Leggereditore,
Recensione un'anima che vibra di Loredana Frescura e Marco Tomatis
Oggi vi racconto del
nuovo libro di due autori che amo moltissimo: Un’anima che vibra di Loredana
Frescura e Marco Tomatis pubblicato da Leggereditore.
Titolo: Un’anima
che vibra
Autore: Loredana
Frescura e Marco Tomatis
Editore: Leggereditore
Costo:
4,99 ebook
Pagine:
320
Trama:
Domenica, detta Mimì,
diciassette anni, vive con la mamma Caterina e la zia Diletta a Roma. Da un
giorno all’altro la sua famiglia si trasferisce in un piccolo paese,
Piandiperi, dove la fabbrica presso cui Caterina lavora come operaia ha aperto
un nuovo stabilimento.
Per Mimì si tratta di un
cataclisma che stravolge la sua esistenza tranquilla e rassicurante. Ma proprio
in quel paese “sbagliato dalla A alla Z”, dove a dispetto del nome non c’è
l’ombra di un albero, e un ragazzo dalla pelle d’ambra può chiamarsi Gaetano e
sfrecciare a bordo di un carretto, Mimì, che si sente “sbagliata dall’uno
all’infinito”, finirà col trovare sé stessa. Soprattutto, guarderà con occhi
nuovi sua madre e scoprirà che non è affatto la donna rinunciataria e fredda
che ha sempre creduto. Dietro un’apparenza remissiva e dimessa, Caterina
nasconde una forza e una vitalità che Mimì non avrebbe mai immaginato e che
sono quanto di più importante una figlia possa imparare dalla madre.
Una storia intrisa di gioia e dolore, poesia e
stupore, proprio come la vita.
In tutti questi anni non
mi sono persa un libro di Loredana Frescura e Marco Tomatis. Ero praticamente
una lettrice assidua dei loro romanzi e in generale della collana per teen
della Fanucci, nonostante avessi superato di gran lunga quel periodo.
Un’anima che vibra non ha
deluso le mie aspettative, anzi è stata più di una conferma della bravura di
questi due scrittori che insieme sanno tratteggiare con toni delicati e poetici
un’età adolescenziale ricca di conflitti e di mutamenti. È praticamente
impossibile scorgere una differenza di scrittura nel testo, peraltro tutto
scritto in prima persona con il solo punto di vista di Domenica, detta Mimì.
Non c’è uno sbaffo, un
cedimento, una dissonanza. Tutto scorre limpido, pulito, chiaro come fosse
dipinto da una sola mano e non dà quattro, come in questo caso, e pure di sesso
opposto. Il tratto distintivo del romanzo è proprio la cura e la poesia che
trasuda da ogni riga, perché ve lo dico è stato arduo scegliere qualche
estratto da riportarvi nella recensione, mi sono innamorata di ogni riga, di
ogni pensiero che non scivola mai sulle pagine così per caso, ma è sempre ricco
di sensazioni e di immagini.
Ovviamente oltre a questo
bellissimo modo di narrare, anche la storia ha la sua bellezza, quel fascino
che cattura, quel giusto accenno a qualche mistero che ti tiene ancorata alle
pagine per capire chi è realmente Caterina. E sì, questo non è solo il romanzo
di Domenica, del suo amore per Gaetano e della sua crescita, ma è soprattutto
il romanzo in cui questa ragazzina finalmente riuscirà a capire chi è veramente
sua madre. Una donna dedita al lavoro, una donna di poche parole, sorrisi
spenti, una di quelle madri verso cui, nonostante tutto, una figlia non può non
provare rabbia per una serie di fattori che a prima vista sembrano sicuramente
condannarla. È colpa sua se suo padre se n’è andato, è colpa sua se la famiglia
è costretta ad abbandonare la vita conosciuta di Roma per trasferirsi in un
paesino anonimo.
Questo spiega la domanda
sulla cover e anche il bellissimo prologo con cui inizia a snodarsi il libro.
La storia che vuole raccontare è quella di sua madre, perché raccontare di sua
madre è come raccontare di lei, visto che le loro vite sono state strettamente
intrecciate da quando sono nate.
Nulla è come pensa Mimì,
né sua madre, né questo strano paese in cui è finita insieme alle donne della
sua vita: Caterina, sua madre, e sua zia, la sorella di suo padre. Una famiglia
di sole donne, una famiglia che colpisce e desta curiosità per il suo strano assembramento.
Mimì
è più veloce e comodo, una bisillaba accentata, quasi un sussurro mormorato
sovrappensiero. Domenica quindi è il mio nome, ma Mimì sono io.
Lei è una ragazza
irruenta, salta alle conclusioni perché la vita l’ha comunque segnata e messa
alla prova spesso, regalandole dolore e delusioni. Suo padre, le amiche… nulla
pare andare per il verso giusto. Fino a quando non si scontra con Gaetano e con
quel mondo doloroso ma pieno di speranze che lui si porta dietro.
Alzai la testa, la sua bocca era lì, così lo baciai. Con forza e con passione nuova anche lei. Il suo stupore si trasformò in dolcezza, una dolcezza capace di avvolgermi, e il gomitolo che ero diventata ruzzolava nella tenerezza. Così era un bacio vero, allora. Un bacio vero era davvero miele, marmellata, cioccolato fondente, sugo all’amatriciana.
Alzai la testa, la sua bocca era lì, così lo baciai. Con forza e con passione nuova anche lei. Il suo stupore si trasformò in dolcezza, una dolcezza capace di avvolgermi, e il gomitolo che ero diventata ruzzolava nella tenerezza. Così era un bacio vero, allora. Un bacio vero era davvero miele, marmellata, cioccolato fondente, sugo all’amatriciana.
Gaetano è poco più grande
di lei, italiano di nascita ma siriano di origini. Mi sono commossa quando ha
raccontato la storia del suo nome e le peripezie compiute per giungere in Italia.
È un personaggio che sa qual è il suo posto nel mondo e ha certezze del suo
futuro, di quello che sarà il suo domani. È poco più grande di lei eppure
sembra avere una grande maturità e una grande forza d’animo nell’aiutare il
prossimo.
Avere
un sogno mentre tutto si distrugge e sgretola ti fa rimanere vivo.
Potrei continuare per ore
a raccontarvi di questo romanzo meraviglioso ma non voglio rischiare di
rovinarvi la poesia della narrazione, l’intreccio della trama che porta in
risalto le figure di questo romanzo. Mi ha fatto piangere, mi ha fatto rabbia,
mi ha fatto sorridere, mi ha fatto sperare.
È uno di quei libri per
adolescenti che però possiamo leggere anche noi che ormai non lo siamo più perché
sa parlare dritto al cuore e fa vibrare l’anima.
Complimenti ai due autori
che non si smentiscono mai e alla Leggereditore per aver pubblicato questo
bellissimo e delicato romanzo che affronta tanti temi importanti e attuali, non
solo personali di questa fascia di età , in perenne conflitto con i genitori, ma
anche ben più grandi sull’immigrazione, l’abuso e tanto altro ancora, sempre
con una grande delicatezza.
Fabiana
Sapevo che questo romanzo non avrebbe deluso le aspettative *-* non vedo l'ora di leggerlo !Bellissima recensione !
RispondiEliminaGrazie Sara! Sì è bellissimo come tutti i loro romanzi 😊
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