Blake,

Recensione: L’onda perfetta di Federica Alessi

aprile 21, 2017 Virgy 0 Comments

Carissime lettrici oggi vi parliamo di un nuovo romance contemporaneo in uscita: "L’onda perfetta" di "Federica Alessi".
 Vediamo di cosa parla questo romanzo.

Titolo: L’onda perfetta
Autore: Federica Alessi
Editore: Rizzoli Libri
Genere: Romace contemporaneo
Pagine: 123
Costo: 2,99

Trama: La storia di Kaylee, una ragazza cresciuta solo con il conforto di un genitore, parte alla ricerca delle verità riguardanti la morte della madre avvenuta quando lei era piccolissima, che si intreccia con la vita apparentemente serena di Blake, sportivo con in mente solo un sogno. Tra segreti, menzogne e amori che nascono, saremo spettatori di una storia d’amore particolare che riuscirà a superare crisi e negatività.


Recensione
Il romanzo che mi appresto a recensire è la classica storia romance nata da un colpo di fulmine.
I nostri protagonisti sono giovanissimi e ritroviamo tutti i canoni e cliché che si possono inserire in una storia d’amore: i personaggi sono parecchio focosi e questo li rende sordi e ciechi a ogni altra forma di vita intorno a loro. Tutto gira su questi due protagonisti in modo quasi esclusivo. Kaylee, la protagonista, è una giovane donna, che con una scusa qualsiasi va nella cittadina natia della madre a trovare una lontana parente. I sentimenti che la spingono a questo passo, che le regaleranno più dispiaceri che gioie, sono la totale assenza di notizie sulla madre morta quando lei era piccolissima e quindi la ricerca di più informazioni possibili su si lei.
Insomma questa creatura è cresciuta senza sapere neppure come effettivamente sia morta la madre. E qui appare il bellissimo adone di nome Blake, surfista a tempo pieno. Tra i due scoppia l’attrazione più totale. La storia comincia con un andante lento, fatto di pensieri, rimuginazioni e piccole incertezze. Qui si nota come si tratti di due ragazzi ancora influenzati dalla scia ormonale dell’adolescenza. Difatti anche il linguaggio è tipico della sfera dei teenager. Lo stile è scorrevole, sembra strutturato con un ben preciso schema. E' una storia con un happy ending per i più romantici. Un neo l’ho trovato nelle scene di sesso. Sono un po' frettolose, sembrano più uno sfogo fisico ai massimi livelli che un gesto di amore. La presenza di phatos è ridotta ai minimi termini.
Da due innamorati che si scoprono a vicenda passo dopo passo, partendo da una situazione iniziale di sconosciuti, mi aspetterei una sequela di sensazioni amplificate dal rimbambimento tipico del grande amore da “entrambe” le parti. Mi riferisco a quelle deliziose sensazioni che si provano nello sfiorarsi appena percettibilmente le labbra. Quelle palpitazioni del cuore che ti rendono sordo a qualsiasi altra sinfonia diversa dal respiro del tuo compagno/a. La percezione amplificata dei profumi, respiri accelerati, quella sensibilità tattile nello sfiorarsi appena le mani, quasi con riverente soggezione. Insomma tutto ciò che t’incatena alla storia e ti catapulta dentro essa come se stessi guardando un film al cinema dove l’unico spettatore sei tu. Dite che sono troppo romantica? Forse si, ma di solito le scene di intimità anche se poche, rendono meglio la qualità dei personaggi se descritte come se le stessi provando in prima persona e quindi con trasporto, ma è una mia personale opinione.

infilando i pollici sotto le spalline del prendisole. Quando le abbassai con lentezza sfibrante lungo le sue braccia, non protestò, e in un attimo i suoi seni furono esposti al mio sguardo e pronti per le mie carezze. Non portava il reggiseno. Mi passai la lingua sulle labbra, all’improvviso aride come il deserto. Minacciavo di esplodere da dietro la patta dei jeans…..Premetti con foga le mie labbra sulle sue, trattenendola dalla nuca. La baciai con avidità come se ne andasse della mia stessa vita, poi senza fermarmi le feci scivolare il vestito lungo le gambe snelle, fino ai piedi.

Nella storia c’è anche un incipit di drammaticità quando Kaylee scopre una serie di scheletri nell’armadio del padre nonché dei nonni materni. Per non parlare del viperismo della ipotetica suocera. E da qui io, dalla personalità solare, calma, fiduciosa, nelle buone intenzioni del prossimo, son uscite fuori “le naturel” con una serie di escalation: ma chi te l’ha fatto fà di partì?! Ma che volete dalla vita sua? Ma una cura per l’acidità di stomaco no? Ma se vuoi te li do io 5€ pè un bottiglione di Gaviscon per il reflusso acido! Ma insommaaa... cari nonnini e presunti #suocerini-spinaNelFianco e fatevi una bella gita a #fattiIfattiTuaCheCampiMeglioAssai… e invece no! Passano la vita a infamare una poveretta che manco c’è più! Insomma da sbigottimento, con forti perturbazioni di perplessità cronica!
Concludendo vi dico le mie impressioni, sperando di non esser mal interpretata. La storia c’è, lo spessore dei vari personaggi un po’ meno, soprattutto se un paio di questi sono la chiave per districare la matassa. Ci sono delle ottime intenzioni da parte dell’autrice di sensibilizzare i lettori su come non tutto sia rose e fiori, anzi molto spesso sono spine ed erba zizzania proprio da chi non te lo aspetti. Con molta probabilità le intenzioni dell’autrice sono delle migliori, personalmente avrei preferito i personaggi (soprattutto quelli femminili, non maschili, sennò rischiamo di creare ominidi con la sindrome dell’australopiteco) un po’ più grintosi, meno avventati e con personalità più intellettualmente motivati
Quindi vi auguro una buona lettura e una dignitosa abbuffata di cioccolato, extra dark però, così non ci si appiccica letteralmente per 3 anni sul nostro delizioso ed elegante fondoschiena.

Buona lettura!
Morgana
Le Cercatrici di Libri





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