Marie Rutkoski,
Titolo: The Winner's curse. La maledizione
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Leggereditore
Pagine: 246
Costo: 4.99 ebook - 14.90 cartaceo
Trama:
Recensione: The winner's curse di Marie Rutkoski
Carissimi, oggi vi racconto di questo romanzo pubblicato da leggereditore, The winner's curse - la maledizione di Marie Rutkoski.Titolo: The Winner's curse. La maledizione
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Leggereditore
Pagine: 246
Costo: 4.99 ebook - 14.90 cartaceo
Trama:
In quanto figlia di un potente generale di un vasto impero che riduce i schiavitù i popoli conquistati, la diciassettenne Kestrel ha sempre goduto di una vita privilegiata. Ma adesso si trova davanti a una scelta difficile: arruolarsi nell’esercito oppure sposarsi. La ragazza, però, ha ben altre intenzioni... Nel giovane Arin, uno schiavo in vendita all’asta, Kestrel ha trovato uno spirito gentile e a lei affine. Gli occhi di lui, che sembrano sfidare tutto e tutti, l’hanno spinta a seguire il proprio istinto e comprarlo senza pensare alle possibili conseguenze. E così, inaspettatamente, Kestrel si ritrova a dover nascondere l’amore che inizia a sentire per Arin, un sentimento che si intensifica giorno dopo giorno. Ma la ragazza non sa che anche il giovane schiavo nasconde un segreto e che per stare insieme i due amanti dovranno accettare di tradire la loro gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo. Kestrel imparerà velocemente che il prezzo da pagare per l’uomo che ama è molto più alto di quello che avrebbe mai potuto immaginare…
Recensione:
Non conoscevo assolutamente l'autrice e il romanzo, ma non appena la leggereditore ha inviato le anteprime del mese sono rimasta letteralmente stregata dalla trama. Il titolo in sé già aveva giocato il suo ruolo spingendomi a leggere incuriosita la sinossi e da lì è stata la mia fine :D Uno dei miei primi amori è stato proprio il fantasy e questo romanzo mescola nel suo piccolo tutti gli ingredienti per una storia unica e avvincente. Tanto per cominciare, leggendo la trama, si evince che non è proprio un fantasy in senso stretto ma ha delle spiccate tinte rosa che lo hanno subito catapultato in prima linea nei miei interessi.
E' un romanzo di fantasia e rosa ma a tratti si colora anche di storico e si nota come l'autrice abbia colto a piene mani spunti, modi di vivere, usanze, costumi e battaglie dalle popolazioni più antiche. C'è un tocco di romanità che si sposa a un epoca più vittoriana di abiti e balli e di fantasioso ci sono solo queste terre dai nomi sconosciuti e queste due razze che si scontrano sulla scena in qualcosa di tristemente noto nella storia passata perchè c'è sempre qualcuno che soccombe al più forte.
E questo è quello a cui assistiamo dall'inizio del romanzo, una società divisa tra dominatori, i Valoriani, belli e pronti alla guerra, nel loro sangue scorre proprio il talento per le arti belliche. Dall'altro la popolazione asservita, gli Herrani, resa ormai schiava e priva di libertà .
Come in un Romeo e Giulietta dalla tinte fantasy i due giovani eroi sono divisi non da due famiglie rivali ma da queste due razze.
Kestrel ha diciassette anni ed è figlia del generale valoriano che ha conquistato la terra di Herran per l'impero. Anche se la loro razza è quella dominante, Kestrel tra poco sarà costretta a una scelta: sposarsi o arruolarsi. L'autrice ci mostra come mai nessuno è veramente libero di poter decidere in autonomia il suo futuro e le sue aspirazioni.
Dall'altro lato c'è Arin lo schiavo, un personaggio complesso che nasconde una miriade di segreti. E' un ragazzo robusto, forte, che non si piega nonostante la sua condizione di schiavitù.
I due giovani si incontrano durante un'asta e Kestrel resta affascinata dalla sua aria spavalda e di sfida. Uno strano impulso la spinge a compiere qualcosa di veramente poco ponderato, che sarà l'innesco di tutta una serie di suoi comportamenti poco consoni che faranno molto chiacchierare l'alta società valoriana.
La storia d'amore è qualcosa che nasce lenta tra le pagine, giorno dopo giorno tra silenzi, parole smozzicate, costrizioni, giochi di potere. E' qualcosa che nasce spontaneamente e gradualmente rendendolo ancora più magico e unico, come magico e unico sono quei pochi sprazzi che l'autrice dissemina da un certo punto della storia per aggrovigliarci lo stomaco e farci perdere battiti di cuore.
Perchè questo amore ha il sapore dell'impossibile e del contrastato, ha il sapore di un amore senza speranze che va soffocato ed estinto subito.
Oltre questo c'è un mondo di tradimenti, inganni, strategie politiche, duelli che incantano e affascinano allo stesso identico modo facendoti bruciare pagine nella fretta di scoprire cosa ne sarà di Kestrel e Arin... vorrei raccontare tanto altro perchè veramente questo libro meriterebbe altre mille miliardi di parole ma rischierei di raccontarvi qualcosa di troppo della trama e non è mia abitudine farlo.
Se amate i fantasy storici e ya allora questo è il libro che fa per voi e vi garantisco che vi terrà incollati alle pagine. Astenetevi dal cominciarlo subito solo se non siete amanti dei cliffhanger... per questo romanzo finisce veramente in un modo che vi farà gridare dalla disperazione perchè tutto diventa mille miliardi di volte più complicato.
