Recensione,
Recensione: Le notti del califfo di Renée Ahdieh
Carissime lettrici oggi vi parliamo di un breve spin off della duologia “La moglie del Califfo” di Renée Ahdieh. Cosa avrà voluto svelarci l’autrice?
Vediamo di cosa parla Le notti del califfo.
Autore: Renée Ahdieh
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 3 agosto 2018
Genere: Narrativa
Pagine: 50 pagine
Costo: 0,49 € solo versione ebook
Trama:
È iniziato tutto come un gioco. Ma il capitano delle guardie
Jalal al-Khoury, noto a tutti come un libertino, potrebbe avere finalmente
trovato la sua anima gemella nell’affascinante Despina, l’altezzosa ancella del
palazzo. Anche lei sembra avere un debole per Jalal e quella che è iniziata
come una battaglia di orgoglio si trasforma presto in una tormentata passione.
Sono trascorsi settantuno giorni e settantuno notti da quando Khalid ha cominciato a uccidere le sue spose. È l’alba e la settantaduesima vittima sta per perdere la vita. Si tratta di Shahrzad al-Khayzuran. C’è qualcosa in quest’ultima ragazza che ha catturato l’interesse di Khalid. Si è offerta di sposarlo, nonostante sapesse a cosa sarebbe andata incontro. E durante la cerimonia di nozze, non ha dimostrato il minimo segno di paura. Ciò che Khalid ha visto nei suoi occhi era puro odio. Non era mai andato nelle camere delle sue mogli prima della loro esecuzione. Questa volta sarebbe stato diverso.
La città di Rey sta bruciando. Il fumo è soffocante, le fiamme divorano ogni cosa e le persone fuggono via. Ma Khalid cerca disperatamente di tornare indietro per difendere la città e proteggere la sua regina. Ma potrebbe essere troppo tardi. Quando lui e i suoi uomini arrivano trovano la città in rovina e nessuna traccia di Shahrzad. Chi potrebbe mai avere causato tutta questa devastazione? Khalid teme di conoscere la risposta.
Sono trascorsi settantuno giorni e settantuno notti da quando Khalid ha cominciato a uccidere le sue spose. È l’alba e la settantaduesima vittima sta per perdere la vita. Si tratta di Shahrzad al-Khayzuran. C’è qualcosa in quest’ultima ragazza che ha catturato l’interesse di Khalid. Si è offerta di sposarlo, nonostante sapesse a cosa sarebbe andata incontro. E durante la cerimonia di nozze, non ha dimostrato il minimo segno di paura. Ciò che Khalid ha visto nei suoi occhi era puro odio. Non era mai andato nelle camere delle sue mogli prima della loro esecuzione. Questa volta sarebbe stato diverso.
La città di Rey sta bruciando. Il fumo è soffocante, le fiamme divorano ogni cosa e le persone fuggono via. Ma Khalid cerca disperatamente di tornare indietro per difendere la città e proteggere la sua regina. Ma potrebbe essere troppo tardi. Quando lui e i suoi uomini arrivano trovano la città in rovina e nessuna traccia di Shahrzad. Chi potrebbe mai avere causato tutta questa devastazione? Khalid teme di conoscere la risposta.
Chi è Renée Ahdieh?
Vive a
Charlotte, in North Carolina, con il marito e il loro cane. La rosa del califfo è
il seguito del suo primo romanzo di grande successo, uscito per la Newton
Compton in Italia, dal titolo La
moglie del califfo.
Recensione:
Ho amato molto i due libri della saga perché ho
trovato molto affascinante lo stile cui Renée Ahdieh ha voluto rivisitare il
mito de “Le mille e una notte”. Sono rimasta incantata dalla rievocazione del
magico Oriente e, pagina dopo pagina, mi sono appassionata sia alla storia di
amore di Shahrzad e Khalid che a quella di Despina e Jalal. Con queste intriganti
premesse non potevo quindi che essere incuriosita da questo inatteso spin off.
Circa metà delle (ahimè) pochissime pagine (sono solo
50) è dedicata alla vita di Despina a corte prima della morta di Ava, la prima
moglie del giovane sultano, ed alla nascita della storia di amore tra Despina e
Jalal: l’autrice ci svela i retroscena dei loro primi incontri e della loro
immediata ma celata attrazione.
“Il capitano della
guardia rise piano, In modo conciliante. Tuttavia sono curioso: quale fiore
vorreste ricevere? Quelle furono le sue parole, ma c’era una sfida sottile
dietro alla domanda. Che tipo di ragazza sei? La maggior parte delle fanciulle
avrebbe chiesto una rosa. O magari un altro fiore dai colori intensi e vivaci.
… Sì, tante ragazze avrebbero chiesto fiori di quel tipo. Ma Despina non era
come le altre. E, di colpo, capì cosa fare.”
Le restanti pagine sono invece dedicate a due
brevissime parentesi che riguardano il primo incontro di Shahrzad e Khalid e la
decisione del sultano di voler visitare la giovane sposa per indagare l’origine
del suo profondo odio per lui e l’arrivo di Khalid alla città di Rey, capitale
del regno, dopo la tempesta di fuoco che l’ha praticamente rasa al suolo
(episodio che segna la fine del primo libro).
“Perché quella ragazza lo
odiava con tanta forza? Quell’odio aveva lo stesso rovente calore di un sole
nascente. Ancora prima di voltarsi per allontanarsi dalla pedana Khalid capì
che doveva scoprire il perché di quell’odio. Anche se avesse dovuto sacrificare
l’ultima stilla di sanità mentale, per saperlo. Avrebbe scoperto la verità.
Quella notte, avrebbe violato le sue stesse regole. Avrebbe incontrato quella
ragazza da solo.”
Nonostante mi sia approcciata alla lettura con
entusiasmo non posso dire di aver concluso la novella con soddisfazione.
L’estrema brevità dei racconti, il fatto che fossero pressoché scollegati tra
loro oltre alle modeste rivelazioni apprese mi hanno lasciata piuttosto delusa.
Diciamo che la sensazione che ho avuto al
raggiungimento del 100% della lettura è che questo volumetto contenesse parti
del primo libro che erano state tagliate prima della versione definitiva.
Questo spin off, pur mantenendo l’eleganza dello stile
dell’autrice, avrebbe dovuto essere più ampio, più esaustivo in almeno una
delle novelle, per riscuotere la mia approvazione.
E’ comunque un’opera che rievoca sicuramente la magia
della duologia de “La moglie del califfo” e che mi sento di consigliare alle
lettrici che amano le letture brevi e che abbiano il desiderio di conoscere
qualcosa in più sui pensieri di Khalid e sui retroscena della storia di amore tra
Despina e Jalal.
Trattandosi di tre brevi novelle spin off è
assolutamente necessario che la lettura di questo libro segua quella de “La
moglie del califfo” e “La rosa del califfo”.
Elena B.
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