Paola Zannoner,
Recensione: Rolling Star di Paola Zannoner
Carissime lettrici oggi Claudia ci racconta di Rolling Star di Paola Zannoner, edito da DeA.
Rolling Star è un romanzo che fa immergere il lettore nel mondo e nella cultura del 1968. Attraverso gli occhi, le idee e il viaggio di due giovani ragazzi si dà uno sguardo alla realtà dell'epoca. Una realtà che esce da un periodo buio come quello della Seconda Guerra Mondiale e che si ritrova ad adattarsi e a contrastare idee che sembrano collidere con quelle vigenti nella società del tempo.
Titolo: Rolling star
Autore: Paola Zannoner
Editore: DeAgostini
Pagine: 320
Costo: 6,99 (ebook) Cartaceo: 13,60
Uscita: 8 maggio 2018
Trama:
Estate, 1968. Max ha diciassette anni e il desiderio inguaribile di viaggiare. Per lui la vita ha il sapore della libertà , della leggerezza e dell’amore per Bea. Bea bellissima, bionda e luminosa come la Primavera di Botticelli. Adesso che la scuola è finita – che si sono chiusi i battenti di quella prigione immobile – è arrivato il momento di partire per il sud della Francia: zaini in spalla, vestiti a fiori impalpabili, la musica di Bob Dylan nel cuore e la voglia di lasciarsi indietro un mondo vecchio, stantio. La loro avventura è costellata di artisti, personaggi ambigui e una compagnia teatrale di hippie. E poi c’è David il rivoluzionario, uno che le cose le vuole cambiare per davvero, pronto a mettere in gioco tutto, anche se stesso. David, che tira Max fuori dai guai e diventa un prezioso alleato per Bea. Ma il sottile equilibrio su cui si regge il rapporto tra i tre amici è destinato presto a spezzarsi, e nella magica, calda estate del ’68, tra feste, corse in moto e colonne sonore indimenticabili, Max imparerà che il suo ideale di libertà ha un prezzo. Un prezzo caro da pagare. Dalla penna di Paola Zannoner, autrice bestseller e pluripremiata, un romanzo pieno di musica, colori e passione. Uno straordinario omaggio all’estate e alla generazione che ha cambiato per sempre il mondo.
Recensione:
Le parole d'ordine di Max sono pace e amore. Max, sebbene vicino al comunismo, non crede nella lotta, nella violenza e nella protesta per ottenere ciò che pensa sia il futuro. La pace si ottiene con altra pace, anche se non tutti la pensano allo stesso modo. Max decide di lasciare la sua casa in Italia e una famiglia, che per quanto lo ami è figlia del suo tempo e quindi non comprende le ideologie che invece lui perpetra, per viaggiare in giro senza nessun legame fisico e morale. In questo viaggio verrà accompagnato da Beatrice.
“L'amore solo quello ci rende liberi, uguali. Liberi come uccelli, liberi come pesci nel mare. Ma come facevo a dire tutto questo a Rinaldo, mio padre, dirigente nell'azienda dei telefoni di Stato?”
Beatrice è una ragazza nata e cresciuta da una rigida famiglia tedesca, che pur rifiutando e vergognandosi del passato della propria nazione, pone alla figlia numerose regole morali che sembrano stringerla in una morsa. Bea ha idee più moderate rispetto a quelle di Max, che è il più progressista tra i due, ma per amore decide anche lei di intraprendere questo viaggio vagabondando per il continente.
Sia Max che Bea in questo viaggio cresceranno e capiranno molto di loro stessi e dell'altro. Bea troverà una strada che neppure sognava di intraprendere, una strada in cui la realizzazione di se stessa, la sicurezza della sua persona diventano un traguardo importante.
Max, invece, capirà che l'amore libero e la libertà dei legami non è poi come pensava che fosse. Il suo cambiamento sarà graduale e dovrà prendere molte strade sbagliate per imboccare, alla fine, quella più giusta per lui.
Entrambi i protagonisti verranno circondati da personaggi che si mettono in relazione o in contrasto con il loro stile di vita, e che li influenzeranno non poco. La libertà proclamata da Max e l'amore libero praticato non hanno i risvolti che pensava avrebbero avuto, anzi. Il tutto viene condito dalla scoperta di poter viaggiare stando chiusi in una stanza grazie all'uso di droghe, i cui effetti all'epoca venivano decantati.
Rolling star ci trasporta in un periodo storico e in una cultura attraverso la descrizione di paesaggi, in particolare quelli francesi, di cultura, quella vagabonda, e attraverso citazioni di canzoni che hanno fatto la storia della musica. In questo libro si sente la ricerca che l'autrice ha compiuto, pur rimanendo fondamentalmente un libro con un stile leggero e volatile.
In conclusione, consiglio di leggere questo libro a tutti coloro che vogliono rivivere o conoscere il '68 attraverso gli occhi di due ragazzi dell'epoca.
Claudia
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