Aina Sensi
Recensione: Le notti di Kore di Aina Sensi
Carissime lettrici, oggi vi parliamo de racconto lungo Le notti di Kore di Aina Sensi edito da Delos Digital.
Titolo: Le notti di Kore
Autore: Aina Sensi
Editore: Delos Digital
Genere: Romance/erotico
Pagine: racconto lungo (30 pagine)
Costo: 1,99 formato Kindle
Trama:
Di giorno Amon è un servo, ma nel buio della notte, a due passi dal Falò del rito di Kore, può liberare il suo istinto maschile e mostrare alle amazzoni di che pasta è fatto l’uomo nero. Riuscirà a tenere testa anche a una donna Alfa?
Durante il rito primaverile di accoppiamento tra gargarensi e amazzoni, Amon scopre un’inusuale complicità con una donna dagli occhi dolci. Il ragazzo rinuncia al suo desiderio di cogliere tutte le stelle del firmamento per esplorare, notte dopo notte, la strana chimica che riescono a sprigionare insieme e la pienezza del suo ruolo dominante.
Fino a quando, tentando di aiutare il fratello Nihiri a sistemare i suoi problemi di cuore, attira l’attenzione predatrice di Tuya, che cambia tutti gli equilibri.
Chi è Aina Sensi?
Aina Sensi è lo pseudonimo con cui una donna e mamma scrive senza inibizioni. I suoi racconti spaziano su un arcobaleno di sensazioni – dal rosa, al porpora, al nero – con l’intento di esplorare e condividere quelle sensazioni che inesorabilmente la rappresentano. Perché, anche se ambientate in un genere fantasy, fantascientifico o mitologico, non si può scrivere di qualcosa che non si è mai provato. Aina non è altro che la sintesi di quelle briciole di amore, dolore, frustrazione, desiderio, disseminati in ogni storia.
Dell’autrice potete leggere L'Ultima Primavera di Kore, racconto lungo pubblicato nella collana Senza Sfumature di Delos Digital, e L’Arco di Eros, racconto contenuto nell’Antologia Tutte le Sfumature di Senza Sfumature, della stessa Casa Editrice.
Ha pubblicato anche i racconti M/M Vetro soffiato e Pioggia di Natale nelle antologie “Short But Sweet”.
Recensione:
Il racconto inizia con un suggestivo fuoco e un sensualissimo uomo, cosparso di burro e carbone, che balla. Un uomo che è pronto ad assolvere ai propri doveri, che conosce qual è il suo posto e che ha una forte personalità.
È la prima notte del rito primaverile, in cui le Amazzoni incontrano i loro servi, gli schiavi di Meotide, con lo scopo di procreare.
È la notte in cui Amon incontra per la prima volta Occhidolci.
“Occhidolci era una bella ragazza, lo trattava con rispetto e si lasciava guidare con fiducia, per questo Amon aveva voluto donarle piacere per molte volte, prima di prendersi il suo.”
In queste notti i due creeranno un “legame senza legami”, perchè non è ammesso l’amore in questi atti passionali. Non è concesso per un uomo amare una semidea e Amon lo sa bene, perché conosce le pene di suo fratello Nihiri. (Questo racconto può essere letto indipendentemente da L’ultima Primavera di Kore, ma contiene uno spoiler sulla storia tra Nihiri e Brunilde.)
Ma mentre si dona con tutto sé stesso a Occhidolci, entra in scena Tuya.
“Occhi castani, fieri, guerrieri, che aveva visto incendiarsi prima di ostilità e poi di passione.”
Tuya è forte, determinata, rude, e non accetta che Amon tenti di dominarla.
Tra i due ci saranno scene di potere e di sottomissione molto sensuali.
Amon è diviso tra molti sentimenti: il desiderio per la quiete che Occhidolci gli trasmette, la bramosia per la sfrenata passione di Tuya, la paura per quello che suo fratello deve sopportare.
Amon, grazie alla sua perseveranza e al suo fascino, avrà la sua rivincita su tutto.
Quest’opera, scritta in terza persona e al passato, è la prima che leggo di questa autrice e ne sono rimasta colpita, perché nonostante si tratti di un racconto, è riuscita a ricreare atmosfere molto affascinanti e a esporre con completezza la storia.
Una lettura veloce, intrigante, stilisticamente corretta.
Complimenti all’autrice per non essere stata mai volgare nonostante le scene erotiche.
Adesso…prenderò l’altro volume della serie, voglio sapere tutto tutto tutto.
Vera
LCDL
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