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Recensione: Aspettando l’alba che verrà di L. Cassie

Carissime lettrici oggi vi parliamo di un’anteprima, un romantic suspense di L. Cassie. Vediamo di cosa parla questo romanzo.

Titolo: Aspettando l’alba che verrà
Autore: L. Cassie
Editore: Self
Genere: Romance suspense
Pagine: 160
Costo: ebook € 0,99 – gratis in K.U.
 Cartaceo: € 9,90

Trama: 
Sono bastati pochi spari d’arma da fuoco per sterminare la famiglia Castelletti e ora Nicole, la figlia maggiore, è costretta a lasciare Torino, la città in cui è cresciuta, per trasferirsi negli Stati Uniti con un bagaglio pieno zeppo di dolore e domande a cui non riesce a trovare risposta: Chi è stato a uccidere i suoi genitori e il fratellino di soli cinque anni? Quale pazzo ha potuto compiere tale gesto?


Come uno zombie, la povera Nicole, vaga per i corridoi della sua nuova scuola di Miami, corridoi nei quali incontra Christopher, un ragazzo morto dentro proprio come lei. Un ragazzo, che attraverso le citazioni di William Shakespeare, proverà a rubarle il cuore.




Recensioni:

Quando hai diciotto anni ti senti adulta, pensi a goderti la tua quasi maggiore età, la responsabilità, pensi di essere indistruttibile, pensi che a te, ai tuoi cari, a tuoi amici, non possa succedere mai nulla, invece, il fato, il destino, la cattiveria potrebbero lasciare un segno…
È questo ciò che accade a Nicole, che dopo aver salutato la sua famiglia per un’uscita con gli amici, non immagina che quella sarà l’ultima volta che potrà abbracciarli. Il suo mondo crolla, si distrugge, e non lascia altro che vuoto, cenere e ancora dolore. Dopo l’esperienza vissuta, Nicole è costretta a partire con sua zia a Miami, entrambe non hanno niente che le lega a Torino, tranne l’esito della polizia sulle indagini in corso, ma sono ancora in un vicolo cieco. Miami è estranea a Nicole, casa nuova, scuola nuova, tutto è nuovo! Tranne la convivenza col dolore che alberga nel cuore.   Le sue giornate sono una routine, casa scuola, scuola casa, e perdersi nei pensieri guardando il soffitto della sua camera, distesa sul letto.

“Adesso ho bisogno di questa corazza per difendermi dal mondo che c’è la fuori, quel mondo che non riconosco più, e che, ormai, mi fa paura”

Christopher ha diciotto anni, anche lui è distrutto dal dolore, ma al contrario di Nicole, continua a vivere…  Continua ad andare avanti da solitario, lui non merita l’amore di nessuno…  Christopher ha bisogno della sua solitudine, per dar spazio ai pensieri di viaggiare, cercare di non far emergere la rabbia repressa, i suoi sensi di colpa che secondo me sono solo i suoi, è debole nel suo essere grande, ma in fondo si sa che la paura, le ansie, ti rendono debole.

 “Ho imparato che non posso esigere l’amore di nessuno. Posso solo dar loro buone ragioni per apprezzarmi ed aspettare che la vita faccia il resto”

Nicole e Christopher sono persi nel loro dolore, non riescono a emergere perché entrambi sono convinti che c’è poco che possa aiutarli, per riemergere e respirare ancora, pensare ancora al domani, provare ancora una volta la felicità, la serenità, fare tutto quello che è permesso alla loro età;         perché in fondo 18 anni non li vivi tutti i giorni, ma quando qualcosa più grande di te colpisce, allora nulla puoi in confronto.

“Il nuovo Christopher è schivo arrogante e odia il mondo intero”

Non ho molte altre parole da lasciare per questa anteprima perché vi consiglio di leggerlo, io ho avuto la fortuna di farlo per voi in anteprima e posso assicurarvi che anche questa volta L. Cassie non delude le aspettative. Leggere è come tornare indietro di quindici anni, quando la vita a quell’età è spensierata, al tempo di quando siamo felici, ci si sente “grandi”, tutto è leggero e facile, ma leggiamo anche, come tutto può cambiare all'improvviso; ci racconta di come a diciotto anni possiamo reagire alla morte, a un nuovo ambiente, a nuova scuola, e come il dolore di una perdita possa far male, logorare e annullare il tuo essere.  Come incontrare qualcuno col tuo stesso animo, possa non distruggere entrambi, ma ci possa aiutare a vicenda ad alleggerire quel peso che la vita ti ha buttato addosso!

“I nostri dubbi sono dei traditori che ci fanno spesso perdere quei beni che pur potremmo ottenere, soltanto perché non abbiamo il coraggio di tentare”
W. Shakespeare


Complimenti all’autrice.
Buona lettura,
Aurelia






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