Erin Watt,

Recensione: Paper Prince di Erin Watt

giugno 26, 2017 Flinka 0 Comments

Carissimi, oggi vi racconto della nuova serie portata in Italia dalla Sperling & Kupfer, per la precisione del secondo volume: Paper prince di Erin Watt.

Titolo: Paper Prince, serie The Royal vol.2
Autore: Erin Watt
Editore: Sperling & Kupfer
Costo: 8.90€ ebook – 17.90€
Pagine: 352
Uscita: 27/06/17

Trama:
«Posso essere un casino.» «Sì, ma sei il mio casino.»

Ella non sa dire se la sua vita fosse migliore o peggiore prima che Callum Royal la trovasse. Ma una cosa è certa: da quando è piombata in casa Royal come un tornado, per lei è cambiato tutto. Scuola privata, feste e vestiti costosi. Con la sua grinta e la sua schiettezza, è riuscita persino a vincere l'ostilità dei fratelli Royal, a conquistare il loro rispetto e il loro cuore - in particolare quello di Reed. Il più imperscrutabile dei cinque. Bello, ricco e popolare, Reed ha tutto. Le ragazze fanno la fila per uscire con lui e i ragazzi lo rispettano. Eppure, nulla e nessuno sembra importargli. Perché i Royal sono così: non sono facili ai sentimenti, piuttosto li seppelliscono, fingendo che niente li sfiori. Con Ella, però, per la prima volta dopo la morte della madre, Reed ha permesso a se stesso di lasciarsi andare alle emozioni. Ma il suo mondo crolla quando, dopo una discussione, Ella scompare. Con il cuore a pezzi, e senza lasciare traccia. D'altronde è abituata a scappare e rifarsi una vita ripartendo ogni volta da zero. Tutti incolpano Reed per quella fuga, i suoi fratelli lo odiano e, se possibile, lui odia se stesso ancora di più. Ed è disposto a fare qualsiasi cosa pur di ritrovarla. Ma, se anche ci riuscisse, sarebbe in grado di riconquistare il suo cuore?

Recensione:
Chi ha letto il volume precedente sa benissimo che il romanzo termina con un cliffhanger a dir poco sconvolgente, per non dire assolutamente assurdo… ebbene, io non ho resistito fino al 27 giugno per scoprire cosa fosse successo. Mi sono tuffata sulla versione spagnola uscita con largo anticipo. Ho letteralmente bevuto il primo 10% alla velocità della luce, ripercorrendo quella medesima vicenda finale dal punto di vista di Reed e… no, va beh, non posso svelarvi nulla, se non dirvi che mi sembrava di essere finita proprio dentro Beautiful. Non vi nascondo che, soddisfatta la curiosità, ho un po' storto il naso proprio per le scelte narrative in pieno stile soap. Ho chiuso il libro convinta di poter aspettare il 27 giugno per terminare di leggere in italiano tanto il più ormai era svelato. La mia presa di posizione è durata una manciata di giorni, poi, presa dalla mia ossessione, in particolare per Easton, mi sono rituffata sulle pagine dei Royal e sono rimasta di nuovo intrappolata in una serie di intrighi, segreti, frasi oscure pronunciate a mezza bocca che mi hanno acceso la miccia della curiosità facendomi divorare le pagine per riuscire a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle.
Devo dire che il personaggio di Reed, che nel precedente volume mi aveva lasciato quasi indifferente e lo avrei scambiato volentieri con Easton nel ruolo di protagonista, in questo volume, che inizia con il suo punto di vista, è quasi salito nella hit delle mie preferenze( dico quasi perché il preferito resta sempre Easton) perché appare molto più umano, divorato dai sensi di colpa, letteralmente prostrato, si metterebbe addirittura in ginocchio per riavere Ella nella sua vita.

