Cath Crowley,
Recensione:
LCDL
Recensione: Io e te come un romanzo di Cath Crowley
Carissime
lettrici oggi la nostra Anna ci parla di Io e te come un romanzo di Cath Crowley,
uscito in Italia il 19 settembre 2017 per DeA Planeta.
Autore:
Cath Crowley
Editore:
DeA Planeta
Genere:
young adult contemporaneo
Pagine: 352
Costo: € 6.99 ebook €
14.90 cartaceo,
Trama:
Ci
sono ferite che non si rimarginano, giorni che non si dimenticano.
Come quello in cui il cuore di Rachel si è spezzato per la prima
volta. È una notte d’estate, e lei sta per trasferirsi dall’altra
parte del Paese. Nelle ore che restano prima della partenza vuole
dire addio a tutto ciò che sta lasciando: la scuola, gli amici e,
più di ogni cosa, Henry Jones, il ragazzo che conosce da sempre, con
cui ha condiviso le letture, i sogni, le paure e le passioni. Così,
Rachel entra furtivamente nella libreria gestita dai Jones e infila
una lettera tra le pagine del libro preferito di Henry. Una lettera
in cui gli confessa il suo amore, un messaggio in bottiglia lanciato
in un oceano di parole, a cui lui non risponderà mai. Sono passati
tre anni, e quel giorno sembra appartenere a un’altra vita perché
Rachel, nel frattempo, ha perso il fratello; e lei non è che l’ombra
di quel che era. Il dolore la soffoca, e sembra che l’unica via
d’uscita sia tornare a casa e riavvicinarsi alle cose che ama di
più: la libreria e Henry. I due iniziano a lavorare fianco a fianco,
circondati dai libri, confortati dalle voci senza tempo di scrittori
e poeti. E, mentre tra gli scaffali impolverati si intrecciano le
storie di un’intera città , Henry e Rachel si ritrovano. Perché
non c’è posto migliore delle pagine di un libro per
ritrovarsi.
Toccante come Raccontami di un giorno perfetto, un romanzo indimenticabile che parla dell’amore in tutte le sue forme. L’amore per chi non c’è più, l’amore per chi ci ferisce e per chi ci guarisce. E poi l’amore più puro di tutti: quello per i libri.
Toccante come Raccontami di un giorno perfetto, un romanzo indimenticabile che parla dell’amore in tutte le sue forme. L’amore per chi non c’è più, l’amore per chi ci ferisce e per chi ci guarisce. E poi l’amore più puro di tutti: quello per i libri.
Cath
Crowley è un’affermata autrice di libri per ragazzi. I suoi
romanzi, tra cui Graffiti Moon,
hanno ricevuto i maggiori riconoscimenti per la letteratura young
adult. Insegna scrittura creativa a Melbourne, in Australia, dove
vive.
Ci sono
libri che ti catturano a primo impatto; a me è bastato vedere
l’edizione italiana di “Io e te come un romanzo” ed è stato
amore. La copertina prometteva quello che di solito cerco in un
libro: una storia d’amore delicata, raccontata con proprietà e
arricchita dall’immenso amore per i romanzi. Insomma, le premesse
per un’ottima lettura c’erano tutte e sono state mantenute quasi
tutte.
In “Io e
te come un romanzo”, titolo originale “Words in deep blue”,
seguiamo da un doppio punto di vista in prima persona le vicende di
Rachel, una ragazza che dopo tre anni torna nel suo vecchio paese
molto cambiata, e Henry, il suo ex migliore amico, figlio dei
proprietari della libreria nonché nuovo ingresso nel club dei cuori
spezzati, dopo che la sua storica ragazza Amy lo ha lasciato.
Avete
presente le protagoniste tipiche degli young-adult un po’
snervanti, con la tendenza a piangersi addosso, che condizionano la
propria vita in funzione del ragazzo di turno? Ecco, dimenticatevene,
perché Rachel è di tutt’altra pasta: se la Rachel prima del
trasferimento è una ragazza piena di vita, innamorata del suo
migliore amico, coraggiosa abbastanza da dichiararsi, seppur in modo
indiretto tramite una lettera della quale Henry tre anni più tardi
sembra non saperne niente, la Rachel che troviamo tre anni più tardi
all’inizio del romanzo è un personaggio assolutamente da
conoscere.
La Rachel
di oggi è una ragazza che è stata costretta ad affrontare le
brutture della vita e a convivere con un dolore pesante, quello della
morte del fratello Cal, che sembra aver fermato ogni stimolo, ogni
tentativo di andare avanti. Perché avere la possibilità di andare
avanti è pericolosamente simile a un tradimento nel confronti di chi
quella possibilità non ce l’ha più, e pensare a tutto quello che
Cal avrebbe potuto fare, tutta la gamma di esperienze ed emozioni che
non avrà mai il piacere di vivere, è una stilettata al cuore, la fa
arrabbiare e intristire insieme. Rachel si trova bloccata in un
limbo, lo stesso limbo in cui è caduta anche la madre che per
processare il proprio dolore non riesce a lenire quello della figlia;
l’unica maniera per ripartire è allontanarsi da quel blu profondo
dell’oceano che si è preso la vita di Cal e da un microcosmo che
le ricorda costantemente che lui non c’è più.