Di questo romanzo ho amato soprattutto la protagonista femminile perchè ha un animo nobile, leale e ha un'intelligenza strategica incredibile. Pronta al sacrificio e a sfidare le regole. Come si dice nella sinossi questo è un romanzo in cui bisogna accettare di tradire la propria gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo, questa ambivalenza fa riflettere ed è la forza motrice del romanzo.
L'autrice ha saputo conquistarmi anche con la sua terza persona che io proprio non prediligo e che di solito non mi aiuta a provare le emozioni dei personaggi e a scorrere velocemente le pagine. Invece Marie mi ha fatto letteralmente bruciare le pagine che ho letto tutte in una notte. L'unica cosa che non ho gradito molto, ma non so se è un problema di impaginazione, è che in alcuni cambi di scena non c'erano stacchi.
Ringrazio la leggereditore per avermi permesso di leggere questo romanzo, ora devo assolutamente comprarlo di carta per aggiungerlo nella mia libreria.
Speriamo che la casa editrici ci pubblichi al più presto gli altri volumi.
E' un romanzo di fantasia e rosa ma a tratti si colora anche di storico e si nota come l'autrice abbia colto a piene mani spunti, modi di vivere, usanze, costumi e battaglie dalle popolazioni più antiche. C'è un tocco di romanità che si sposa a un epoca più vittoriana di abiti e balli e di fantasioso ci sono solo queste terre dai nomi sconosciuti e queste due razze che si scontrano sulla scena in qualcosa di tristemente noto nella storia passata perchè c'è sempre qualcuno che soccombe al più forte.
E questo è quello a cui assistiamo dall'inizio del romanzo, una società divisa tra dominatori, i Valoriani, belli e pronti alla guerra, nel loro sangue scorre proprio il talento per le arti belliche. Dall'altro la popolazione asservita, gli Herrani, resa ormai schiava e priva di libertà .
Come in un Romeo e Giulietta dalla tinte fantasy i due giovani eroi sono divisi non da due famiglie rivali ma da queste due razze.
Kestrel ha diciassette anni ed è figlia del generale valoriano che ha conquistato la terra di Herran per l'impero. Anche se la loro razza è quella dominante, Kestrel tra poco sarà costretta a una scelta: sposarsi o arruolarsi. L'autrice ci mostra come mai nessuno è veramente libero di poter decidere in autonomia il suo futuro e le sue aspirazioni.
Dall'altro lato c'è Arin lo schiavo, un personaggio complesso che nasconde una miriade di segreti. E' un ragazzo robusto, forte, che non si piega nonostante la sua condizione di schiavitù.
I due giovani si incontrano durante un'asta e Kestrel resta affascinata dalla sua aria spavalda e di sfida. Uno strano impulso la spinge a compiere qualcosa di veramente poco ponderato, che sarà l'innesco di tutta una serie di suoi comportamenti poco consoni che faranno molto chiacchierare l'alta società valoriana.
La storia d'amore è qualcosa che nasce lenta tra le pagine, giorno dopo giorno tra silenzi, parole smozzicate, costrizioni, giochi di potere. E' qualcosa che nasce spontaneamente e gradualmente rendendolo ancora più magico e unico, come magico e unico sono quei pochi sprazzi che l'autrice dissemina da un certo punto della storia per aggrovigliarci lo stomaco e farci perdere battiti di cuore.
Perchè questo amore ha il sapore dell'impossibile e del contrastato, ha il sapore di un amore senza speranze che va soffocato ed estinto subito.
Avrebbe dovuto fermarlo. Avrebbe voluto essere sorda, cieca, fatta di fumo insensibile. Avrebbe dovuto fermare le sue parole per terrore, per desiderio. Il terrore e il desiderio erano diventati indistinguibili.
Eppure le sue mani tenevano le sue, e lei non poté fare niente.
Disse: «Voglio quello che vuoi tu.»
Kestrel si tirò indietro. Non era possibile che le sue parole significassero quello che sembrava.
Oltre questo c'è un mondo di tradimenti, inganni, strategie politiche, duelli che incantano e affascinano allo stesso identico modo facendoti bruciare pagine nella fretta di scoprire cosa ne sarà di Kestrel e Arin... vorrei raccontare tanto altro perchè veramente questo libro meriterebbe altre mille miliardi di parole ma rischierei di raccontarvi qualcosa di troppo della trama e non è mia abitudine farlo.
Se amate i fantasy storici e ya allora questo è il libro che fa per voi e vi garantisco che vi terrà incollati alle pagine. Astenetevi dal cominciarlo subito solo se non siete amanti dei cliffhanger... per questo romanzo finisce veramente in un modo che vi farà gridare dalla disperazione perchè tutto diventa mille miliardi di volte più complicato.
Di questo romanzo ho amato soprattutto la protagonista femminile perchè ha un animo nobile, leale e ha un'intelligenza strategica incredibile. Pronta al sacrificio e a sfidare le regole. Come si dice nella sinossi questo è un romanzo in cui bisogna accettare di tradire la propria gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo, questa ambivalenza fa riflettere ed è la forza motrice del romanzo.
L'autrice ha saputo conquistarmi anche con la sua terza persona che io proprio non prediligo e che di solito non mi aiuta a provare le emozioni dei personaggi e a scorrere velocemente le pagine. Invece Marie mi ha fatto letteralmente bruciare le pagine che ho letto tutte in una notte. L'unica cosa che non ho gradito molto, ma non so se è un problema di impaginazione, è che in alcuni cambi di scena non c'erano stacchi.
Ringrazio la leggereditore per avermi permesso di leggere questo romanzo, ora devo assolutamente comprarlo di carta per aggiungerlo nella mia libreria.
Speriamo che la casa editrici ci pubblichi al più presto gli altri volumi.
Fabiana
LCDL
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