P. Cumberbatch
Editore: Self Publishing 
Genere: MC Romance
Trope: Hate to love, Forced proximity, Age gap, Brother's best friend, 
Touch her and die, Spicy, Small town
Pagine: 578
Costo: E-book 1,99€, copertina rigida 19,99€, copertina flessibile 17,99€ incluso in Kindle Unlimited
Data di pubblicazione: 15 settembre 2025
Link order:bit.ly/3VFzqyC 
Il mio mondo è fatto di inchiostro, sangue e asfalto.
Sono il Sergente alle armi degli Steel Reapers, addestrato a distruggere senza provare nulla. Mi sono guadagnato dai miei fratelli il nome di 
Hades, perché quando qualcuno deve essere trascinato all’inferno, sono io ad aprire la strada.
Solo tatuando riesco a placare l’oscurità che mi divora, ma non disegno più.
L’arte si è spenta il giorno in cui tutto è andato in frantumi, e ho giurato che avrei portato il bacio della Mietitrice ai colpevoli.
Da allora, il mondo si è ridotto a forme semplici e a colori insignificanti, finché una ragazzina dai capelli rossi non si è messa sulla mia strada.
Brianne Callaghan è puro fuoco e caos, un caleidoscopio che non devo toccare. Troppo giovane, troppo viva.
Ed è la sorella del mio migliore amico.

Il mio mondo è fatto di cifre, codici e ricordi.
Non posso dimenticare nulla. È così che ho imparato ad ascoltare i numeri e a entrare in ogni sistema, senza lasciare tracce.
Non cerco salvezza, non credo nelle favole. Io sono il drago della mia storia, e ho un solo obiettivo: proteggere i miei fratelli. A qualunque costo.
Non avevo previsto che un solo errore mi avrebbe portata dritta ai cancelli del club degli Steel Reapers e che mi avrebbero offerto un lavoro.
E, ancora meno, che sarei finita sotto la sorveglianza forzata di un enorme grizzly tatuato e perennemente incazzato.
Rhyson “Hades” MacReary mi odia, e non fa nulla per nasconderlo. E a me va più che bene, perché ho intenzione di andarmene il prima possibile.
Non importa se, ogni volta che lo guardo, il cielo non sembra poi così lontano.

«Sei una tortura.»
«Proponimi come punizione nei tuoi inferi.»
«No, piccolo drago. Sei la mia forma di tortura.»

Romanzo autoconclusivo

Ci sono libri che ti lasciano il segno, che ti entrano sottopelle e non mollano la presa neanche dopo aver girato l’ultima pagina. Inked in Steel è esattamente questo: un vortice di emozioni che travolge, sconvolge e allo stesso tempo consola, perché Deborah ha saputo tessere una storia ironica, passionale, dura ed estremamente intensa, capace di tenere incollato il lettore dall’inizio alla fine.

La coppia formata da Rhyson e Brianne è la dimostrazione che l’improbabile può trasformarsi in magia. Sono diversi, agli antipodi, eppure insieme diventano luce e fiamma, ironia e passione, due mondi che si scontrano e finiscono per fondersi in un equilibrio talmente perfetto da togliere il fiato. Le loro battute, la complicità che cresce pagina dopo pagina, la capacità di far ridere, sospirare e perfino commuovere… tutto questo rende la loro relazione un vero viaggio emotivo che resta scolpito nel cuore.

Deborah ha fatto un lavoro straordinario nel saper bilanciare la durezza della vita dei Reapers con momenti di leggerezza e comicità inseriti nei punti giusti. Ci sono scene che mi hanno spiazzata, che mi hanno fatto arrabbiare con lei (e lo dico con affetto, ovviamente), ma allo stesso tempo le ho amate profondamente, perché proprio da quegli strappi nascono le emozioni più autentiche. È un continuo altalena tra risate e lacrime, rabbia e tenerezza, un saliscendi che tiene viva ogni pagina.

Non posso non menzionare i personaggi secondari, perché anche loro hanno un ruolo fondamentale nel dare spessore e vita all’intera storia. Lilith, Quinn, Hunter, Ky e Rowan sono semplicemente spettacolari. Ognuno porta con sé un pezzo di questo universo fatto di dolore, lealtà, ironia e soprattutto famiglia. Lilith, poi… che personaggio! Una vera forza della natura, impossibile non amarla. E come dimenticare la scena della torta gialla e dei palloncini? Una trovata geniale, una di quelle che ti fanno sorridere anche solo ripensandoci, perché è proprio lì che capisci quanto Deborah sappia mescolare dramma e leggerezza in maniera magistrale.

Inked in Steel non è solo una storia d’amore, è un viaggio tra anime spezzate che trovano forza nella loro devozione a una famiglia che non è fatta di legami di sangue, ma di scelte, sacrifici e fedeltà incrollabile. È un libro che parla di resilienza, di ferite che non si rimarginano del tutto ma che diventano parte di ciò che siamo, di persone che imparano ad amare nonostante tutto.

Deborah ha creato un mondo potente, vivo, che non si dimentica facilmente. Un romanzo che sa essere tanto intenso quanto ironico, tanto duro quanto tenero, che ti fa sorridere con le lacrime agli occhi e ridere quando meno te lo aspetti. E alla fine ti ritrovi a voler restare lì, con loro, con i Reapers, perché ti sembra di farne parte anche tu. 

Grazie di cuore, Deborah, per avermi sopportato durante la lettura e per la pazienza infinita che hai sempre con me. Sei una persona speciale, sempre gentile e super disponibile, e non smetterò mai di apprezzarlo. Con le tue storie riesci a farmi volare lontano, a farmi ridere, sognare, emozionare… e questo per me è un dono prezioso. Grazie per quello che scrivi, ma soprattutto grazie per come sei: autentica e meravigliosa. 




🖋️Vostra Alessandra.






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