Quel silenzio tra noi di R.M. Stuart
Oggi diamo spazio al primo romanzo di Rosie Stuart: Quel silenzio fra noi. Nuovo libro auto prodotto sempre nella nostra beneamata penisola. Rosie non solo si diletta a scrivere ma realizza anche splendide cover.
Quel silenzio fra noi è la sua prima creatura e ci racconta la storia d'amore litigarella di Elisa e Davide, chissà come riusciranno a superare l'odio per scoprirsi irrimediabilmente innamorati.
Vi lascio ai dati del libro e a un succoso estratto che, debbo dirlo, mi ha lasciato sbalordita quanto Elisa e veramente incuriosita di leggere tutto il resto...
Titolo: Quel silenzio fra noi
Autore: R. M. Stuart
Editore: Self Publishing
Prezzo Cartaceo: 11,34€
Prezzo Ebook: € 0,99
Pagine: 260 ca.
Trama:
Quando il silenzio dell’anima parla d’amore…
Elisa Di Tommaso è una ragazza
decisamente sopra le righe. È alle soglie dei trent’anni, non sa cucinare,
legge troppo, si abbuffa di popcorn alla cioccolata guardando Arrow, e non va mai in palestra. Non ha un
fidanzato da secoli e crede di essere innamorata del tenente Fabio Maurizio
Giuliani. Però il suo è un amore a senso unico e Davide Ranieri, amico-nemico
fin all’adolescenza, non perde occasione di ricordarle l’amara e sacrosanta
verità .
In più Elisa e Davide litigano
costantemente, si punzecchiano, e si guardano senza guardarsi. Nonostante ciò,
c’è qualcosa di più, qualcosa di speciale, e un bacio inaspettato stravolgerà i
loro propositi, portando a galla il passato.
Tra cene vegane con le amiche Melissa
e Virginia, le coccole di un cagnetto dispettoso e l’ironia del padre, Elisa
dovrà affrontare il proprio orgoglio in una battaglia all’ultima battuta,
mentre Davide dovrà fare i conti con una piccola bugia che sarà solo la punta
dell’iceberg. Può l’odio nascondere
l’amore? E l’amore diventare odio?
Mancava poco allo
scoccare della mezzanotte nella Milano in subbuglio e, mentre i vicini
brindavano, schiamazzando con anticipo, lei ignorava i secondi che scorrevano.
Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc.
Qualcuno d’indesiderato bussava all’uscio dell’appartamento.
Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc. Toc.
Toc.
«Non c’è nessuno!» gridò
esasperata, poggiando il mento sul palmo.
«Porta il tuo culo qui e aprimi. Sto morendo di freddo!»
«Crepa»
disse Elisa a denti stretti.
«Non sono sordo»
bofonchiò il ragazzo, picchiando le nocche contro il legno intagliato. La voce
di Davide Ranieri era gutturale, graffiata quanto basta per mandare in orbita i
neuroni, stuzzicando le fantasie di ogni donna… eccetto, forse, quelle della
signorina Di Tommaso.
«Nemmeno io, quindi muori in
silenzio. Grazie!»
«Antipatica!»
Ma che vuole? Prima mi ignora e poi mi
tormenta?
Quella mattina,
Davide si era presentato a casa sua nei panni dell’idraulico sexy con tanto di
cassetta degli attrezzi, per riparare la caldaia che faceva le bizze nei
periodi meno opportuni. Elisa non aveva trovato un tecnico disponibile durante
le festività , perciò Davide, in quanto padrone di casa, era arrivato in suo
soccorso.
Per tutto il tempo che era rimasto da lei, non
l’aveva considerata, non le aveva neanche parlato, si era dedicato in silenzio
a quella ferraglia tutta sbuffi e ronzii. Eppure, prima di volatilizzarsi,
l’aveva fissata con i suoi occhi verdi che parevano imprigionare la luce
dell’universo. Si era avvicinato a lei, al suo viso, come quella volta, prima
che Elisa fuggisse da lui. Poi era andato via, lasciandola sulla soglia, senza
farle gli auguri.
«Lisa, dà i.»
«Non chiamarmi così!»
«Lisa… dolce… dolcissima… Lisa…»
canticchiò Davide.
«Stronzo!»
Maledetto, maledetto, maledetto.
Davide Ranieri sapeva essere
insistente, buffone, e dispettoso.
«No, non sono stronzo… ma figlio
di puttana!»
La sua risata
rauca riempì le scale, giungendo fino all’androne gremito di festaioli
impegnati nell’immancabile countdown.
10… Elisa si mise in piedi di scatto.
9… Davide sospirò frustrato per l’attesa.
8… Elisa fece un passo verso la porta serrata.
7… Davide sfilò una bionda dal pacchetto di Merit.
6… Elisa si bloccò immediatamente, indecisa sul da farsi.
5… Davide, per nulla incerto, diede vita alla fiamma
dell’accendino.
4… Elisa lo sorvegliò dallo spioncino e il suo cuore sussultò.
3… Davide inghiottì una boccata di fumo.
2… Elisa posò la mano sulla maniglia, dopo aver girato la chiave
nella toppa, e aprì.
1… Davide scostò la sigaretta dalle labbra, sorridendo quando lei
apparve, e la baciò.
Un bacio leggero,
come il rollio delle ali di una farfalla, come il soffio accennato del vento
primaverile, come una carezza del destino. Un bacio che galleggiava, che
viveva, che palpitava, ma un bacio che ardeva a fior di pelle tra le scintille
del tempo perso.
«Buon Anno, ma rabat-joie!»
E dopo
quell’augurio Davide se ne andò, con i crepitii dei fuochi pirotecnici che
facevano da colonna sonora alla sua ritirata, lasciandola di nuovo sbalordita
sulla soglia.
Un grande in bocca al lupo a Rosie e al suo romanzo per l'inzio di questa promettente avventura libresca.
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