A.L. Jackson,
COVER REVEAL COME UN FULMINE A CIEL SERENO di A.L. Jackson
COVER REVEAL
COME UN
FULMINE A CIEL SERENO
di A.L. Jackson
Pagine:
460
Serie:
Bleeding Stars #3
Prezzo
ebook: 3,99 euro
Data
uscita: 6 giugno 2018
Disponibile
su tutti gli store
Un
nuovo romanzo auto-conclusivo di A.L. Jackson, autrice bestseller del
NYT e USA Today.
Lei
è un meraviglioso incubo e lui un perfido sogno...
Sai
cosa si prova subito prima che un fulmine cada? Il modo in cui puoi
sentire l'elettricità scorrerti nelle vene? I fremiti di
avvertimento che crepitano nell'aria densa? Questa è un'emozione che
Tamar King ha inseguito per tutta la vita finché non è diventata
proprio la cosa da cui è dovuta fuggire.
Negli
ultimi quattro anni, Tamar si è nascosta in un mondo isolato creato
da lei stessa. Era al sicuro. Nessuno poteva toccarla. Finché Lyrik
West non è piombato nella sua vita.
Lui
è il primo chitarrista dei Sunder e tutto ciò che lei non
potrà mai avere. Tuttavia, l'oscuro e bellissimo rockettaro diventa
l'unica cosa che Tamar desidera ardentemente.
Lyrik
ha dedicato la sua vita alla band e il successo che ha raggiunto gli
è costato caro. Amareggiato, duro e pieno di rimpianti, si rifiuta
di lasciarsi andare di nuovo, ma dall'istante in cui vede Tamar King,
non desidera altro che passare una notte di passione con lei.
La
splendida barista si rivela essere molto più di quanto si
aspettasse. La loro attrazione è irrefrenabile, il loro desiderio
travolgente. Basta un solo tocco ed entrambi prendono fuoco.
Ma
vale la pena essere bruciati?
“Crepitante
di emozioni e sfrigolante di passione, la storia di Lyrik e Tamar è
così elettrizzante che vi lascerà felicemente soddisfatte, eppure
desiderose di averne di più.”
– M. Leighton, autrice
bestseller del NYT
“Temo
di non avere abbastanza stelline da dare a una storia magnifica come
questa, perché anche il punteggio più alto non renderebbe giustizia
a questo libro.”
– Natasha is a Book Junkie
“Questa
storia vi trafiggerà la mente e il corpo come un fulmine che
squarcia il cielo durante una pioggia torrenziale che si abbatte sul
vostro cuore. Do a questo romanzo 5 stelline piene e lo consiglio
vivamente a tutte.”
– Smokin' Hot Reads
A.L.
Jackson è un'autrice bestseller del New York Times e di USA
Today. Scrive emozionanti e sensuali storie d'amore che hanno per
protagonisti ragazzi che amano essere un po' “cattivi”.
Le
sue serie di successo sono The Bleeding Stars, The Regret Series,
Closer to You e la recentissima Fight for Me.
Quando
non scrive, la si può trovare a rilassarsi a bordo piscina con la
sua famiglia, a sorseggiare cocktail con le sue amiche e,
naturalmente, con il naso immerso in un libro.
ESTRATTO
«Guarda
un po' chi c'è, Red.»
Accidenti
a Sebastian Stone, leader della band di Lyrik, per avermi dato quel
soprannome. Cioè, dai, i miei capelli erano rossi. Avrebbe potuto
inventarsi qualcosa di più originale di quello.
Il
soprannome mi era rimasto.
Ma
il modo in cui scivolava sulla lingua di Lyrik? Sembrava uno dei
sette peccati capitali. Un peccato per cui avrebbe venduto la sua
anima pur di commetterlo.
«Che
ci fai qui?» mi costrinsi a dire in tono sarcastico, pregando che
avrebbe recepito il messaggio e che se ne sarebbe andato per la sua
strada.
Continuò
a lanciare la mela per aria.
Tump.
Tump.
Tump.
Con
la sua grande e abile mano.
«Sono
qui per il gran matrimonio. Cosa pensi che ci faccia qui? E non dirmi
che non ti sono mancato.»
«Non
puoi sentire la mancanza di ciò che non ti sfiora neppure la mente.»
«Ahi!»
Pronunciò quella parola come se non fosse altro che uno scherzo,
come se l'idea fosse completamente assurda. La sua risata era
disinvolta e sicura. «Hai davvero intenzione di stare lì e dirmi
che negli ultimi sette mesi non hai pensato a me nemmeno una volta?»
«Sì,
davvero.»
Grossa,
grassa bugia.
Una
bugia che mi sarei portata nella tomba.
Come
se ci fosse la possibilità che io avessi attraversato la sua mente.
Anche una sola volta. Questo ragazzo non aveva soltanto l'aspetto da
cattivo.
Era
cattivo.
Non
c'era una sola foto di lui in cui non ci fossero almeno due ragazze
avvinghiate al suo corpo, le sue braccia avvolte intorno alle loro
spalle e un luccichio lussurioso negli occhi. Per non parlare del
fatto che l'avevo visto in azione in più occasioni di quanto
riuscissi a contare nel bar dove lavoravo.
Era
chiaro che Lyrik West aveva un tipo di ragazza ideale.
Forse
all'apparenza sembravo essere il suo tipo. Minigonne e tacchi
vertiginosi, trucco pesante, tatuaggi e pizzo.
Ma
non ero affatto come quelle ragazze.
Non
importava quanto lui si sforzasse di persuadermi ad essere lei.
