Maria Capasso,
Recensione:
Sere d'autunno a Firenze è un libro che è difficile da recensire, quindi mi scuso se la recensione apparirà un pò contraddittoria ma ci sono elementi che mi sono piaciuti e altri no. Il romanzo presenta due diverse storie distinte ma allo stesso tempo intrecciate. Non posso negare di essermi emozionata maggiormente con la storia di Milena e Beatrice, due donne gay in pieno periodo nazista. Queste due grandissime donne, il lettore le conosce tramite le lettere che Sveva ritrova in una borsa acquistata in un negozio dell'usato. Il loro amore è segreto e travolgente e la lettera si conferma uno dei mezzi di comunicazione più romantico che esista.
Recensione: Sere d'autunno a Firenze di Maria Capasso
Carissime lettrici oggi Claudia vi parla di Sere d'autunno a Firenze di Maria Capasso. Vediamo di cosa parla questo romanzo.
Titolo: Sere d'Autunno a Firenze
Autrice: Maria Capasso
Casa Editrice: Un cuore per capello
Genere: Commedia Romantica
Pagine: 100
Costo e-Book: 1,49
Uscita: 20/11/17
Sinossi:
Come regalo di compleanno, Luigi regala a Sveva due giorni a Firenze. Sono innamorati, l'unico problema è la distanza: Luigi lavora per l'esercito. Il loro amore è così forte da superare tutto e progettare una vita insieme. In quei giorni a Firenze, baciati dall’autunno, Sveva compra una borsa in un negozio di oggetti usati: al suo interno sono nascoste delle lettere che risalgono alla seconda guerra mondiale. Dalle parole si capisce che si tratta di un amore mancato e minacciato dalle leggi razziali, e lettera dopo lettera i due ragazzi ripercorrono un’epoca dove i sentimenti non erano facili da vivere alla luce del sole.
Recensione:
Sere d'autunno a Firenze è un libro che è difficile da recensire, quindi mi scuso se la recensione apparirà un pò contraddittoria ma ci sono elementi che mi sono piaciuti e altri no. Il romanzo presenta due diverse storie distinte ma allo stesso tempo intrecciate. Non posso negare di essermi emozionata maggiormente con la storia di Milena e Beatrice, due donne gay in pieno periodo nazista. Queste due grandissime donne, il lettore le conosce tramite le lettere che Sveva ritrova in una borsa acquistata in un negozio dell'usato. Il loro amore è segreto e travolgente e la lettera si conferma uno dei mezzi di comunicazione più romantico che esista.
Meno emozionante, sebbene ci fossero tutti presupposti per esserlo, naturalmente secondo la mia modesta opinione, è la storia di Sveva e Luigi. Sveva è una segretaria, invece Luigi è un soldato. La loro relazione è caratterizzata da una lontananza fisica a causa del lavoro di lui e degli'impegni familiari di lei, ma allo stesso tempo si avverte la voglia della coppia di stare insieme e di costruire un futuro. In occasione del compleanno di lei, Luigi organizza un fine settimana a Firenze. I due si rincontrano in una città romantica e piena di storia in cui passare dei giorni insieme e viversi.
Sveva è una romantica, una sognatrice e una lettrice accanita. Mentre Luigi è pragmatico e realista. I due sembrerebbero totalmente diversi ma l'amore li unisce inesorabilmente, nonostante la differenza di età.
La struttura del romanzo è particolare, poiché vi è una narrazione inframmezzata dalla lettura delle lettere del 1940 di Beatrice e i ricordi narrati da entrambi i protagonisti dall'inizio della loro storia d'amore caratterizzata da numerose incomprensioni e difficoltà. Alla già ricchezza di dettagli, l'autrice inserisce numerose e, spesso, sin troppo prolisse considerazioni su temi diversi quali l'amore, la vita e l'amicizia. Lo stile appare in alcuni passaggi quasi scolastico e contorto. Ciò che non posso negare è che alcuni pensieri espressi dall'autrice siano molto profondi e questi stessi trasformano il romanzo in un percorso psicologico interiore. Pochi sono i dialoghi e le azioni compiute dai protagonisti, molti invece sono i pensieri e le descrizioni. Ho avuto l'impressione che la maggior parte del libro sia una sorta di lettera d'amore di Luigi e Sveva.
Per tutte queste ragioni decido di lasciarvi un estratto:
“Dopotutto se l'amore non fosse un dolce enigma, non sarebbe la follia. Sarebbe facile, e ciò che è facile al cuore non piace. Vuole battere per gioia, per paura, e senza mai sosta. Ed è tutto ciò che provo per te. Dal primo giorn sei stato il chiaro di luna della mia vita. Tu non tramonti mai. Anche quando è successo, per me non è mai accaduto. Tu sei tu e vai contro le leggi della natura. Tu riesci a farmi male e bene senza sentire il distacco. Una lacrima scende sulle labbra e diventa un sorriso. Solo con te questo, amore.”
Claudia T.
LCDL
LCDL
Grazie per la recensione: in realtà il mio obbiettivo era solo il "percorso psicologico interiore". :)
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