Blake,
Recensione: L’onda perfetta di Federica Alessi
Carissime
lettrici oggi vi parliamo di un nuovo romance contemporaneo in
uscita: "L’onda
perfetta" di
"Federica
Alessi".
Vediamo di cosa parla questo romanzo.
Vediamo di cosa parla questo romanzo.
Titolo: L’onda
perfetta
Autore: Federica
Alessi
Editore: Rizzoli
Libri
Genere: Romace
contemporaneo
Pagine: 123
Costo: 2,99
Trama: La
storia di Kaylee, una ragazza cresciuta solo con il conforto di un
genitore, parte alla ricerca delle verità riguardanti la morte della
madre avvenuta quando lei era piccolissima, che si intreccia con la
vita apparentemente serena di Blake, sportivo con in mente solo un
sogno. Tra segreti, menzogne e amori che nascono, saremo spettatori
di una storia d’amore particolare che riuscirà a superare crisi e
negatività.
Il romanzo che mi appresto a recensire è la
classica storia romance nata da un colpo di fulmine.
I
nostri protagonisti sono giovanissimi e ritroviamo tutti i canoni e
cliché che si possono inserire in una storia d’amore: i personaggi sono parecchio focosi e questo li rende sordi e ciechi a ogni altra forma
di vita intorno a loro. Tutto gira su questi due protagonisti in
modo quasi esclusivo. Kaylee, la protagonista, è una giovane donna,
che con una scusa qualsiasi va nella cittadina natia della madre a
trovare una lontana parente. I sentimenti che la spingono a questo
passo, che le regaleranno più dispiaceri che gioie, sono la totale
assenza di notizie sulla madre morta quando lei era piccolissima e
quindi la ricerca di più informazioni possibili su si lei.
Insomma
questa creatura è cresciuta senza sapere neppure come
effettivamente sia morta la madre. E qui appare il bellissimo adone
di nome Blake, surfista a tempo pieno. Tra i due scoppia l’attrazione
più totale. La storia comincia con un andante lento, fatto di
pensieri, rimuginazioni e piccole incertezze. Qui si nota
come si tratti di due ragazzi ancora influenzati dalla scia ormonale
dell’adolescenza. Difatti anche il linguaggio è tipico della sfera
dei teenager. Lo
stile è scorrevole, sembra strutturato con un ben preciso schema. E'
una storia con un happy ending per i più romantici. Un neo l’ho
trovato nelle scene di sesso. Sono un po' frettolose, sembrano più
uno sfogo fisico ai massimi livelli che un gesto di amore. La
presenza di phatos è ridotta ai minimi termini.
Da
due innamorati che si scoprono a vicenda passo dopo passo, partendo
da una situazione iniziale di sconosciuti, mi aspetterei una sequela
di sensazioni amplificate dal rimbambimento tipico del grande amore
da “entrambe” le parti. Mi riferisco a quelle deliziose
sensazioni che si provano nello sfiorarsi appena percettibilmente le
labbra. Quelle palpitazioni del cuore che ti rendono sordo a
qualsiasi altra sinfonia diversa dal respiro del tuo compagno/a. La
percezione amplificata dei profumi, respiri accelerati, quella
sensibilità tattile nello sfiorarsi appena le mani, quasi con
riverente soggezione. Insomma tutto ciò che t’incatena alla
storia e ti catapulta dentro essa come se stessi guardando un film al
cinema dove l’unico spettatore sei tu. Dite che sono troppo
romantica? Forse si, ma di solito le scene di intimità anche se
poche, rendono meglio la qualità dei personaggi se descritte come se
le stessi provando in prima persona e quindi con trasporto, ma è
una mia personale opinione.
…infilando i pollici sotto le spalline del prendisole. Quando le abbassai con lentezza sfibrante lungo le sue braccia, non protestò, e in un attimo i suoi seni furono esposti al mio sguardo e pronti per le mie carezze. Non portava il reggiseno. Mi passai la lingua sulle labbra, all’improvviso aride come il deserto. Minacciavo di esplodere da dietro la patta dei jeans…..Premetti con foga le mie labbra sulle sue, trattenendola dalla nuca. La baciai con avidità come se ne andasse della mia stessa vita, poi senza fermarmi le feci scivolare il vestito lungo le gambe snelle, fino ai piedi.
Nella
storia c’è anche un incipit di drammaticità quando Kaylee scopre
una serie di scheletri nell’armadio del padre nonché dei nonni
materni. Per non parlare del viperismo della ipotetica suocera. E da qui io, dalla
personalità solare, calma, fiduciosa, nelle buone intenzioni del
prossimo, son uscite fuori “le naturel” con una serie di
escalation: ma chi te l’ha fatto fà di partì?! Ma che volete
dalla vita sua? Ma una cura per l’acidità di stomaco no? Ma se
vuoi te li do io 5€ pè un bottiglione di Gaviscon per il reflusso
acido! Ma insommaaa... cari nonnini e presunti #suocerini-spinaNelFianco e fatevi una bella gita a #fattiIfattiTuaCheCampiMeglioAssai… e invece no! Passano la vita a
infamare una poveretta che manco c’è più! Insomma da
sbigottimento, con forti perturbazioni di perplessità cronica!
Concludendo
vi dico le mie impressioni, sperando di non esser mal interpretata.
La storia c’è, lo spessore dei vari personaggi un po’ meno,
soprattutto se un paio di questi sono la chiave per districare la
matassa. Ci sono delle ottime intenzioni da parte dell’autrice di
sensibilizzare i lettori su come non tutto sia rose e fiori, anzi
molto spesso sono spine ed erba zizzania proprio da chi non te lo
aspetti. Con molta probabilità le intenzioni dell’autrice sono
delle migliori, personalmente avrei preferito i personaggi (soprattutto quelli
femminili, non maschili, sennò rischiamo di creare ominidi con la
sindrome dell’australopiteco) un po’ più grintosi, meno
avventati e con personalità più intellettualmente motivati.
Quindi vi auguro una buona lettura e una dignitosa abbuffata di cioccolato, extra dark però, così non ci si appiccica letteralmente per 3 anni sul nostro delizioso ed elegante fondoschiena.
Quindi vi auguro una buona lettura e una dignitosa abbuffata di cioccolato, extra dark però, così non ci si appiccica letteralmente per 3 anni sul nostro delizioso ed elegante fondoschiena.
Buona lettura!
Morgana
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