Megan Maxwell,

Recensione: Basta chiedere di Megan Maxwell

giugno 15, 2017 Licio 0 Comments

Buongiorno cari lettori, oggi vi racconto dell'ultimo libro scritto da Megan Maxwell, Basta chiedere, che chiude la trilogia di Eric e Jud e lo spin off dedicato a Bjorn.


Titolo: Basta chiedere
Autore: Megan Maxwell
Editore: Newton Compton
Pagine: 600
Costo: 5.99€ ebook/ 9.90€ cartaceo
Trama:
Nonostante le continue litigate per via dei caratteri così diversi, Eric Zimmerman e Judith Flores sono ancora innamorati come il giorno in cui i loro sguardi si sono incrociati per la prima volta. Insieme hanno formato una bella famiglia che amano follemente e per la quale sarebbero in grado di fare qualsiasi cosa. L'avvocato Björn e Mel continuano la loro bella storia d'amore e indubbiamente convivere è stata la scelta giusta, ma c'è qualcosa che coronerebbe il loro sogno d'amore e che Björn non riesce a ottenere dalla sua amata: il definitivo sì. Le relazioni delle due giovani coppie stanno procedendo alla grande: si amano, si rispettano e tutto sembra illuminato dalle stelle più luminose, fino a quando, improvvisamente, il passato li raggiunge e rimette tutto in discussione. Saranno in grado di superare anche questa svolta inaspettata o, al contrario, le loro vite cambieranno per sempre?



Recensione:
Ho iniziato a leggere questo romanzo all'indomani della sua uscita in Spagna, era il 5 novembre del 2016 e lo ammetto dopo 150 pagine su 600 mi sono arenata perché l'ho trovato completamente diverso da quelli che lo hanno preceduto. Non è che io sia un'amante dei panini tanto cari alla Maxwell e qui, almeno inizialmente, ne ho trovati pochi, e allora mi sono arenata. No, non è assolutamente questo il motivo, quanto piuttosto trovare tutta la storia di contorno completamente diversa dal solito perchè ormai sono passati 5 anni e sono tutti, "felici e contenti" insieme. 
Negli altri volumi precedenti era presente la tensione di coppie che si devono formare, qui l'intera impalcatura segue scene completamente diverse perché sappiamo già chi sono le coppie e quanto in realtà siano ben assortite.
La Maxwell ci regala 600 pagine di quello che di solito ogni lettore affezionato ai protagonisti di un libro chiede all'autore perchè non ancora pago della storia vorrebbe sapere cos'altro succede.
E cosa succede in questo caso?
Beh, Eric e Jud sono alle prese con la vita da sposati, genitori di tre figli di età diverse con problemi diversi che comportano. Quello che darà più filo da torcere è Flyn che ormai nel pieno della sua adolescenza è una vera e propria spina nel fianco e si mette in mezzo a casini più grandi di lui. 
Un altro aspetto sviscerato è quello della maternità che confina la donna a casa in una posizione subalterna rispetto all'uomo, posizione di madre, casalinga e amante. Un ruolo che a Jud va stretto, dopo tutti questi anni in cui si è occupata soltanto dei figli. Vorrebbe tornare a lavoro e fa fuoco e fiamme per riavere un posto.
Eric come c'era da immaginare si oppone strenuamente e inutilmente.
Dall'altro lato, con l'altra coppia, assistiamo allo stesso speculare gioco, con Mel che si è messa in testa di fare un lavoro che forse non è proprio nelle corde di una donna madre di famiglia e quindi forse l'opposizione di Bjorn è quanto meno più normale.
Però non vi nascondo che inizialmente questo aspetto similare in entrambe le coppie mi aveva un pò annoiato e infastidito perché metteva in luce un aspetto iper maschilista che ho trovato un pò forzato.
A prima vista tutto, questo condito da casini vari, gelosie, scoperte che lasciano a bocca aperta, scene di vita quotidiana, qualche panino qua e là e qualche scena intensa e passionale di coppia, può sembrare un pò noioso ma vi garantisco che poco a poco la Maxwell vi sa conquistare lo stesso anche in questa quotidianità che descrive. E' stata bravissima a descrivere questi conflitti genitori-figli, il non sapere come prenderli, il fatto di aver dimenticato di essere stati un tempo adolescenti e aver combinato gli stessi casini. il fatto di voler difendere a tutti i costi il figlio contro tutti, persino contro il marito facendo da cuscinetto... sembra di assistere alla realtà, spesso molto cruda che si concretizza con scene anche di bullismo. Molto belli e realistici sono anche stati gli scontri tra Eric e Jud sempre a causa di Flyn, mostrando come i genitori, senza volerlo, sminuiscono l'altro nel loro ruolo genitoriale. E come dice la Maxwell se Jud dice bianco per Eric è nero e viceversa.
Dall'altro lato Bjorn e Mel sono presi da un pò di problemi di natura sociale, lavorativa e poi beh... c'è una sorpresa che arriva all'improvviso e non vi dico altro :D
La Maxwell dedica questo libro a tutti e quattro i suoi personaggi e scrive il romanzo con due pov che si alternano di tanto in tanto riprendendo lo stile della trilogia e quello dello spin off. 
I capitoli di Eric e Jud sono in prima persona mentre quelli di Bjorn e di Mel sono scritti in terza.
Jud con la sua prima persona ci riporta indietro con nostalgia alla sua trilogia dove l'avevo amata per il suo carattere impetuoso. E' una che non si fa mettere i piedi in testa, nemmeno da Eric, anche se quando gli è troppo vicino perde completamente la testa e non riesce più a tenere il punto. Il suo amore deve restarle lontano e soprattutto vestito :D ma poi quando è troppo lontano scattano gelosie e paranoie e un senso di solitudine devastante.

Entro nella mia stanza, e di colpo mi sembra enorme. Quando Eric non c'è, tutto mi sembra immenso in questa casa. Non ho voglia di pensare a niente...

La Maxwell ha saputo farmi anche commuovere. Ogni volta che mi tira in ballo Spavento i miei dotti lacrimali si aprono e comincia a piovere.
Come vi dicevo non sono amante dei panini però adoro la Maxwell in primis perchè in realtà è un'autrice prolifica e poliedrica che non ha scritto solo romanzi erotici ma ha spaziato tantissimo e ci sono dei libri che non sono stati tradotti che sono veramente spassosi; in secondo luogo perchè è stata una delle prime autrici intelligenti a mostrare queste particolari situazioni sessuali come giochi di coppia che ogni tanto interrompono la normale routine e non come dei tratti di personalità che ne mettono in evidenza l'ossessione e la ripetuta necessità di metterli in atto scadendo nella perversione che è qualcosa che deve essere curata/aiutata da adeguato supporto psicologico/medico... che almeno a me fa perdere totalmente l'interesse per questi romanzi che trovo del tutto irreali! Ancora una volta questo della Maxwell anche nel tema sessuale trattato appare realistica e plausibile facendola apprezzare anche a me che non amo assolutamente le condivisioni. 

Fabiana Andreozzi
Le cercatrici di libri


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