Lyrik
ridacchiò, continuando a fare il suo gioco. Questo ragazzo era
assurdamente sexy, così maledettamente splendido che andava a spasso
su un carro di presunzione.
Allungava
la mano e prendeva tutto ciò che voleva, probabilmente perché era
abituato a ricevere tutto su un piatto d'argento ad ogni occasione.
«Ãˆ
un vero peccato, Red» disse, lanciando di nuovo la mela. «Speravo
che al mio ritorno, io e te potessimo essere amici.»
Spalancai
la bocca per ribattere con una risposta sprezzante, ma commisi
l'errore di riportare gli occhi su di lui. Le parole mi si gelarono
sulla lingua. Il mio sguardo, stupido e traditore, scivolò verso
l'alto, poi in basso e lentamente di nuovo su. Indossava un paio di
jeans neri e attillati, i più stretti che avessi mai visto, e una
maglietta bianca con scollo a V ancora più stretta.
Ogni
centimetro di pelle scoperta era ricoperta d'inchiostro, un'immensa
tela di bellissima arte incisa su un uomo minacciosamente bello.
Sapevo
che se si fosse strappato di dosso quel sottile pezzo di tessuto,
avrei visto che anche la sua schiena era ricoperta di tatuaggi.
Sotto
quell'inchiostro intricato e stravagante si celavano sodi e massicci
muscoli.
Quell'attrazione
da cui scappavo da mesi scivolò calda e lenta nelle mie vene, e
questa smaniosa sensazione che odiavo travolse i miei sensi.
Dio,
questo ragazzo stava facendo di tutto per farmi infrangere le
promesse che mi ero fatta.
Non
volevo questo. Non volevo soccombere al fascino e alla seduzione. Non
volevo ammettere che mi faceva provare cose che non volevo provare.
Cose
che non sentivo da molto, molto tempo.
Cose
pericolose.
I
suoi occhi scuri seguirono il movimento della mia gola che tremò e
ballonzolò su e giù mentre lo guardavo torva, cercando di fingere
che non fossi turbata.
Sfrontatamente,
lui allungò la mano. I suoi polpastrelli callosi scivolarono lungo
l'incavo del mio collo fino alla clavicola, come se non potesse fare
a meno di sfidarmi.
Avrei
dovuto essere disgustata. Ma sapevo che quei calli erano il risultato
di anni passati a suonare le corde della sua chitarra, forgiati nella
musica che creava.
Il
formicolio divampò come un incendio.
Quell'energia
vibrò.
Tremai.
«Che
ne dici, Red? Ti va di essere amici?» mormorò, la voce una vera e
propria tentazione mentre abbassava la testa verso di me.
Mi
staccai da lui e mi costrinsi ad emettere uno sbuffo incredulo. «Non
montarti la testa, rockstar.» Lo dissi come se fosse una
parolaccia. «Non tutte le ragazze cadono ai tuoi piedi.»
Lanciò
di nuovo la mela in aria e l'afferrò con la mano, prima di
portarsela alla bocca e darle un grosso e rumoroso morso. Masticò, e
quel maledetto sorrisetto riapparve sulla sua bocca, piegando le sue
rosse labbra in un arco voluttuoso. «Sei sicura di non volere un
assaggio?»
Era
un'allusione sessuale a tutti gli effetti.
«Preferisco
morire di fame.»
Lui
scoppiò in una risata. «Vuoi sapere cosa penso?»
«No.»
Decisamente
no. Questo era il momento di fuggire.
Feci
un passo indietro, il corpo teso.
Lui
ne fece uno in avanti, invadendo il mio spazio, piegando la testa
verso la mia man mano che si avvicinava. Si abbassò finché il suo
naso quasi sfiorò il mio e la sua voce divenne roca. «Penso che tu
muoia dalla voglia di avere un assaggio. Penso che la tua boccuccia
insolente abbia l'acquolina e che il tuo stomaco stia brontolando per
la fame. E credo che per toglierti finalmente quel bastone che hai su
per il culo, tutto ciò di cui hai davvero bisogno sia un assaggio di
cosa significa essere veramente soddisfatta.»
Sollevai
il mento con aria di sfida nello stesso istante in cui raddrizzai le
spalle, e indossai la mia dura e rigida armatura. «E cosa ti fa
pensare che saresti in grado di soddisfarmi?»
Il
suo sorriso divenne spavaldo quando raddrizzò la schiena e diede un
altro morso alla mela. «Hai abbastanza coraggio da scoprirlo?»
La
mia bocca si spalancò, e cercai di trovare una risposta nel mio
cervello annebbiato, un modo per zittirlo e scoraggiarlo.
Lui
lo definiva coraggio.
Io
lo definivo stupidità .
Sorrise
in modo compiaciuto, si infilò una mano in tasca e tirò fuori un
biglietto da cinque dollari. «Non fare quell'espressione così
sconvolta, Red. Basta che tu dica di no.»
Ammutolita,
non riuscii a dire nulla.
Lui
spostò l'attenzione sull'uomo che vendeva le mele e gettò la
banconota sul tavolo da esposizione.
«Deliziosa.»
Mi
rivolse un occhiolino.
Ebbe
davvero la faccia tosta di farmi l'occhiolino.
Si
voltò e si allontanò nella stessa direzione da cui era venuto, e la
sua orribile, orribile promessa fluttuò nella brezza mentre mi
salutava con la mano senza girarsi indietro.
«Ci
vediamo in giro, Red.»
Fui
certa di sentire la terra tremare sotto i miei piedi.
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