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Blog tour - recensione: Tutto il mare è nei tuoi occhi di Silvia Ciompi
Care lettrici, dopo il successo di ‘Tutto il buio dei miei giorni’ di Silvia Ciompi, edito grazie alla Sperling & Kupfer, esce oggi il sequel ‘Tutto il mare è nei tuoi occhi’.
Vi parlo di questo romanzo nell'ultima del blog-tour dedicato.
Titolo: Tutto il mare è nei tuoi occhi
Autore: Silvia Ciompi
Editore: Speriling & Kupfer
Genere: new adult - narrativa
Trama:
Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.
Chi è Silvia Ciompi?
Silvia Ciompi, classe 93', vive in Toscana. Laureanda in Scienze della comunicazione, scrive da sempre e ovunque: diari, poesie, racconti brevi e ora romanzi. Ha esordito, prima su Wattpad e poi in libreria, con il romanzo Tutto il buio dei miei giorni.
RECENSIONE:
Le cose succedono e basta. Arrivano e non le puoi arginare quando ti passano addosso. Loro passano e tu sei lì come un coglione, e ci resti a farti prendere a calci in faccia, a farti riempire di lividi. Resti fermo come un bambino e stringi i denti, ingoi tutto, ti svegli la mattina dopo e fingi che non sia successo nulla.
Fingi di stare bene.
In questo romanzo ritroviamo oltre i protagonisti del precedente volume, gli amici di sempre, il quartiere dove nascono e impari fin da piccolo ad arrangiarti, farti strada a gomitate e dare importanza a quei valori che fanno la differenza.
Per Bolo tutte cose che si racchiudono in un unico nome: ultras. La sua scuola di vita è la curva, i suoi libri sono gli striscioni. Sui gradoni dello stadio ha imparato cosa vuol dire essere centinaia di persone che diventano una sola, con lo stesso tatuaggio dello stemma impresso come un timbro. Un marchio di fabbricazione che non ti rende uguale agli altri, non ti aliena, ma ti identifica. Bolo è fiero di appartenere al suo mondo, è fiero di rifiutare il conformismo.
UNA FAMIGLIA CHE NON HA LEGAMI DI SANGUE, MA CHE TI SCEGLI E CONTINUI A SCEGLIERE OGNI GIORNO.
La protagonista, Gheghe, frequenta l’università, i libri di filosofia e leggere i romanzi sono la sua passione che coltiva da quando era piccola.
“Perché i libri sono il mio posto. Puoi vivere tutte le vite che vuoi dentro a un libro e puoi dimenticarti per un po’ della tua. Sono come un mondo dove ti rifugi quando hai paura.”
Per due anni ha dovuto lottare con la diagnosi e la prognosi emessa dopo un episodio sinistro che l’ha segnata, ma che non ha permesso di piegarla. In quel periodo Bolo è entrato nella sua vita senza avvisare e lasciando subito il segno. La chiama la ragazza del cioccolato perché si conoscono mentre sta preparando una torta e, dopo l’incontro, non riescono più a staccarsi come due calamite. La porta alla fine del mondo rubando un pezzo del suo cuore, ma Gheghe non sa niente di Bolo, della sua vita di chi sia davvero.
“Sul tavolo aveva lasciato scritto il suo nome. Un nome che non era un nome. Un nome che avrei scoperto solo dopo essere un soprannome di battaglia. Il soprannome di un ultras. Quattro semplici lettere, dolci e salate, come la cioccolata.”
Per una buona parte del romanzo, la narrazione si alterna tra il presente e i flashback di quel passato che li ha visti incontrarsi, conoscersi, scoprirsi, fino ad arrivare a oggi.
Il linguaggio forte e intenso è il tratto distintivo di Silvia Ciompi che caratterizza il suo stile e non lascia spazio per respirare e staccarsi dal testo. E' questo che di nuovo colpisce e va a segno nel suo nuovo romanzo, questa sua scrittura che è ormai un suo segno distintivo, un marchio indelebile. Belle frasi, belle immagini che colpiscono e tante tante descrizioni dettagliate che permettono di immaginare ogni piccolo dettaglio, ma un pò hanno rallentato la lettura e la sete di macinare pagine.
È una storia di bugie e mancate verità, che sono i protagonisti indiscussi anche di questo romanzo che portano a uno scossone ingombrante. Alcune scelte sono discutibili ma non è così facile perdonare quando hai subito in prima persona, e non facile quando l’amore è più forte di ogni aspettativa.
Seppur Bolo e Gheghe siano due mondi diversi, il loro amore è folle, bellissimo ma anche tanto faticoso. La verità nel momento in cui viene a galla porta a disperarsi, a provare rabbia, rancore e spezza il filo mettendo tutto in discussione. Il dolore non cancella, ma forse può aiutare, non del tutto, ma una parte riesce a portarlo via. Gheghe nonostante cammini in equilibrio sulla linea degli eventi, torna a sorridere grazie a Bolo, ad amare di quell’amore prepotente, cattivo, quello che non lascia via di scampo.
Tutto il mare è nei tuoi occhi occhi è un romanzo potente che fa capire che scappare dai sensi di colpa, dall’amore e dal dolore, riesce a farti capire quanto si tiene veramente a qualcuno nel momento in cui lo hai perso. Arriva per tutti il momento di diventare grandi e responsabili e non importa se il percorso è difficile ed estenuante, prima o poi l’insicurezza si attenua. Il percorso della vita non si può cancellare o cambiare, ma sicuramente con la crescita e la volontà si può cambiare grazie all’amore, la passione e la bellezza che può avere prendersi cura di qualcuno ogni giorno.
Non vi nascondo che il romanzo mi ha lasciato spiazzata, non avevo capito fino in fondo quale sarebbe stata la storia di questo romanzo, se non che il protagonista maschile sarebbe stato Bolo. C'era bisogno di un romanzo su di lui perché nell'altro romanzo si era preso tanto spazio e aveva bisogno di chiudere il cerchio. Non vi dirò di più per non fare spoiler, ma con questa storia Silvia ha osato tanto, è stato un grande rischio per quanto è stato devastante e perfetto il primo romanzo, difficile da eguagliare, difficile da superare, ma che ha saputo trovare una sua anima e un suo perché. E' il suo stile a fare la differenza, a rendere unica ogni storia e spero di leggerla presto in una nuova storia con altri temi e altre situazioni.
Chicca
*copia Arc fornita dalla CE
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