Sì, sì lo so. Tu stessa me lo hai detto: ti vedo, tale e quale a come sei. Vedo il tuo dolore e la tua solitudine si sente. Vedo il tuo orgoglio e come ti impedisci di chiedere aiuto alla gente. Vedo il tuo grande cuore. Vuoi salvare il mondo, anche un caprone come me. (*)
(*) è una traduzione mia dal testo in spagnolo

Reed è ormai una meteora caduta, ostracizzato dai fratelli e, finalmente, non ha più in pugno nemmeno la gente della scuola… Questo è uno di quegli aspetti che ho trovato sempre un po' ridicolo e poco chiaro, anche in questo volume se ne parla, solo che in questo caso ha perso totalmente credibilità e nessuno studente della scuola gli dà più retta. Questo aspetto mi ha fatto storcere un pò il naso perchè è vero che non conoscono la realtà scolastica americana così da vicino ma veramente mi sembra proprio un'esagerazione.
A tratti il personaggio di Reed l’ho trovato anche molto patetico da diventarmi di nuovo noioso, per fortuna faceva capolino tra le pagine del romanzo il fratellino Easton che, con i suoi modi diretti e scanzonati, mi ridava vitalità nella lettura. In questo volume ha tanto spazio e viene mostrato quanto si senta anche diverso dai suoi due fratelli maggiori che lo tengono all’oscuro di un segreto, che a quanto pare non hanno intenzione di condividere con lui. Easton occupa la scena con la sua fragilità tenuta celata dietro al suo modo irruento e beffardo di approcciarsi alla vita e alla situazione. È una maschera che piano piano gli scivola di dosso mostrando solo quanto abbia necessità di tenerezza.
Come dicevo, il romanzo si apre con il pov di Reed che non solo ci permette di far luce sulla soap ma anche di scavare un po' più a fondo nel suo animo che nel primo libro invece era tutto affidato alle sue battute, spesso pesanti e volgari. Ora che possiamo navigare nei suoi pensieri ci accorgiamo di come in effetti abbia tirato le somme sbagliate su tante cose, ma si capisce che appunto non lo ha fatto intenzionalmente.
Ho praticamente sorriso quando Ella stessa ammette di essere finita in una telenovela, almeno non è stata solo una mia folle impressione ma le autrici stesse sono consapevoli del teatrino che hanno messo in scena. E questo secondo volume, a mio avviso, più povero di reali situazioni interessanti in quanto per lo più dominato dal rimuginare interiori di Reed e dai rifiuti di Ella, assomiglia troppo a quelle telenovela trite e ritrite, un po' assurde e piene di cliché che pur sapendolo non possiamo comunque  smettere di guardarle… in questo caso di leggerle.
Qualcuno lo ha definito una copia del libro di Tijan per i binari su cui scorre la storia. Ora io, che non mi baso mai sul giudizio altrui per scartare una lettura a prescindere o per sentito dire, ho letto entrambi e paragonarli è quasi offensivo. A partire dal fatto che Erin Watt è un libro che a livello di narrazione e di stile scorre fluido, mentre Finalmente noi non può quasi essere definito un romanzo, sono una serie di azioni senza capo e coda messe in fila. In Paper puoi non condividere i contenuti, le scelte e le reazioni dei personaggi, ma non si può dire che Erin Watt non abbia affidato ai  suoi personaggi le spiegazioni a determinati eventi.
Anche in questo romanzo i contenuti e il linguaggio sono molto forti, non lo trovo indicato per un pubblico di ragazzini, ma allo stesso tempo, eliminate le scene da soap, non posso dire nemmeno che il mondo degli adolescenti sia poi così edulcorato come viene mostrato negli altri YA, dove passa un velo di censura tale da renderli di contro quasi irreali.
Paper prince è stata come un’altalena: un perdermi in sbadigli quando compariva Reed e un’impennata di curiosità quando succedeva qualcosa di strano… in questo caso il personaggio che mi ha incuriosito è stato Gideon perché non capivo cosa stava nascondendo. 
E poi si arriva di colpo alla fine con una nuova bomba inaspettata e sconcertante.
Nonostante questa altalena, questo zoppicare su una trama da soap, il romanzo resta un vero e proprio tormentone che crea ossessione e dipendenza e io non vedo l'ora di leggere leggere di fretta e furia il terzo e conclusivo volume! Sperling sbrigati a pubblicarlo!!

Per chi amasse Easton come me, Erin Watt ha scritto il volume 4 e 5 dedicato a lui! Il suo volume uscirà in lingua inglese a fine agosto.

Fabiana
LCDI
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