“Mi domando come potrà mai dimenticare una cosa simile. E mi domando come potrà mai andare avanti se non lo farà .”
Così
Rachel torna nel suo paese originario, dove nessuno sa di Cal, e
finisce per lavorare nella libreria dei genitori di Henry. Il suo
compito è catalogare le note, le sottolineature e le lettere della
“Biblioteca delle lettere”, un reparto dove i libri non sono in
vendita e possono essere letti e usati come tramite per dialogare con
altri lettori, in forma più o meno anonima. Proprio lì Rachel
ritrova Henry e pian piano riscopre la loro comune passione per le
chiacchiere libresche, ciò che l’aveva fatta innamorare di lui, i
ricordi di un amore non corrisposto che un tempo erano spiacevoli e
che dopo la morte di Cal sembrano un piccolo fastidio da niente,
accaduti solo per essere serenamente dimenticati.
“Se fossero soltanto parole, allora le persone non si innamorerebbero a causa loro, non soffrirebbero a causa loro, non smetterebbero di soffrire a causa loro.”
Se Rachel
ha questo enorme fardello da gestire, che le toglie un po’ di
spensieratezza ma le fa dono di una sensibilità rara e della
capacità ancora più rara di dare il giusto peso agli eventi, dal
canto suo Henry è la quintessenza della leggerezza. E in questo è
un adolescente vero: piacione ma non perfetto, con un’intelligenza
tanto affilata quando esamina i libri quanto impacciata quando si
tratta di “leggere” le azioni della quotidianità , si comporta in
modo lieve ed egoriferito, che si tratti dell’ultima rottura con la
sua ragazza o della decisione improvvisa di sua madre di mettere in
vendita l’unica realtà che abbia conosciuto, la libreria di
famiglia ormai in fallimento.
Non
aspettatevi il ragazzo impeccabile che compie le scelte giuste: Henry
impiegherà davvero molto ad aprire gli occhi e nel frattempo
combinerà parecchi guai, sia in amore sia sul fronte familiare sia
con Rachel, la stessa ragazza con cui tre anni prima dormiva nella
libreria dopo ore di discussioni e adesso così diversa e così
distante da lui. In un certo senso i due si completano alla
perfezione. La profondità di Rachel servirà ad Henry per realizzare
che prima o poi dobbiamo crescere, compiere scelte che comportano
rinunce e poi convivere con le nostre decisioni sbagliate. E la
spensieratezza di Henry servirà invece alla nostra protagonista per
capire che per andare avanti bisogna lasciare e lasciarsi andare con
quel pizzico di incoscienza che a volte è l’unico ingrediente
segreto per affrontare la vita.
“Ho guardato il mondo dal lato sbagliato. È la vita a essere importante.”
Accanto
alla storia dell’amicizia dei due ragazzi che pian piano si
trasforma troviamo un microcosmo di personaggi, una molteplicità di
storie secondarie che si intrecciano con quelle della libreria: tra
club del libro, uomini che cercano copie perdute e scambi epistolari
infilati tra un romanzo e l’altro, ognuno racconta la propria
storia senza rubare molto spazio.
L’unica
vicenda secondaria a cui è dato più respiro è quella della sorella
di Henry, George, una outsider che sotto la rabbia maschera la
sofferenza di non essere accettata. Il rapporto che instaura con
Martin, l’altro ragazzo assunto assieme a Rachel in libreria, sarÃ
fonte di gioie e di dolori; ma è soprattutto il suo scambio
epistolare nella biblioteca delle lettere che vi prenderà il cuore
per non restituirvelo più, regalando di fatto le pagine più
emozionanti, vivide e autentiche del libro.
“Il passato è con me; il presente è qui. Il futuro è tutto da disegnare e si può cambiare. Dobbiamo solo immaginarlo mentre si stende davanti a noi. Pieno di sole, del blu profondo del mare, e di tenebra.”
Rachel e
Henry di sicuro formano una coppia equilibrata, ma la loro prima di
essere una storia d’amore è una storia di amicizia e di perdono.
Se siete alla ricerca di un romance puro, suggerito velatamente dal
titolo e dalla copertina italiana, potreste rimanere non del tutto
soddisfatti. Accettato ciò, questo libro ha davvero tanto da
offrire.
Se cercate
una scrittura attenta, dei dialoghi brillanti, delle riflessioni
acute. Se cercate una buona storia che parla della morte in modo
realistico e non stucchevole, se cercate dei personaggi talmente
sinceri da esistere davvero, sospesi da qualche parte tra la nostra e
la fantasia dell’autrice. Se cercate un inno alla lettura, ai libri
e alle librerie, se cercate un’autorizzazione a scarabocchiare le
pagine delle vostre copie senza sentirvi in colpa. Se volete scoprire
quali sono le parole nel profondo blu del titolo originale e quanto
vi faranno piangere, questo è il romanzo che fa per voi: non esitate
oltre, entrate nella “Biblioteca delle lettere”, sedetevi sui
divanetti e leggetelo. E poi attardatevi fino a sera, srotolate i
sacchi a pelo per terra, accomodatevi accanto a Rachel e Henry e
ascoltateli mentre vi raccontano come sono diventati grandi.
Anna N.LCDL
0 Commenti: