Newton Compton,

Recensione: Solo tu nell’universo (Jock Hard series #1) di Sara Ney

maggio 31, 2019 Virgy 0 Comments

Carissime lettrici, oggi vi parliamo di Solo tu nell’universo di Sara Ney, uscito il 30 maggio 2019 per Newton Compton.

Titolo: Solo tu nell’universo (Jock Row, Jock Hard #1)
Autore: Sara Ney
Editore: Newton Compton
Genere: Romance
Pagine: 303
Costo: € 4.99 e-book

Trama: 
Scarlett è la tipica ragazza che si offre di non bere per poter guidare a fine serata. Quella che ha sempre tutto perfettamente organizzato fin nei minimi dettagli. Quella che tiene i capelli alle ragazze quando hanno esagerato con i cocktail...
Lei e le sue amiche frequentano il Jock Row, il posto più esclusivo di tutto il campus universitario, famoso perché è lì che si concentrano tutti gli atleti del college a fine giornata. E Scarlett è, dal canto suo, una campionessa mondiale nel tenere le amiche fuori dai guai e i ragazzi a distanza di sicurezza. Ma il suo primato non tarda a causarle dei problemi: la fama di guastafeste le chiude ben presto in faccia le porte del Jock Row. 
"Rowdy" Wade è la punta di diamante della squadra di baseball dell'università, nonché lo sfigato a cui è toccato l'ingrato compito di tenere Miss Perfezione fuori dalla porta del locale, per evitare che rovini altre feste con le sue stupide regole.
Peccato che Scarlett non abbia nessuna intenzione di essere lasciata fuori.

Sara Ney
è un'autrice bestseller di USA Today e i suoi romanzi New Adult l'hanno fatta amare dalle lettrici. Le sue più grandi passioni sono: il frappuccino, l'architettura storica e il sarcasmo intelligente. Vive in un mondo colorato, pieno di libri, arte e passeggiate nei mercatini delle pulci.

Recensione:
Avendo già letto un romanzo di Sara Ney, The Studying Hours della serie How to date a douchebag, e apprezzando lo stile dell’autrice brioso, fresco e ironico, ho voluto subito leggere Solo tu nell’universo per immergermi nuovamente in un’altra delle sue storie.
Ecco, se avete letto la sua prima serie di romanzi editi in Italia dalla Hope, dimenticate i “douchebag”, gli stronzi: qui al momento non ce n’è ombra. Rowdy Wade non ha bisogno di essere stronzo, è un bellissimo personaggio così com’è. Giocherellone, attraente, simpatico, è un atleta ma non è stupido, studia, si impegna per costruirsi un futuro a cui tiene particolarmente, è autonomo, un bravo ragazzo dalla corporatura perfetta e un cervello affilato che attira l’attenzione della protagonista nell’istante in cui entra in scena.
Anche la controparte femminile del romanzo, Scarlett, dal canto suo è una meraviglia: carina, brava ragazza, con la testa sulle spalle.
Quando si trova a dover accompagnare le sue amiche a una festa in una delle palazzine più prestigiose del campus (la Jock Raw, appunto), nella via dedicata agli edifici degli sportivi, Scarlett si accorge subito che le due sono state puntate da due ragazzi atleti sbruffoni che raccontano bugie per rimorchiarle e interviene subito per “salvarle”. È proprio aver impedito loro di rimorchiare che viene bandita dalla casa, e il guardiano preposto a cacciarla e nientemeno che il capitano della squadra di baseball, Rowdy Wade. Nessuno dei due cede facendo un passo indietro nelle intenzioni: lei vuole rientrare, lui glielo impedisce, i due si trovano confinati fuori dalla festa, sotto il porticciolo e immersi nel freddo invernale.

«Quanto saresti disposto ad aspettare che arrivassi?»

Comincia così una serie di appuntamenti “del venerdì sera”: Scarlett puntualmente si presenta alla festa settimanale, Rowdy puntualmente la tiene fuori. E i due cominciano così a trascorrere ogni venerdì sera insieme e a conoscersi e rivelarsi piano piano l’uno all’altra, e una delle caratteristiche che spicca nel romanzo è proprio la struttura ad “appuntamento settimanale”, una novità carina che è da sottolineare assieme alla buona caratterizzazione dei due personaggi principali, entrambi molto belli e puliti.

«Tutta questa cosa è folle. Tu mi piaci davvero, è solo che non è mai stato così facile con nessuno prima. (…) È troppo facile con te.»

Tuttavia, pur di fronte a dei bei personaggi e una struttura diversa, non mi è scattata la scintilla con la storia in generale. Non posso nemmeno parlare di trama visto che non c’è una vera e propria trama, al di là degli appuntamenti che si susseguono. Non c’è una crescita, non ci sono altre tematiche oltre a quella amorosa e non c’è nessun colpo di scena, niente che dia uno scossone a una semplice conoscenza tra due ragazzi…
Leggendo i ringraziamenti ho capito che l’autrice ha voluto dedicarsi a una storia senza conflitti, concentrandosi unicamente sui due personaggi e sulla loro graduale interazione, e trovo un proposito di tutto rispetto non voler esagerare con i drammi. Però, quando leggo, ho bisogno di un po’ di tensione tra i personaggi, ho bisogno di qualcosa che tenga i protagonisti sulle spine, ho bisogno di sudarmi almeno un pochino il lieto fine. In Solo tu nell’universo non c’è niente che non va, ma leggerlo per me è stato un po’ come sedermi su una panchina dell’università e guardare due ragazzi poco distanti che parlano, è stato come sbirciare nella corrispondenza altrui, da spettatrice lontana. Solo in un paio di scene mi sono sentita coinvolta. Lo stile della Ney, corretto e ben tradotto, purtroppo non è bastato ad appassionarmi del tutto.
Mi dispiace dare un giudizio di questo tipo, soprattutto perché stimo la penna della Ney e Oz e Jameson mi avevano divertito moltissimo, ma vi invito comunque a leggere questo romanzo perché la mia è un’opinione parziale e probabilmente in un’altra fase della mia “vita di lettrice” lo avrei apprezzato in modo diverso.

Anna


*Copia Arc fornita dalla CE

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