Bianca Povolo,
Recensione:
Claudia
LCDL
Recensione: A sette passi da te di Bianca Povolo
Carissime lettrici oggi Claudia vi parla di un nuovo romanzo appena pubblicato da Les Flaneurs Edizioni, A sette
passi da te di Bianca Povolo.
Autore: Bianca
Povolo
Editore: Les
Flaneurs Edizioni
Pagine: 323
Costo: 3,99
Trama:
E'
una sera d'ottobre, fredda e buia, quando April incontra Colton per la prima
volta. Forse è destino, forse è solo fortuna ma, quando due uomini tentano di
violentare April, è proprio Colton a salvarla. Quell'incontro inaspettato è
solo l'inizio di qualcosa che stravolgerà radicalmente le loro vite. Colton
conosce fin troppo bene il dolore e lo vede riflesso negli occhi di April, la
quale cerca invanodi nascondere una profonda ferita che il ragazzo è
determinato a rimarginare. Per questo le propone uno strano patto, un “programma”
fatto di sette punti, che ha come unico scopo la ricerca della felicità . Sette
desideri mai realizzati, sette sfide da affrontare insieme. April dovrÃ
imparare a superare i propri limiti, mentre Colton capirà presto che reprimere
i sentimenti a volte diventa impossibile. Ma quando il passato del ragazzo si
ripresenterà alla sia porta minacciando di distruggere una seconda volta il suo
mondo e quello di April, Colton sarà in grado di mettere in pratica i suoi
stessi insegnamenti e affrontare i propri demoni?
A
sette passi da te è un romanzo di formazione e trasformazione. Colton e April,
i nostri protagonisti, vivono e sopravvivono a vicende complicate e dolorose.
Entrambi, allo stesso tempo, l'uno in modo più consapevole dell'altro,
intraprendono un viaggio che li porta a capire se stessi e a liberarsi dallo
strato di dolore e incomprensione che li soffoca.
April è una
giovane donna di buona famiglia. Il padre è il candidato sindaco della città ,
mentre la madre si trova in Africa a svolgere opere di volontariato. April dopo
un'esperienza a dir poco traumatica e grazie all'incontro-scontro con Colton
capisce che ciò che sta vivendo è solo una vita bidimensionale in cui i suoi
desideri, la sua felicità e la sua persona in quanto tale non sono presenti né
considerati. Per questo intraprende una sorta di terapia d'urto in cui a
parlare e a porsi, in primo luogo, sono i suoi sentimenti e le sue voglie più
nascoste, che vengono fuori attraverso piccole azioni di “ribellione” e
“rivalsa”.
Colton è un uomo
che ha deciso di aiutare gli altri, di salvarli dall'oscurità del dolore in cui
lui stesso è piombato dopo la perdita di due persone care di cui si attribuisce
la colpa. Colton è un misto di emozioni ed esperienze diverse. E' tenero ma allo
stesso tempo brutale; è generoso ma allo stesso tempo impulsivo. Colton prende
molto a cuore le sorti delle persone che lo circondano e in questo modo, in un
certo senso, allontana l'attenzione dalla sua condizione.
Colton e April
insieme sono travolgenti. La loro amicizia, prima, e il loro amore poi sono
emozioni così coinvolgenti tanto da far provare invidia al lettore. La loro
relazione non sarà facile. Molte sono le reticenze e le rimostranze poste da
Colton. Alla base di tutto? La paura di amare, perdere e soffrire. Alfred
Tennyson diceva “Meglio aver amato e perso, che non aver mai amato”. Bene,
Colton per un pò vive in un mondo così grigio e desolato che pensa che l'amore
e la sua inadeguatezza nel trattenerlo siano la causa. Ma April riporterà di
nuovo la luce nella sua anima desolata.
“Lo tengo stretto
in un abbraccio fortissimo e dentro di me nasce la consapevolezza che le mie
braccia, il mio petto, l'incavo del mio collo sono stati plasmati per
accoglierlo e consolarlo per sempre”.
Molti sono i temi
trattati dall'autrice: l'azione catartica dello sport, la violenza domestica e
sessuale e il tunnel soffocante della droga. A questi temi ritroviamo
l'importanza dell'amicizia, della solidarietà verso gli altri ma anche verso se
stessi. Ad April è bastato poco per intraprendere una strada nuova che la
porterà a un ricongiungimento con la parte più profonda di sé. Ma alla
“re-unione” con se stessa vi è allo stesso tempo una nuova relazione con gli
altri, in particolare all'interno della sua famiglia.
“Non è forse
l'amore, il più grande potere che abbiamo?”.
I personaggi
secondari sono tutti ben strutturati e interessanti con personalità ed esperienze
di vita diverse e coinvolgenti.
Lo stile del libro
è fluido e coinvolgente, con point of view alternato. Forse l'unico elemento
che non mi è piaciuto è la presenza di molte riflessioni, che sebbene siano il
punto di forza della narrazione in alcuni casi rallentano sin troppo la
velocità delle azioni.
In conclusione,
consiglio questo libro a tutte voi che siete pronte a prendere in mano la
vostra vita e a trasformarla nel vostro capolavoro.
Claudia
LCDL
Grazie Claudia per aver letto e recensito il mio romanzo! Mi ero persa la tua recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto e terrò presente il tuo consiglio.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Bianca Povolo