De Agostini,

Recensione: La teoria imperfetta dell'amore di Julie Buxbaum

settembre 17, 2018 Virgy 0 Comments

Cari lettori vi parlo di: La teoria imperfetta dell'amore scritto dalla scrittrice Julie Buxbaum, edito da De Agostini. 
Avevo già avuto modo di conoscere questa bravissima penna con Dimmi tre segreti e mi aveva catturata con il suo stile diretto e delicato, così quando ho visto la nuova pubblicazione mi sono entusiasmata e sono andata a leggermi la trama che mi ha catturata ancora di più.

Titolo: La teoria imperfetta dell'amore 
Autore: Julie Buxbaum
Editore: De Agostini y.a.
Data di pubblicazione: 4 settembre 2018
Costo ebook:  6,99€
Prezzo cartaceo 14.90
Pagine: 383
Genere: y.a. 

Trama:
A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d'auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L'unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?

Recensione:
Il romanzo è narrato in doppio pov attraverso gli occhi di Kit da poco orfana di padre e attraverso la visione di David, un ragazzo speciale.
Kit è per metà indiana (india) e per metà americana; è una ragazza bella, brava a scuola attiva e in una buona posizione nella gerarchia scolastica. Ha due amiche ed è sempre stata una ragazza felice ma l'incidente del padre getta per aria la sua vita e tutti i suoi equilibri portandola ad allontanarsi dalle sue amiche e ad approdare al tavolo di David. 

Mi sento stupida. Forse è questo che ci fa il dolore. È come se gironzolassi per la scuola con un casco da astronauta in testa. Una cortina di ottusità impenetrabile come il vetro. Nessuno qui capisce cosa sto passando. E come potrebbero? Non lo capisco nemmeno io.

David è un ragazzo speciale, genio della fisica e della quantistica, la matematica per lui non ha segreti, mentre trova difficilissimo ciò che per noi è normale: le relazioni sociali. È sarcastico e irriverente, con i suoi processi mentali, fiducioso e diretto, senza fronzoli, nessuna bugia e nessun filtro.

Qualcuno dovrebbe caricare un video su YouTube che classifica la gamma dei rumori che fanno le femmine, non diversi da quelli che mettono a disposizione dei bird-watcher più accaniti.

Quando guardiamo una persona tendiamo a farci un'idea di lei, a pelle se ci va o no, se è simpatica o sgradevole, valutiamo inconsciamente il linguaggio non verbale e l'apparenza facendoci un'idea confermandola o cambiandola nel tempo in base al comportamento tenuto da essa. Creiamo nel nostro cervello una specie di database che utilizziamo per creare nuove amicizie o per stare lontani da persone che reputiamo molto lontani da noi o persone non gradite, seguiamo ogni giorno norme sociali: guarda negli occhi una persona, mentiamo continuamente ad esempio se un'amica vi chiede come sto? Difficilmente saremmo schietti e diremo a lei questi pantaloni ti stanno da schifo o se lo facciamo utilizzeremo delicatezza e la prenderemo alla larga, diciamo che è buono per non offendere chi ha cucinato, salutiamo e mille altre piccole cose che facciamo ormai inconsciamente. 
Ma che cosa si prova a vivere in un mondo dove tutto è o bianco o nero, dove le bugie non esistono, dove la matematica è una certezza, dove si ha troppa fiducia da essere un bersaglio, dove non si riesce a guardare le persone negli occhi, dove lo schedario di cui vi parlavo prima non esiste... 
La Buxbaum con sapienza e delicatezza ci va vivere sulla pelle una delle disabilità più nominate ultimamente ma di cui realmente non si sa molto e non ci si interessa: l'autismo, mi ha veramente commosso, mi ha toccata profondamente facendomi toccare con mano i problemi che questa condizione comporta e come la gente può essere crudele o disinteressata facendo vivere ancora peggio persone uniche e speciali. 
È un romanzo che nonostante racconti la vita di ragazzi di 17 anni va letta da grandi e dai ragazzi perché tratta temi molto molto importanti: l'autismo e la reazione degli altri a chi me è affetto, la perdita di un genitore in un età fragile quale l'adolescenza e come superare un dolore così grande, l'amicizia e l'amore scogli immensi a questa età e poi un problema gravissimo che sta prendendo piede sempre più : il bullismo. 
A me una cosa che ha fatto riflettere e che mi ha allucinata e che spesso si prende con leggerezza questo fenomeno dilagante nella nostra società relegando violenza e atti deplorevoli come ragazzate e riti di passaggio mentre prendiamo le distanze da un ragazzo autistico perché essendo isolato dal mondo può essere violento. Il bullismo non è una ragazzata, il bullo che compie certe azioni è disturbato, quasi sociopatico un soggetto che andrebbe educato, che avrebbe bisogno di genitori che gli diano i giusti valori. A me è stato insegnato che i più deboli: siano più piccini di me, anziani o persone speciali vanno tutelati protetti e trattati sempre come nostri pari, tutti noi siamo imperfetti ma non per questo meno speciali.
Un libro che va vissuto oltre che assaporato, un libro che fa riflettere e che vi farà innamorare di Kit e David, che ci mostra che le barriere interpersonali sono comuni a tutti al di là della disabilità e che ci mostra che siamo tutti speciali!
Stupendo! 

Fra

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