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Recensione: Quella piccola libreria in fondo alla strada di Camilla D'Amore

Carissime lettrici oggi vi parliamo di Quella piccola libreria in fondo alla strada di Camilla D'Amore.

Titolo: Quella piccola libreria in fondo alla strada
Autore: Camilla D'Amore
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporaneo
Pagine: 288
Costo: 2,99 (ebook); 9,90 (cartacea)

Trama 
Elise vive a Mills, una cittadina inglese non particolarmente eccitante. Sfugge alla noia e alla solitudine curando con passione i fiori del suo giardino e lavorando in una libreria. La sua vita cambia all’improvviso quando incrocia Sefron Wyler, il nuovo vicino, schivo e taciturno. Basta uno sguardo, infatti, perché Elise e Sefron si riconoscano come simili. Avvicinarsi non sarà facile, ma ad aiutarli ci penserà un vecchio diario che Elise ha trovato per caso nella sua stanza: leggendo quelle pagine i due ragazzi rivivranno le vicende di un amore bellissimo, sbocciato cinquant’anni prima all’ombra degli stessi alberi che ora separano le loro case. Un amore non fortunato, segnato da un destino infelice. È possibile che la storia di quei due amanti si ripeta? Nonostante il sentimento che sta nascendo tra Elise e Sefron, su di loro aleggia infatti lo spettro di un segreto. Un segreto che Sefron custodisce e che lo tormenta, che ha interrotto la sua brillante carriera di violinista. L’amore inaspettato che è sbocciato fra loro riuscirà a liberare Elise e Sefron da un passato scomodo e doloroso?

Recensione:
Quella piccola libreria in fondo alla strada è un libro che ho avuto difficoltà a iniziare, ma decisamente non a finire. Con uno stile quasi poetico, così come i suoi personaggi, Camilla D'Amore ci narra una storia che incastra in sé passato, presente e futuro.
In una cittadina fiorita e varipionta, Mills, l'autrice ci regala personaggi che sembrano essere usciti da quadretti caratteristici e particolari. I protaginisti sono Elise e Sefron.
Elise è una ragazza che non ha quasi mai lasciato la sua cittadina e la sua casa, in cui vive con i genitori e la nonna. Ha una personalità schietta e variopinta, un po' come i fiori che aiuta a piantare nel giardino di casa. È perfettamente integrata nella vita del quartiere; lavora in una libreria di un caro vecchietto e aiuto nelle rispettive faccende e commissioni chiunque glielo chieda. Sebbene non desideri lasciare la città, ha però un sogno nel cassetto che sembra quasi irrealizzabile per la mancanza, apparente, di comprensione e appoggio. La sua routine verrà sconvolta dall'arrivo di un vicino di casa particolare, Sefron.
Se Elise è colorata e fresca, Sefron è un personaggio circondato da un nube grigia come i suoi occhi. Sefron è un uomo che ha toccato con le mani il suo sogno di una vita e che, dalle stesse mani, se lo è visto portare via. La mancanza e il fatto di non poter fare ciò che rende la sua vita degna di essere vissuta, lo fa entrare in crisi. Ma la speranza è l'ultima a morire e lui è pronto a tentare di tutto pur di averlo indietro.
A volte si può morire anche prima che il cuore si fermi.”
La musica sembra essere la musa ispiratrice di quasi tutti gli uomini della famiglia di Sefron per generazioni. Il rapporto del padre non è pacifico, e quello della madre è altalenante, per questo la Musica sembra essere l'unica compagna. Attraverso il ritrovamento di alcuni diari, Sefron ed Elise si renderanno conto come alcune cose, alcuni schemi e rapporti sono destinati a ripetersi in ricorsi storici prima di trovare la giusta e meritata conclusione.
La relazione di amicizia ed amore tra Elise e Sefron nasce nel verde giardino di casa e nella polverosa libreria del quartiere. Nasca tra sconcerto, voglia di provare e segreti che verranno svelati, nonostante l'attenzione nel mantenerli.
Elise è una ragazza che guarda oltre l'immagine del musicista su cui Sefron si rispecchia; è una ragazza che vede l'uomo in sé con i pregi e i difetti. Sefron, invece, in Elise vede un ponte perfetto ed incontaminato tra lei ed una musica che non riesce più a sentire e che brama. Un ponte che pian piano diviene importante anche per il suo cuore.
Alla storia di questi due giovani, se ne accompagna una che conosciamo attraverso la lettura di pagine di diario e racconti rubati di due persone che giovani lo sono stati tanto tempo fa e che sembrano, in modo contorto, aver percorso un pò tutti i passi e gli sbagli che Elise e Sefron sembrano commettere. Ma la conclusione di queste storie d'amore saranno le stesse nonostante le lezioni imparate?
Come ho già detto all'inizio, il libro presenta uno stile semplice, a tratti poetico che inizia con la calma di chi sa che il bello devo ancora arrivare. I luoghi sono caratteristici e perfetti per una storia che starebbe bene in qualsiasi altro tempo e spazio. Non è una storia dettata dalla passione che la narrativa d'oggi sembra prediligere, ma piuttosto da una conoscenza basata su attimi e bisogni rubati.
In conclusione, vi consiglio di leggere Quella piccola libreria in fondo alla strada perché vi trasporterà in un mondo in cui sembra quasi di poter toccare con mano la natura e l'amore.
Claudia