Amabile Giusti,

Review party: Ogni volta che sono solo con te di Amabile Giusti

novembre 06, 2018 Flinka 1 Comments

Carissime oggi vi parlo di Ogni volta che sono solo con te, il nuovo romanzo di Amabile Giusti, edito da Amazon Publishing.


Titolo: Ogni volta che sono solo con te
Autore:  Amabile Giusti
Editore: Amazon Publishing
Prezzo: 3.99 / 9.99
Genere: Contemporary Romance
Data pubblicazione: 6 Novembre

Trama:
Quando l’amore arriva è come pioggia che nutre la terra: anche il cuore più indurito ricomincia a battere

Harrison Duke, fascino selvaggio e pessimo carattere, è un ex scrittore di successo. Il burrascoso divorzio da una vanesia diva di Hollywood, il flop del suo ultimo romanzo e un pericoloso attaccamento alla bottiglia lo hanno spinto a rifugiarsi in una baita sperduta fra le montagne del Wyoming.
Tormentato da un triste segreto e in cerca di una nuova dimensione, Harrison vive in solitudine, lavora duramente ed evita ogni contatto umano, specie femminile. Tornare a scrivere è fuori discussione ma un giorno il suo ex agente gli propone di concedere un’intervista a Leo Tucker, giovane giornalista di talento, e Harrison a malincuore accetta. Salvo pentirsene non appena realizza che Leo è diminutivo di Leonora.
Quello che avrebbe dovuto essere un breve incontro si prolunga inaspettatamente, e i due sono costretti a condividere per giorni la spartana baita, isolati dal mondo, con effetti disastrosi.
Non è facile sopportarsi quando si è più che determinati a odiarsi. Ma cosa potrebbe succedere se la convivenza forzata si rivelasse più piacevole del previsto?

Recensione:
Il bene non fa abbastanza rumore, è come pioggia leggera che nutre la terra; il male invece è una grandinata che brucia i germogli e che non potrai mai dimenticare proprio a causa di quella devastazione.

Apro la recensione con questa frase di Amabile che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere profondamente. Come sempre i suoi testi non sono semplici storie d'amore, ma c'è sempre un mondo di sentimenti, affetti, situazioni... un mondo di cose su cui riflettere. Ed è questo il bello dei libri, quando una volta chiusi vorresti rileggerli da capo per riappropriarti di tutte quelle emozioni provate, quando ti lasciano ancora aspetti di cui parlare o su cui indagare.
So già che qualcuno mi dirà che è stufo di leggere le mie recensioni tutte positive su i romanzi di Amabile Giusti, ma non ci posso far niente se ho una tale connessione con questa autrice da essere una delle poche a riuscire a farmi piangere e ridere nello stesso romanzo, anche solo per poche manciate di parole.
E riesce a farmi amare anche quei libri sui quali proprio non mi sarei neppure arrischiata di iniziare a leggere. Le sue parole hanno un dono, una magia tale che nel momento in cui si predispongono in una frase balzano ai miei occhi con la forza di un fiume in piena che si infrange e abbatte un argine.
Leonora e Harrison sono sicura che a qualcuno ricorderanno altri personaggi della stessa autrice perché di fondo seguono un cliché ben studiato della brava ragazza complessata e del bad boy, ma i personaggi di Amabile non sono mai unidimensionali. Vivono e palpitano tra le pagine dei romanzi, portando con loro sfumature ancora diverse, sono infinitesimali a volte e forse ci vogliono occhi buoni per coglierle. Di certo a me che ho l'occhio clinico non sono sfuggite! E mi hanno permesso di apprezzare ancora una volta la contrapposizione di due opposti che si muovono su in terreno affine.
Harrison è un buzzurro cavernicolo, amante della solitudine, un ex scrittore di successo che ha visto distruggere la sua vita e ha trovato nella scontrosità e nell'eremitaggio la sua nuova rotta. Era bello e geniale, e si è tramutato in una larva umana nel vero senso della parola, fino a quando non è rinato dalle ceneri in una veste rude e inattaccabile.

Mamma mia, quanto è inquietante. Bello d’una bellezza che fa paura e inchioda. Le braccia sembrano tronchi d’albero. Le mani pale di ferro. I capelli bagnati, non ricci ma nemmeno lisci, increspati come la criniera di un leone, gli arrivano alla schiena. La barba non è molto lunga ma folta. Gli occhi sono d’un blu che non credevo esistesse, come se il suo blu naturale fosse stato nutrito dall’aria selvaggia di queste terre e trasformato nell’indaco dell’arcobaleno.

E poi c'è Leonora, lei è un tipino caparbio, con un grande amore adolescenziale idealizzato a farle da guida, ma a mano a mano che si svela sulle pagine, la scopriamo fragile, tormentata, insicura. Scopriamo un mondo passato che le ha fatto male e questi sono i pezzi che mi hanno colpito dritto al cuore.

«Io parlo spesso da sola. A volte… ho paura del suono del silenzio. Si riempie di ricordi che non mi piacciono, così lo colmo con la mia voce. Parlo con gli animali, e a volte canto. Amo New York, perché non sta mai zitta.» 

«E io la odio per la stessa ragione.»

Gli animali sono sempre un punto fermo all'interno delle storie di Amabile e stavolta c'è una vera e proprio fattoria, ma non solo, un bosco che nasconde creature più selvagge e feroci, eppure, nonostante ciò, dotati di un'amore più genuino e queste sono le scene e le riflessioni che mi hanno letteralmente steso e ridotto a una valle di lacrime.
Ma Ogni volta che sono solo con te mi ha dato tanto altro, Amabile è riuscita a ricreare anche dei momenti più divertenti all'interno di due personaggi così dolorosamente colpiti dalla vita. Si tengono testa, si odiano e si maltrattano a vicenda. Piano piano quell'amore idealizzato un pò verrà scalfito e Leonora dovrà imparare a conoscere Harrison, il vero Harrison, o quello che è diventato.

«Ãˆ solo un cazzo di materassino, non un rene.» 
«Chi ti ha detto niente.» 
«Tu dici le cose anche senza dirle. Te l’ho già detto: sei un libro aperto. Non ho mai incontrato un essere umano tanto limpido. Mi guardi come guarderesti qualcuno che ha appena percorso a piedi il deserto, per salvare un cucciolo. Quando ti dimentichi di controllarle, le tue emozioni affiorano in un modo pericoloso. Sembrano fatte di sangue che scorre in un corpo trasparente.»

La narrazione come al solito si alterna tra la prima persona di Leonora e quella in terza di Harrison che compare di tanto in tanto, permettendoci di conoscere entrambi i personaggi, nelle loro infinite sfumature emozionali. Permettendoci di affezionarci a loro e ai loro tormenti. Stavolta il personaggio che mi ha dato più emozioni è stata proprio Leonora, il suo dramma mi è arrivato più dritto e intenso di quello che ha scatenato il tormento di Harrison che si snocciola molto più lentamente e all'inizio pare molto banale e inconsistente... ma le semplici apparenze spesso ingannano e io non posso dirvi di più.

Si sa che ai problemi e alle sferzate della vita ognuno reagisce in modo diverso e anche un piccolo ostacolo per qualcuno può diventare una scalata immensa per un altro, ma voglio lasciarvi con un'altra bellissima frase presa dal libro che forse vi aiuterà a vedere meno nere certe situazioni...

«Non elimini una parete tutta dipinta di nero con altro nero: devi metterci sopra un bel miscuglio di colori vivi. Devi creare qualcosa di buono che porti nuovo amore nel mondo, nuove passioni, nuova linfa, nuovo sangue.»

Complimenti all'autrice per questo nuovo intenso romanzo. Ora non vedo l'ora di tuffarmi nella prossima avventura, sperando ancora una volta di essere totalmente irretita e conquistata.

Fabiana


**copia ARC fornita da Amazon publishing

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1 commento:

  1. bellissima recensione, complimenti a tutto lo staff del blog siete bravissime :)

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