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Recensione: Tutto in otto giorni di Sadie Jane Baldwin

ottobre 24, 2017 Licio 0 Comments

Care Cercatrici, oggi Antonella ci parla di Tutto in otto giorni di Sadie Jane Baldwin, edito dalla Butterfly Edizioni. Venite a leggere che ne pensa.

Titolo: Tutto in otto giorni
Autrice: Sadie Jane Baldwin
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: Romantic suspense
Pagine: 202
Formato: e-book a 2,99€ cartaceo 14,00
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited
Data di pubblicazione: 4 settembre 2016

Sinossi:
Quando nella tua vita le cose più importanti sono una bomboletta di spray anti aggressione e una calibro 38. Quando il tuo unico intento è quello di scappare da chi ti ha tolto tutto, da chi ti ha distrutto la vita, è difficile cedere alla passione, complicato capire se l’uomo che hai appena conosciuto sia quello che ti salverà o colui che ti rovinerà. Ma a Eva, giovane interprete londinese, la vita cambierà in soli otto giorni.
Otto giorni nei quali scoprirà cosa sia l'amore...
Lei è il suo chiodo fisso. Tutte le promesse verranno infrante... 
Ha solo un desiderio: farla sua. Subito. 

Chi è Sadie Jane Baldwin
Sadie Jane Baldwin è italiana, anche se nelle sue vene scorre una dose di sangue straniero. Vive in una zona di montagna, circondata dal verde dei boschi dove ama andare a passeggiare. Madre di tre figli, ha scoperto da poco l’arte della scrittura dopo essere stata per anni un’assidua lettrice di romanzi.

Recensione:
Questo è il primo romanzo che leggo di Sadie Jane Baldwin, nonostante siamo entrambe colleghe e autrici della Butterfly Edizioni.
Come mai ho aspettato fino a ora?
Tralasciando la mia lista di libri da leggere (e-book e cartacei) e l’imbarazzo della scelta ogniqualvolta mi appresto a iniziare una nuova lettura, non vi nascondo che un anno fa, subito dopo la pubblicazione di “Tutto in otto giorni”, romanzo che dal primo giorno è schizzato in alto alla classifica dei libri più letti di Amazon, sono state molte le persone che mi consigliavano di leggerlo.
Personalmente sono una lettrice che non segue le mode del momento, ho i miei tempi e vado a periodi. Un anno fa, dunque, non ero ancora pronta per un libro, la cui copertina dai toni scuri lasciava presagire una storia tendente al dark piuttosto che al rosa. Bene, la cover mi ha un po’ tratto in inganno.
Ora, a un anno dalla pubblicazione di questo libro, posso finalmente dire la mia.
Eva, la protagonista della storia, è una giovane interprete londinese di origini russe con un passato doloroso alle spalle. A ogni modo, vive la sua attuale vita cercando di essere una ragazza normale, anche se capiamo subito che qualcosa non quadra, quando la ragazza impronta la sua esistenza solo ed esclusivamente sul lavoro, piuttosto che pensare anche alla sua vita sentimentale. Gli uomini, per Eva, sono fuori discussione.
Come mai?

“più delle volte sono sottovalutati gli episodi di violenza, non vengono per niente tenuti in considerazione. Molte donne arrivano dalle forze dell’ordine solo all’ultimo minuto e delle volte solo all’ultimo sospiro di vita.”

Capite bene che, se questi sono i presupposti, fidarsi di un uomo e amare, o lasciarsi amare, diventa praticamente impossibile. Mettiamoci anche che il passato, il più delle volte, mette radici e spera di tornare a fare visita nel presente…

“Due parole, solo due parole mi ha detto. Ma erano quelle sbagliate, quelle che nei miei ricordi fanno risalire a galla tutto il marciume che ho dovuto toccare anni fa. Tutto lo sporco che non riuscirò mai a cancellare. I ricordi di quello che mi è successo che mi assalgono ancora adesso e che distruggono ogni volta un piccolo pezzo della mia anima. Perché ha usato le stesse parole che mi ha detto lui, perché proprio quelle?”

Questo romanzo, un perfetto romantic suspense, regala al lettore un chiaro quadro della situazione. Ci troviamo di fronte alla narrazione al presente e in prima persona, perfetto per chi ama immedesimarsi nei personaggi. E se vi dicessi anche che i punti di vista non sono due, come si vede spesso ultimamente, bensì quattro?
Ebbene sì ed è straordinario come l’autrice sia riuscita a rendere perfettamente i pensieri di Eva, di Fred – l’uomo che l’ha cresciuta come un padre, nonché poliziotto – Sam, il suo aggressore per il quale è inevitabile provare odio e disprezzo – e Matthew.
Matthew…

“«Carino? Solo carino? Eva, sei impazzita? Quello arriva dritto dall’Olimpo, quello è il fratello gemello di Thor, hai presente, no? Quello che lancia il martello che gli torna indietro».”

Ho amato questo personaggio, Sadie è riuscita a rendere perfettamente con le parole la psicologia maschile e non vi nascondo che alcuni pensieri del protagonista mi hanno fatto ridere a crepapelle.
Penso che, ormai, si è capito il mio pensiero al riguardo. Ho divorato il romanzo in pochi giorni e la scrittura dell’autrice – semplice, curata e decisa – ha contribuito a rendere un vero piacere la lettura. Il romanzo acquista, poi, un valore aggiunto nel momento in cui il tema trattato è quello della violenza sulle donne. Sadie, nonostante il lieto fine – al quale si arriva dopo tanta ansia e attesa, momenti difficili che suscitano sentimenti contrastanti, dalla rabbia alla tristezza per poi giungere alla gioia - ha affrontato l’argomento con i guanti bianchi, con la giusta delicatezza, romanzando la storia di una Eva che potremmo benissimo essere noi ma, proprio come la protagonista, le donne dovrebbero lottare sempre, rialzarsi dopo le cadute, mostrare con orgoglio le cicatrici procurate dal passato e denunciare, denunciare qualsiasi tipo di abuso o violenza.
Mi auguro che molti di voi abbiano già letto “Tutto in otto giorno”, chi non l’ha fatto può ancora rimediare e scoprire la penna di un’autrice emergente che non va assolutamente sottovalutata.

Antonella
LCDL

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