Meredith Goldstein,

Recensione: La chimica dell’amore di Meredith Goldstein

maggio 08, 2019 Virgy 0 Comments

Carissime lettrici oggi vi parliamo di La chimica dell’amore di Meredith Goldstein. edito da Newton Compton.

Titolo: La chimica dell’amore
Autore: Meredith Goldstein
Editore: Newton 
Genere: Contemporaneo
Pagine: 288
Costo: 4,99 (ebook); 9,90 (cartaceo)
Data: 11/04/2019

Trama: 
Maya ha solo diciassette anni ma crede di aver trovato la formula perfetta per la felicità: un tirocinio estivo al MIT, la più prestigiosa università scientifica degli Stati Uniti, due nuovi amici, appassionati di scienze almeno quanto lei, e un ragazzo perfetto. L’estate si annuncia come  indimenticabile. Ma quando Whit, il suo ragazzo, la lascia all’improvviso, tutte le sue certezze vacillano. E se la soluzione alle sue pene d’amore risiedesse in una ricerca lasciata incompiuta da sua madre? Era una famosa scienziata che, attraverso la manipolazione dei feromoni, si proponeva di attivare l’attrazione tra due persone. Maya è convinta che, riuscendo a concludere lo studio su cui era impegnata la madre, riuscirà a riavere Whit indietro. Il destino, però, sembra avere altri piani e il suo esperimento non farà che complicare le cose. Forse Maya capirà che l’amore non può essere manovrato, né spiegato con formule scientifiche…

Recensione:    
La chimica dell’amore è un romanzo che cresce pian piano. Non è particolarmente drammatico o romantico, è un romanzo di una ragazza che credeva di aver raggiunto un equilibrio nella sua vita sia sentimentale che scolastica, se così vogliamo chiamarla. 
Maya è una ragazza che prima di agire pensa, forse anche troppo. Genio della matematica e delle scienze, è cresciuta in una famiglia in cui tutte le esponenti femminili hanno una particolare predisposizione alle scoperte scientifiche e alla ricerca. Pronta per il suo tirocinio, sembra avere il suo futuro a portata di mano, ma tutto cambia quando il suo fidanzato dal liceo la lascia. Whit, il suo ex fidanzato, non è di certo il mio personaggio preferito, anche se rappresenta a pieno alcuni ragazzi di oggi, permette a Maya pur soffrendo di interrogarsi su questioni a cui non aveva mai pensato. Così facendo, chiedendosi se può esistere una formula così che l’amore duri per sempre o cha aiuti le coppie a non lasciarsi, si avvicina molto alla madre. Maya ha bisogno di intraprendere questa strada in apparenza per riprendersi Whit, ma in fondo ci sono ragioni più profonde e toccanti a spingerla verso un esperimento che comporterà diversi imprevisti e rivelazioni sconcertanti. 
Ad accompagnarla in questo percorso diversi amici quale Kyle, Brian e Yael. Brian è l’amico artista, quello che nei momenti di difficoltà regala compilation, dispensa consigli e ti invita ad una festa con karaoke solo per farti svagare. È quell’amico che quando scopre quello che sta combinando Maya la invita a riflettere, ma non l’abbandona. Quell’amico che guarda oltre le parole che dici, e che comprende il vero significato di ciò che provi. 
Yael è una straniera al MIT. Lei compone con estrema cura un terzetto composto da Kyle e Maya, sempre pronta ad andare a “sniffare” un po’ presso la fabbrica di torrone, resta un po’ sullo sfondo, senza prendere mai una vera e propria posizione. 
E poi c’è Kyle, lui è l’amico burlone, quello che manda messaggi solo per farti ridere, quello che abbraccia quando sei giù di morale e che ti ascolta parlare di un altro ragazzo pur di stare con te. Kyle sarà uno dei tester usati per l’esperimento che dovrebbe condurre a creare una pozione capace di alimentare l’amore nei momenti di crisi. Ma vedremo che quest’esperimento sebbene porti dei risultati fa acqua da tutte le parti. Ciò che è vero è che colui che viene maggiormente colpito dalle azioni di Maya e dal suo comportamento è proprio Kyle. Attrazione o non attrazione, di certo ciò che prova per la nostra protagonista non è solo amicizia. 
A svolgere questo esperimento scientifico, non è sola, c’è Ava, allieva della madre di Maya. Gli appunti di ricerche mai finite lasciate in eredità alla figlia sono un punto di partenza per ricostruire un legame con colei che non c’è più. Svolgere questa ricerca, in segreto e pericolosa, porterà Maya ad affrontare davvero il lutto e la perdita e non a razionalizzarla soltanto come aveva fatto, senza concedersi di provare davvero tutte quelle emozioni che neanche la scienza può controllare. 
La risposta era che l’elemento mancante era mia madre. Una volta nella mia vita c’era una persona che aveva delle vere risposte, la risposta giusta per ogni domanda: a che ora sarebbe stata pronta la cena, se avessi o no il permesso di stare fuori oltre il coprifuoco, come finire i compiti, di qualsiasi materia…ma non esisteva più. Questo avevo capito Non ero tipo da poter negare ciò che era successo alla mia mamma, la malattia si era impadronita del suo corpo, aveva posto fine alla sua vita, tuttavia una parte di me non aveva capito cosa significasse la sua perdita. 
Lo stile dall’autrice è semplice e immediato. I luoghi descritti sono pochi, ma variegate sono le personalità inserite, tanto da renderlo un romanzo molto colorato e non tradizionale. La chimica del nostro amore è un romanzo che si legge piacevolmente, offre spunti di riflessione e qualche risata. Non sarà un indimenticabile, ma vale sicuramente la pensa di essere letto. 

Claudia

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