April White,
Titolo: Marcare il tempo
Autore: April White
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Urban fantasy
Pagine: 572
Costo: eBook €. 3,99 cartaceo €. 14,00
Data uscita: 28/06/19
Link order: https://amzn.to/2LudF1O
Recensione: Marcare il tempo (The Immortal Descendants Vol. 1) di April White
Care lettrici bentornate, oggi vi parliamo di Marcare il tempo di April White. Il primo volume della serie The Immortal Descendants, edito da Quixote Edizione, di genere urban fantasy young.
Titolo: Marcare il tempo
Autore: April White
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Urban fantasy
Pagine: 572
Costo: eBook €. 3,99 cartaceo €. 14,00
Data uscita: 28/06/19
Link order: https://amzn.to/2LudF1O
Sinossi:
La tagger diciassettenne Saira Elian può gestire qualsiasi cosa… una
madre che scompare misteriosamente, uno sconosciuto che la segue in giro
per Londra, e perfino la nobile nonna inglese che ha buttato fuori
dalla famiglia lei e sua madre. Ma quando un vecchio tag graffito in una
stazione della metropolitana la trasporta nel diciannovesimo secolo, e
lei si trova faccia a faccia con Jack lo Squartatore, si rende conto di
aver bisogno d'aiuto, dopotutto.
Incontra Archer, un affascinante
studente, che la aiuta a mimetizzarsi per quanto possibile a
un'adolescente statunitense moderna e molto alta finita nell'Inghilterra
vittoriana. Lui le rivela l'esistenza degli Immortali: Tempo, Natura,
Fato, Guerra e Morte. Poi le spiega che è possibile spostarsi tra i
secoli... se si è discendenti di Tempo.
Saira scopre amicizie
inaspettate in un collegio per discendenti degli Immortali, e un amore
complicato con un giovane uomo del passato. Ma per sua madre il tempo
stringe, e per salvarla lei deve abbracciare la sua nuova identitÃ
mentre nel frattempo nasconde ad Archer un segreto devastante riguardo
al suo futuro, che gli potrebbe costare la vita.
Recensione:
Virgy
Per chi legge e segue le mie recensioni sa che amo il genere fantasy e tutti i suoi sottogeneri, e immagina benissimo che quando ho letto la trama di questo libro era scontato che mi avrebbe intrigato e avrei avuto subito la voglia di leggerlo. Io con le autrici che non conosco ci vado cauta non sapendo che cosa aspettarmi, ma credo che questo sia quello che facciamo un pò tutte.
Di storie con tema di viaggi nel tempo tra l'altro young ne ho letti diversi e li ho amati tutti, di questo avevo buone aspettative e devo dire che le ha rispettate.
La storia viene narrata in prima persona dalla protagonista Saira Eilian giovanissima diciassettenne, impavida e temeraria statunitense del ventunesimo secolo.
Una temerarietà che durante la lettura alle volte risulta un tantino esagerata ma è da collegare al suo straordinario DNA. Infatti lei ha la capacità di viaggiare nel tempo e quelle come lei vengono soprannominate "Tic Toc".
Tutto ha inizio dopo la scomparsa misteriosa della madre, e Saira viene affidata temporaneamente a una nobildonna che vive in Inghilterra, sua unica parente in vita, da parte del ramo materno.
Tutto ha inizio dopo la scomparsa misteriosa della madre, e Saira viene affidata temporaneamente a una nobildonna che vive in Inghilterra, sua unica parente in vita, da parte del ramo materno.
«Vai, Saira! Vai!»
Il disegno era quasi completamente illuminato.
Restava solo una spirale da tracciare.
Una mano mi afferrò lo zaino, e io gridai.
Era lo Squartatore.
Sarà nel nostro vecchio continente tra nuove amicizie e inseguimenti da parte di uomini sconosciuti che scoprirà questa sua capacità di creare portali che formano strappi temporali e la possono trasportare nel diciannovesimo secolo, una facoltà che la madre le ha tenuta nascosta per tutta la sua giovane vita e da cui ha ereditato questo sua capacità di viaggiare nel tempo.
Un'omissione che ora ha messa in pericolo entrambe lei nel presente e la madre nel passato.
Nel frattempo nascerà una tenera storia d'amore alquanto complicata che parte nel presente ma che lei ritrova nel passato, e per non farsi mancare nulla verrà svelato un mistero nel passato che riguarda Saira nel presente e che le sconvolgerà la vita.
Nel frattempo nascerà una tenera storia d'amore alquanto complicata che parte nel presente ma che lei ritrova nel passato, e per non farsi mancare nulla verrà svelato un mistero nel passato che riguarda Saira nel presente e che le sconvolgerà la vita.
Il presente va a plasmare il passato e viceversa.
Sì so che spiegato così può fa venire "il mal di testa" nel cercare di capire quello che dico ma leggendo il libro ovviamente tutto risulta chiaro... o quasi!!
Le nozioni di quantistica e di genetica ben studiati intrecciati alla storia e ai miti, mescolati a quelli di pura fantasia danno vita a una trama molto interessante articolata e originale che intrecciandosi con gli eventi intessuti di mistero è riuscita a incuriosirmi e a rapire la mia attenzione.
Una protagonista forte e intrepida che l'autrice ha saputo ben descrivere rendendola reale, lo stesso vale per tutti gli altri personaggi che vengono a contatto con lei e che arricchiscono di dettagli la trama.
al margine del mio campo visivo ci fu un lampo di verde. Le mie dita annasparono per finire di tracciare il disegno.
«Saira!» Sentendo il mio nome mi girai inorridita.
Proprio mentre scivolavo oltre il portale, riuscii a gridare una parola alla donna in verde che era comparsa dall'altro lato dei binari ora che il treno stava uscendo dalla stazione.
«Mamma!»
La prima parte della storia parte lentamente, è più un posizionamento degli sacchi.
Man mano che vengono fuori i vari indizi e colleghi i vari punti si inizia ha capire con cosa o con chi è messa di fronte la giovane Saira.
A muovere tutto questo meccanismo sono: l'amore, la brama di potere e gli intrighi.
Essendo il primo libro della serie certe verità vengono alla luce e altre non trovano ancora risposte.
Una lettura che ho molto gradito e che mi ha lasciato una grande curiosità di leggere il seguito della serie che mi aspetto diventi più complessa.
Se in precedenza avevo pensato di starmi sentendo come una preda, quei due mi facevano venire voglia di scappare su per le colline. Sotto gli occhiali a specchio da aviatore avevano delle facce totalmente inespressive, e il loro linguaggio corporeo diceva calmo, concentrato e pronto a scattare. La parola “cacciatori” mi colpì così forte che era come la stessero trasmettendo su tutti gli schermi.
Come sempre vi auguro buona lettura dandovi appuntamento alla prossima recensione, sempre se volete. Baci!
*Copia Arc fornita dalla Ce
0 Commenti: