Mathilda Blake,

Recensione: L'irresistibile (Serie Passione francese Vol. 1) di Mathilda Blake

dicembre 03, 2018 Virgy 0 Comments

Cari cercatori e cercatrici oggi Fra vi parla di L'irresistibile di Mathilda Blake, uno storico appassionante ambientato nella sanguinosa rivoluzione francese delicato e avvincente. Edito da Mondadori.

Titolo: L'irresistibile (I Romanzi Passione)
Autore: Mathilda Blake
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2 giugno 2018 
Costo ebook 3,99€
Prezzo cartaceo 
Pagine: 575 kb
Genere: storico periodo rivoluzione francese

Trama:
La contessina Belle de Beauregard, cresciuta nello sfarzo dorato del castello del padre, non sa che lo scontento popolare di cui tutti parlano al villaggio sia il preludio della Rivoluzione pronta a infiammare la Francia. Anzi, pensa di dimostrare la magnanimità del suo ceto offrendo lavoro a uno del popolo. Non immagina che l'aitante Démon Lacroix, incaricato di gestire le scuderie, finisca per accendere le sue notti di fantasie proibite. E non immagina nemmeno che gli eventi, con la presa della Bastiglia, la costringeranno a un compromesso proprio con quell'uomo: un cittadino della nuova Repubblica, che detesta e al tempo stesso la attrae pericolosamente...

Recensione:
Ho conosciuto recentemente la Blake scoprendo dietro allo pseudonimo una autrice italianissima e con all'attivo circa 80 romanzi fra il suo nome per adulti e quello per i romanzi rivolti anche a un pubblico più giovane ma ancora non ero riuscita a leggere nulla di lei, cosa che adesso me ne dispiaccio perché mi ha veramente conquistata. 
Il romanzo è ambientato nel periodo che coinvolge la rivoluzione francese un periodo particolarmente cruento che ha visto il popolo in rivolta contro la monarchia e contro gli aristocratici per le condizioni in cui li avevano condotti con tasse e sfruttamento a favore di una casta viziata arrogante ingiusta e sperperona.
La contessina Belle de Beauregard è una giovanissima donna di 17 anni cresciuta nella bambagia, viziata e coccolata cresciuta con amore da un genitore vedovo di cui lei è luce dei suoi occhi si crede filantropa e riesce a capire alcune ingiustizie perpetrate dalla casta e in virtù di questo intercede con suo padre per poter dare un opportunità di lavoro ad un ragazzo popolano ingiustamente o meglio eccessivamente punito.

Ebbe la sensazione che tutto, in realtà, scivolasse inesorabilmente verso il basso: il suo mento, mentre apriva la bocca di sorpresa, gli angoli delle labbra piegati in una smorfia di sdegno e, soprattutto, il suo cuore.

Démon Lacroix non è propriamente un ragazzo ma un giovane uomo fatto e finito, aitante e focoso che riscuote molto fascino sulle donne di qualsiasi estratto sociale.
Sa di essere desiderabile e ha quell'arroganza tipica della giovane età, è altre sì un uomo colto e ha un tocco magico con i cavalli, con modo dolce e intuitivo doma anche i peggiori elementi dopo un trattamento ingiusto subito dell'aristocrazia su raccomandazione del curato trova lavoro presso il Castello di Beauregard come stalliere. 
Due mondi diversi e distinti, due calamite dai poli opposti divisi da status sociale, norme sociali e apparentemente inconciliabili come l'acqua con l'olio, diversi ma nonostante tutto curiosamente sono ideologicamente simili, due anime che si cercano, si feriscono e non si capiscono ma che attraverso al linguaggio del cuore finiscono per parlare la stessa lingua.
Certo che fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, pensare di essere filantropi ed esserlo è differente soprattutto se ci mettiamo in mezzo i sentimenti e l'impetuosità dovuta alla giovane età. 
È uno storico ma al tempo stesso è spaventosamente attuale per i temi che porta la differenza sociale, la differenza abissale che viene fatta dagli uomini stessi, l'ideologia e cosa la sua radicalizzazione porta, il bisogno che spinge l'uomo alla rivoluzione e il fatto che la guerra ci trasforma in bestie assetate di sangue e senz'anima. 

Solo noi uomini siamo in grado di trattare i nostri simili diversamente, a seconda di ciò che possiedono anziché di ciò che sono.

Io amo gli storici perché mi permettono di evadere dalla realtà cambiando completamente dimensione e usi e costumi, mi piace soprattutto quando sono fatti bene e veritieri e si ha la possibilità di rinfrescare la testa con nozioni storiche divertendomi. 
La cosa che ho veramente apprezzato di questo libro è che è assolutamente realistico e veritiero riporta in maniera fedele la sanguinosa rivoluzione francese ma lo fa senza essere crudo, o pesante e lo dice una che odia questo periodo storico da leggere proprio per la violenza di quel periodo...

Non ci vuole un economista per capire come mai il debito pubblico sia aumentato esponenzialmente.” Ed era così: le guerre costavano, non solo in termini di vite umane. E poi naturalmente c’era Versailles, che ormai era uno Stato nello Stato.

Invece mi ha tenuta incollata fin dalle prime pagine con suspense e ansia, facendomi provare molti sentimenti contrastanti fra cui la pena per la povera gente manovrata come semplici burattini nelle mani di volti senz'anima assetati di potere e di gente che in nome di un ideale compie e fa compiere azioni rivoltanti.
Bello, originale e tiene incollati fino alla fine consigliato a chi vuole un romanzo "veritiero" ma non pesante e che cerca svago con una appassionante storia d'amore travolgente e irresistibile che supera tutto.
Ora sono molto curiosa di leggere il secondo volume di questa serie di autoconclusivi.

Fra



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