Recensione+Giveaway: Nella mente di Grace di E.C. Diskin
Carissime lettrici oggi vi parliamo di un thriller che mi ha avvinta e mi ha tenuta con il fiato sospeso fino all’ultima pagina: Nella mente di Grace di E.C. Diskin
Autore: E.C. Diskin
Editore: Amazon Crossing
Genere: Thriller
Pagine: 330
Costo: 4.99 € ebook, 9.99 € copertina flessibile
Trama:
È una gelida giornata d’inverno quando Grace Abbott si risveglia in un letto d’ospedale per scoprire di aver perso la memoria in seguito a un incidente stradale. Affidata alla sorella Lisa, con la quale si rifugia nella solitaria fattoria di famiglia, viene raggiunta dalla polizia e informata che il suo fidanzato è stato ucciso. Senza ricordi, Grace non ha alibi. Non le resta che mettersi sulle tracce del proprio passato, anche se quanto viene a scoprire aumenta giorno dopo giorno la sua angoscia. Un fitto alone di mistero avvolge la sua casa, la sua famiglia, la sua infanzia. I sogni si mescolano ai ricordi, la realtà agli incubi. E Grace comincia a pensare che la perdita di memoria non sia dovuta solo all’incidente… Forse negli oscuri recessi della sua mente si nasconde qualcosa di ancora più sinistro e spaventoso di quanto lei stessa possa immaginare?
Chi è E.C. Diskin?
E.C. Diskin è cresciuta nei sobborghi di Washington, DC, e di Chicago. Dopo aver svolto per diversi anni la professione di avvocato, è ora una scrittrice a tempo pieno e madre di due bambini. Vive con la famiglia nell’Illinois insieme a un arzillo boxer e un tenero cucciolo di cavapoo.
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Recensione:
Oggi vi parlo di un thriller che mi ha davvero catturata sia per l’evoluzione della trama sia per lo stile di scrittura. L’incipit forse non è dei più originali ed è stato spesso sfruttato, ma è appunto solo il punto di partenza perché poi il libro evolve coinvolgendo il lettore con le sue continue rivelazioni che tolgono uno alla volta i veli che nascondono la vera storia di Grace.
Devo dire che la protagonista, Grace, mi è piaciuta moltissimo perché è una giovane donna forte, determinata che però si sveglia da un coma indotto da un tragico incidente stradale, mentre scappava da un pericolo, senza ricordare nulla di sé, della propria vita e di chiunque le fosse vicino. I primi capitoli del libro sono incentrati proprio sul senso di smarrimento, di alienazione e di panico che vive Grace nello svegliarsi, lasciare l’ospedale ed andare a vivere con la sorella, che non riconosce, nella loro casa di famiglia, che non riconosce, e quindi scoprire che il proprio fidanzato, di cui non ricorda l’esistenza, è stato assassinato. Ho trovato affascinante e travolgente vivere con Grace una vera e propria girandola di sentimenti in evoluzione durante tutto il libro. Le emozioni di Grace sono molto ben descritte e mi hanno fatto immedesimare in lei desiderando capire, scoprire, ricostruire il passato e il presente. Con Grace mi sono chiesta: “senza un passato ed un’identità che futuro ci potrà mai essere?”
“Grace si appoggiò alla spalliera del divano, osservando la discussione come se fosse una recita, uno spettacolo di teatro interattivo al quale avrebbe dovuto partecipare. Ma per lei erano estranei e non conosceva la storia. … Grace si immaginò la sagoma generica di un uomo in una pozza di sangue, personaggio di un film del quale non sapeva niente. … Le mancava l’aria, le soffocanti attenzioni di Lisa erano come un sacchetto di plastica intorno alla testa.”
Il fatto che la storia sia presentata da un narratore onnisciente non toglie pathos al racconto e permette lo svolgersi del romanzo su due piani paralleli: quello di Grace e quello di Justin, l’agente di polizia locale incaricato delle indagini per l’omicidio. Da un lato c’è Grace che vuole disperatamente capire e ricordare ma che si trova immersa in una nebbia dovuta all’amnesia e a quello che le raccontano la sorella e gli amici, e dall’altro che Justin che è istintivamente convinto dell’innocenza di Grace e che deve svolgere le indagini coordinate da un supervisore anziano, cercando di svolgere il proprio lavoro in modo obiettivo ma con l’intimo desiderio di scagionarla.
“Dovevo sapere che cosa le era successo. Quando abbiamo scoperto che era viva e siamo andati a casa degli Abbot, quando l’ho vista ho capito istintivamente che non aveva fatto niente. La conosco. Dovevo restare sul caso.”
Direi che a questo thriller non manca la suspance che è però concentrata, per buona parte del libro, soprattutto sul livello psicologico. I fatti, gli eventi passati e presenti vengono svelati al lettore un po’ per volta, talvolta all’improvviso ponendo luce sui punti che prima si trovavano avvolti nel buio.
Ma alla fine ogni nodo si scioglie ed il mistero di Grace e di tutta la sua vita viene svelato.
E’ un libro che consiglio a tutti gli amanti del thriller perché vivranno con Grace una vera rivelazione.
Buona lettura a tutti!
Elena Barbieri
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Vince il romanzo il numero 2, Luigi Dinardo
