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Recensione: Il giorno uno di noi due di Stefania Rossotti

Carissime lettrici oggi vi parliamo di Il giorno uno di noi due di Stefania Rossotti, edito dalla Mondadori.
Vediamo di cosa parla questo romanzo.

TitoloIl giorno uno di noi due
Autore: Stafania Rossotti
Editore: Mondadori
Genere: Romance contemporaneo
Pagine:109 
Costo: 9,99

Trama: 
Un uomo e una donna si rincorrono, si parlano, si amano per tutta la vita, senza stare insieme. Vogliono che sia per sempre, dunque decidono che non sarà, mai. Nasce così il loro amore senza conseguenze. Un legame, inscindibile e segreto, in cui ogni giorno è il giorno uno, il domani non c'è e la fine non è prevista.

Una storia che comincia con i due protagonisti ancora bambini. Ma già alleati dentro al dolore: lui che affronta la perdita della madre, lei cresciuta nel gelo di una famiglia anaffettiva. Da qui l'idea, folle e perfetta, di provare a vivere un amore messo al riparo da tutto: dal mondo, dagli altri, da qualsiasi idea della fine. Nascosto e invincibile. La formula esatta per l'eternità.

Un amore che è metafora di una generazione - quella che ha attraversato gli anni Settanta - che non riesce e non riuscirà mai ad aderire completamente a niente. Dove tutto è provvisorio e niente è scontato: la maternità, la carriera, i matrimoni, i luoghi in cui vivere e le idee in cui stare. Una generazione di guerrieri, presi a combattere anche e soprattutto con i propri desideri, limiti e fantasmi. E che si trova in fretta ad affrontare i dubbi dell'epilogo, a fare i conti con quel che è stato e quel che non sarà più.

Rivivere questo amore - dentro a un racconto soltanto per sé, senza bugie - è il modo con cui la protagonista fa i conti con la propria esistenza. Ogni capitolo è un quadro: di un anno, di un ricordo, di un dolore, di una perdita e di un riscatto. Avanti e indietro nella trama della vita. Mentre il mondo cambia: il boom economico, il femminismo, gli anni di piombo, la crisi. E approda a oggi: dentro la sera dei protagonisti.

A unire tutto: la loro storia, che diventa romanzo, dialogo d'amore. Un filo che attraversa gli anni che hanno vissuto insieme e quelli spesi altrove. Sempre agganciati al loro legame imprescindibile. Che li ha ancorati per tutta la vita all'idea che ci sia sempre una mano - la stessa che ti ha sfiorato ancora bambino - capace di salvarti dal buio.
Recensione:
Il giorno uno di noi due è un romanzo sui generis. Cercherò di trovare le parole giuste per descriverlo. Stefania Rossotti, l'autrice, narra in una flusso di coscienza continua, vagando da un ricordo a un altro, da un'emozione a un altra, la storia d'amore più strana, ma più sincera e profonda che sia esistita: la storia di un uomo e di una donna. 

Un uomo e una donna che vivono un amore privo di ogni tipo di schema, di promessa, di stigmatizzazione. Vivono un amore libero, vivono il sentimento nella sua purezza. 

La narrazione procede in un continuo racconto di pensieri, fatti, di eventi che costellano la vita di questa coppia. Una coppia che vive lontana ma che negli anni si ricontrerà, nonostante i matrimoni, i figli, le malattie, le perdite, per vivere ancora di quel sentimento segreto. Si segreto, perché nessuno sa quanto quell'uomo e quella donna siano davvero legati. L'uno è il segreto dell'altro. Nel rifugio buio e celato del loro amore, pur senza parole, si comprendono e si accettano per quello che sono. Entrambi hanno vissuto un'infanzia ed un adolescenza privi di legami affettivi, e, sin da bambini, hanno trovato il loro punto fisso in quella relazione che nessuno comprenderebbe, ma che a loro fa star bene. 

Il flusso di coscienza di Maria, ci fa conoscere non solo il suo passato, ma anche quello dell'uomo a cui ha dedicato un piccolo spazio in fondo al suo cuore. Uno spazio blindato a cui a nessuno è permesso accedere se non a lei. 

“Vivevo nel mio mondo inclinato e cercavo di non pensare a te. Quando ti incontravo, nelle serate in mezzo agli altri, mi sembrava di essere un compasso. Mi sentivo inchiodata in un punto, con l'anima che ti seguiva ovunque tu andassi. Tenendoti a distanza.”

Nei cambiamenti politici, sociali ed economici degli anni '70 e degli anni '80 s'intreccia la storia di una giovane donna e un giovane uomo che non riescono a trovare il loro spazio ed il loro equilibrio, se non nei momenti rubati al loro amore. 

Il giorno uno di noi due non ha un tempo, non ha uno spazio, non ha alcun appiglio a cui legarsi se non quello del pensiero di Maria, la nostra protagonista e narratrice. In questo libro non ci sono dialoghi, colpi di scena o grandi avvenimenti, ma c'è solo la vita passata e futura di una donna che ripensa a ciò che è stato e a ciò che sarà. 

In conclusione, vi consiglio di leggere questo romanzo se avete bisogno di una storia che non rispetta alcuna regola, alcuna struttura, alcuno schema, ma che segue soltanto le regole flessibili, inspiegabili e effimere del cuore. 

Claudia
LCDL