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Oggi vi presentiamo una nuova anteprima in uscita il 16 gennaio: Loris, frutto proibito di Marco Canella.
Titolo: Loris, frutto proibito
Autore: Marco Canella
Pagine (stimate): 220
Data di uscita: 16/01/2018
Editore: Delos Digital
Prezzo: Euro 0,99 (offerta lancio solo per la prima settimana), poi 3,99.
Sinossi:
Anteprima: Loris, frutto proibito di Marco Canella
Titolo: Loris, frutto proibito
Autore: Marco Canella
Pagine (stimate): 220
Data di uscita: 16/01/2018
Editore: Delos Digital
Prezzo: Euro 0,99 (offerta lancio solo per la prima settimana), poi 3,99.
Sinossi:
Loris nasconde un passato terribile che lo ha segnato profondamente. Ha fatto una promessa alla madre scomparsa; promessa che gli vieta di innamorarsi.
Comincia a vacillare quando in ufficio si presenta Scilla, neo assunta dalla bellezza indiscutibile, che dimostra di essere intelligente, dolce e sensibile. È il massimo per un uomo, e Loris inizia a provare qualcosa, anche se non vuole ammetterlo.
Un viaggio di lavoro a Milano segna la svolta. Dopo un primo momento in cui i due legano diventando ottimi amici, la situazione precipita. Loris, invitato a cena dal cugino milanese, si presenta in compagnia di Scilla, spacciandola per la fidanzata. Un bacio maledetto apre un solco tra i due...
Sarà la madre, che si presenta in sogno a Loris, a tentare di dare una svolta stavolta in positivo. Incita il figlio a dichiararsi, cancellando quella promessa che non ha più ragione di esistere.
Loris racconta a Scilla il suo passato; torna il sereno, ma un nuovo ostacolo giunge inaspettato a infrangere la tranquillità faticosamente raggiunta.
Il futuro si prospetta tutt'altro che roseo per i due... l'amore riuscirà a trionfare sconfiggendo le avversità?
L'autore
Marco Canella nasce a Copparo (FE) nel 1979, e vive a Tresigallo (FE). Nel 2012 ha vinto il concorso La Città del Principe di Carignano (TO), con il racconto Anche gli angeli portano le scarpe, e per quattro anni consecutivi, dal 2011 al 2014, si è aggiudicato il premio delle Unità produttive dell’industria e dell’artigianato, con altrettante prose in versi. Ha collaborato con il quotidiano La Nuova Ferrara e con l’associazione Borghi Autentici d’Italia. Ha frequentato due workshop di scrittura creativa tenuti da Franco Forte. Con Delos Books ha pubblicato racconti in diverse antologie. Con Delos Digital ha pubblicato i racconti Baciati dalla luna, Magia alle terme e Quella stella brilla solo per noi usciti in Passioni Romantiche e Il Bodylover e Ritorno in paradiso usciti in Senza Sfumature. Ha pubblicato il romanzo Senti come canta il cuore uscito nella collana "Odissea Romantica", sempre di Delos Digital, e il romanzo romance, Non voglio innamorarmi di te, scritto a quattro mani con Fabiana Andreozzi, edito in self-publishing.
Marco Canella tiene un proprio corso di scrittura annuale a Tresigallo (FE), che rientra nel più ampio progetto “Arte e spettacolo”.
Prologo
Le gambe cedettero; si ritrovò col sedere che
strofinava il pavimento, la schiena appoggiata alla porta. Le mani gli
tappavano le orecchie, le lacrime scendevano copiose, rigandogli il volto.
Avrebbe voluto gridare, avrebbe voluto aprirla
quella porta schifosa. Se solo fosse stato più coraggioso, sarebbe entrato e lo
avrebbe pestato facendogli sputare sangue. Ma lui non era coraggioso; era
complice perché se ne restava in silenzio fingendo che nulla stesse accadendo
in quella stanza maledetta.
Fu in quel momento che, per alleviare i sensi
di colpa, fece una promessa a se stesso: un giuramento solenne che lo avrebbe
accompagnato per il resto della vita. Non poteva sapere che quella promessa
avrebbe influenzato gli anni a venire rendendoli ancora più complicati. Si
sentiva meglio e ciò gli poteva bastare.
Si sollevò, a fatica, e si diresse in camera,
pattinando sul pavimento per non fare rumore.
1
Loris
Sollevo
una palpebra e già impreco, mentre tento di spegnere la sveglia. Ci riesco solo
al terzo tentativo. Strofino gli occhi, sbuffo infastidito. Sono stanco della
solita, noiosa, vita alienante.
Tutte le
giornate sono uguali, non c’è mai un cambio di programma. Anche se al lavoro
sono considerato “qualcuno”, non ne posso più. Sono accerchiato da tante
persone, ma mi sento solo: chi è gentile con me, lo è solo perché spera in un
tornaconto. Non mi stimano realmente, e la cosa è reciproca. È un continuo far
buon viso a cattivo gioco… una vita di merda, insomma.
Conto fino
a cinque, riesco a sollevarmi, mi siedo e strizzo le palpebre. Rimango immobile
per un po’, i palmi appoggiati sul materasso, cercando la forza per cominciare
questa nuova giornata.
─ Va be’,
andiamo ─ sussurro, facendomi coraggio.
I primi
passi sono quelli più difficili. Provo a contenere lo sbadiglio tappandomi la
bocca con una mano, poi infilo il mignolo nell’orecchio per sconfiggere il
prurito. Mi trascino fino in bagno. L’acqua gelida è un toccasana. Osservo il
volto riflesso nello specchio, sembra quella di un morto vivente. Inconcepibile
visto che ho la sana abitudine di andare a dormire a un orario decente, e per
decente intendo non più tardi delle undici. Non ho una ragazza, ho pochi amici
che frequento raramente, vivo da solo, non devo rendere conto a nessuno, eppure
la stanchezza incombe come una spada che potrebbe cadere da un momento
all’altro tranciandomi la testa di netto.
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