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La voce del lettore: Tutto il buio dei miei giorni di Silvia Ciompi

febbraio 06, 2019 Flinka 0 Comments

Ho iniziato a leggere questo romanzo con una certa ritrosia, non lo nascondo. Le storie di dolori, di ospedali, di malattie non sono il mio genere. Forse non sono il genere di nessuno. 
La trama parlava chiaro, ma uno spezzone di questo romanzo mi aveva calamitata e così, cautamente, mi sono avventurata nel mondo di Camille e di Teschio. “Di Camille e di Teschio” perché parliamo di due personaggi distinti, in apparenza molto lontani fra loro, molto diversi; quasi appartenessero a mondi separati ma uniti da una sola, grande passione: quella degli spalti. Eppure non li conosciamo in uno stadio; Silvia Ciompi ci porta subito nell’inferno di Camille, ce la presenta in una circostanza drammatica, ma non ci presenta una ragazza qualsiasi, benché Camille sia umana (finalmente, in un mondo popolato da eroine!), ci presenta una ragazza debole ma forte. Smarrita ma non perduta. E lo fa in punta di piedi, con quel suo stile toccante e profondo, che ti entra dentro, che non ti permette di chiudere un capitolo senza aver iniziato quello successivo. Non è solo la trama a catturare il lettore (ripeto, una trama coraggiosa per una giovane scrittrice agli esordi); la Ciompi ci porta a conoscere i suoi protagonisti, e non solo, ci porta anche più lontano. Ci fa conoscere un mondo nel quale la passione calcistica supera qualsiasi umano limite, quasi che in un mondo in cui non ti viene dato nulla, ci sia qualcosa che ti puoi prendere: credere, combattere, inseguire un obiettivo. In un certo senso, avere fede. Calcistica, certo. Un ambiente che non conoscevo, che credo nessuno di noi possa dire di conoscere se non ne fa parte, o se non resta impigliato nella storia di Camille e di Teschio. Ecco, un altro tema (il calcio) che la Ciompi amalgama in una storia struggente composta di tanti pezzetti di un puzzle che solo nel finale riusciamo a mettere insieme.
Non siamo di fronte a due bellissimi, sfolgoranti supereroi. Abbiamo davanti due ragazzi normali, normalissimi; con i loro dubbi, le loro insicurezze, ma anche con la forza della loro giovane età. Una forza interiore che è il tema dominante del libro, unitamente ad un dialogo eccezionale che mi ha fatto apprezzare Silvia Ciompi da qui all’eternità. Che dire? Tengo d’occhio questa ragazza e aspetto l’uscita in luglio del suo prossimo libro. Chiunque desideri leggere un romanzo a volte duro, a volte sofferto, ma carico di passione, di amore come pochi amori esistono; chiunque desideri andare oltre alla storia di sesso col bello-e-dannato di turno; chiunque desideri sognare, e credere, e lottare; chiunque desideri una lettura che resterà a lungo nel proprio cuore … beh, Camille e Teschio li sorprenderà. E resterà per sempre nel cuore.

Monica

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