Deborah Fasola,

Recensione: Evanescent di Deborah Fasola

ottobre 17, 2018 Licio 0 Comments

Carissimi, oggi vi parlo del nuovo romanzo pubblicato da Deborah Fasola, il New Adult Evanescent.

Titolo: Evanescent
Autore: Deborah Fasola
Editore: Self publishing
Pagine: 238
Genere: New Adult

Trama:
Non sono colpevole.
Lui è colpevole.
È così bella.
È così pericoloso…
Conosco bene Weston Ward, anche detto Doppia V da tutte le ragazze che cadono ai suoi piedi come pere cotte: è bello da far male, dannato, pericoloso e antipatico da morire.

Solo che a differenza di tutte le mie amiche, ho un motivo in più per temerlo e odiarlo perché mio fratello Trevor, il mio eroe, è caduto dal campanile della sede dei Black Lion e pare che tutti i sospetti ricadano proprio su Ward. Da quando è successo e mio fratello è in coma, la mia vita è in stand-by ed è tutta colpa sua. Così quando Wes comincia a frequentare l’ospedale vado fuori di testa perché me lo ritrovo sempre tra i piedi. Ma non gli permetterò di avvicinarsi. Non gli permetterò di prendere anche me.
Per me è invisibile, un fantasma.
Evanescente.
Sono un pessimo soggetto, lo so. Sono un’anima dannata e pericolosa.
E so anche benissimo che Trevor non vorrebbe mai quello che mi sta capitando. Eppure quando vedo Sun con i miei occhi nuovi – e me la ritrovo sempre tra i piedi –, proprio non riesco a starle distante; e più sento di non poterne fare a meno, più rabbia e desiderio mi travolgono, unite all’esigenza di mostrarle che non sono il colpevole.
Forse.
Spinti da una disperazione senza fine e uniti dalla tragedia, Wes e Sun si scontrano, si legano e poi rifuggono, ignari di quello che accadrà e del fatto che ogni maledetto istante che passano insieme potrebbe cambiare ogni cosa.

Recensione:

Ma quanto dolore può sopportare una famiglia, un cuore, tanti cuori… prima di spezzarsi davvero?

Questa frase è il leitmotiv del nuovo romanzo di Deborah. E' una storia di dolore, di segreti che si inabissano nelle profondità dell'animo umano, di paure, sensi di colpa e di tanto altro che rende cupo il cuore e lo lascia annegare.
Questa autrice ogni volta che leggo un suo romanzo sa stupirmi, mi fa ridere tantissimo oppure, come in questo caso, non c'è spazio per le risate ma c'è tanto su cui riflettere. Inizia nel dolore con un prologo che spiazza e confonde dopo che si legge per bene la trama. E va beh, mi ero già convinta da quella a prepararmi al peggio, ma devo essere sincera non mi ero preparata bene a quello che avrei letto. Non sono riuscita a centellinare le pagine perché volevo assolutamente scoprire quali oscuri segreti si nascondessero dietro certe imperscrutabili scelte, perché all'apparenza si vedevano solo alti muri di perfezione che poi alla luce della disgrazia sono crollati come fossero castelli di sabbia costruiti sul limitare della battigia che incontra il mare.
Adoro questi personaggi più torbidi, più misteriosi, cresciuti dentro male e melma che hanno perso se stessi e il confine di cosa sia giusto e sbagliato, li adoro perché se ben tratteggiati riescono a creare una dimensione più psicologia più vera e profonda.
E Wes prima l'ho trovato un pò ripugnante, un pò odioso, nonostante i suoi segreti, il suo dolore, nonostante comprendessi quando fosse grande quello che ha subito e quante fosse grande la sua gelosia, ma poi, ha cominciato a farmi tenerezza, mista a pena e i suoi sbagli nuovi hanno assunto forme diverse, tanto più umane e reali.
Ma quello che mi ha colpito è questo grande amore tra due fratelli, Trev e Sunshine, questo amore sempre e per sempre, questo bisogno totalizzante di esserci sempre per l'altro, di difendere l'altro da ogni male. Mi ha colpito persino questa famiglia che con poche pennellate l'autrice è riuscita a inquadrare come quella del mulino bianco e invece poi la prima folata di vento a scoperchiato tanti di quei problemi psicologici irrisolti che non hanno retto il colpo.
Questo è un romanzo che non è una semplice storia d'amore, ma la storia di una famiglia, di due fratelli, delle spettro della depressione che con i suoi tentacoli invisibili ammala e distrugge, è una storia di dolore ma al tempo stesso di speranza. di dolore e di rinascita, di dolore e perdono.
Se parlassi solo di questo amore struggente di Wes e Sunshine troncherei impropriamente le ali a questo romanzo, che come unica pecca che posso imputargli è che lo volevo più lungo. E' stato troppo poco il tempo che ho bruciato per divorarlo e nel corso l'autrice mi ha fatto provare tante di quelle sensazioni da tenermi inchiodata alle pagine chiedendo cosa avrei fatto io nella medesima situazione... quanto mi sarei lasciata andare? Quanto sarei affogata nel dolore perdendo me stessa?
Avrei sottolineato tutto il romanzo perché come vi dicevo tanti sono gli spunti che questo romanzo offre per riflettere, compresa la redenzione di Wes...

«Che la morte non è brutta perché si va via, ma perché si lascia qualcosa. E che è importante avere qualcosa da lasciare con dolore, essere certi che qualcuno piangerà per te, perché se non hai quel tipo di amore lì, allora non hai niente. E quel tipo di amore non lo compra il potere, non lo obbliga il sangue, quel tipo di amore arriva e basta. E travolge. E allora ho capito che anch’io voglio quel tipo d’amore. Voglio il tipo d’amore che mi piace… sentire.»

Complimenti all'autrice che ha saputo creare questa storia piena di suspense psicologia con una delicatezza e un profondità d'animo che mi hanno conquistato.
Fabiana




**Grazie a Deborah Fasola per averci fornito l'ARC del romanzo in lettura

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