M. Robinson,
Titolo: Strada verso il nulla
Serie: Road to nowhere #1
Autrice: M.Robinson
Editore: Quixote editore
Link: https://amzn.to/2O59rAp
Genere: Contemporaneo
Data di pubblicazione: 19 luglio 2019
Pagine: 374
Prezzo: 4.99
Trama:
Recensione: Strada verso il nulla di M. Robinson
Carissimi, oggi vi parlo del nuovo romanzo edito da Quixote editore, Strada verso il nulla di M. Robinson.
Titolo: Strada verso il nulla
Serie: Road to nowhere #1
Autrice: M.Robinson
Editore: Quixote editore
Link: https://amzn.to/2O59rAp
Genere: Contemporaneo
Data di pubblicazione: 19 luglio 2019
Pagine: 374
Prezzo: 4.99
Trama:
Una volta ho letto che ogni guerriero spera in una morte onorevole, e l’avrebbe trovata. Sono sempre andato a cercare la mia fine, ma nemmeno il Tristo Mietitore mi voleva.
Sono stato addestrato per uccidere. Sono stato addestrato a non chiedere il perché. A prendere ordini e a marciare dritto.
Vita o morte.
Uccidi o muori.
E non sto parlando solo della vita militare. Sto parlando della vita che mi ha portato su una strada verso il nulla.
La mia vita.
Ho combattuto per i miei fratelli.
Ho combattuto per la mia famiglia.
Ho combattuto per il mio paese.
E ho combattuto per lei…
Non mi ero mai reso conto che avrei anche potuto morire per loro…
Recensione:
Questo è un altro di quei libri in cui mi sono tuffata alla cieca, seguendo solo il nome dell'autrice che avevo apprezzato con El Diablo.
Ho aperto il romanzo non sapendo bene cosa aspettarmi e vi premetto che ci ho trovato ben di più di quanto avevo solo osato immaginare.
Sicuramente questo non è un romanzo per tutti, lo dico perché ci vuole molto stomaco a leggere le storie della Robinson, sono crude, dure, spietate e non si tira certo indietro a descrivere le scene e i personaggi.
Mi ha conquistato con il prologo... già lì avevo capito che non avrei più smesso di leggere.
Una volta proseguito posso dirvi che è stato un crescendo di sensazioni, una cazzo di altalena che mi ha tenuto senza fiato praticamente per quasi tutto il libro, sempre con l'ansia che qualcosa di brutto sarebbe presto capitato.
In questo romanzo ho ritrovato uno schema che, a quanto pare, deve essere caro all'autrice perché certe dinamiche erano presenti anche nel Diablo. Eppure, nonostante certe rassomiglianze, la lettura non mi ha mai annoiato, anzi ero spinta dalla curiosità di capire quali altri giochi si sarebbero consumati.
Similitudini sì, ma tanto nuovo dolore, a tratti forse anche più doloroso o forse semplicemente più traumatico.
Se cercate un romanzo doloroso, se amate l'angst questo è quello che fa per voi. Io l'ho chiuso un botto di ore fa e sono ancora in prenda all'angoscia pura. Credo che sia una delle poche autrici a creare dentro di me una scissione di valori e di giudizi, a farmi vedere che in mezzo al marcio ci può essere qualcosa che ancora vale la pena di amare.
Ha sfaccettato così tanto Creed, il protagonista di questo romanzo, che come nel caso del Diablo, è lui che risalta sulla scena, lui per cui si soffre, lui per cui si spera.
Era entrata nella mia vita come un cazzo di uragano, distruggendo ogni cosa nella sua scia. Una ragazza dal lato giusto dei binari...
Come nel Diablo, la Robinson ci racconta la caduta di questo ragazzo, la sua perdizione, l'inferno che ha toccato con mano, ce lo racconta in un lasso temporale di sette anni.
La controparte è Mia, una ragazzina rispetto a lui, e anche qui tornano tante scelte narrative che la Robinson ha già percorso, anche se gli intenti stavolta sembrano diversi e ancora più complicati.
Mia ha nove anni meno di Creed, una principessa che non ha permesso di fare nulla di quello che farebbero le coetanee della sua età , ma al tempo stesso una grinta e un cipiglio unico.
La Robinson in questo romanzo ci offre uno spaccato di storia vera, quella dell'11 settembre, quando furono abbattute le torri gemelle. Lo strazio di quel momento dove l'occidente si è letteralmente piegato lo ritrovate tra queste pagine scritto in un modo che vi farà soffocare.
Questo primo romanzo finisce con un cliffhanger sconcertante, non bastava davvero l'adrenalina, l'ansia, la paura covata fino a quel momento... no, forse all'autrice non sembrava ancora abbastanza e doveva lasciarci letteralmente senza fiato con questa chiusura.
Ringrazio la Quixote che pubblicherà il secondo volume tra pochi giorni, io nell'attesa continuerò a farmi degli atroci pensieri.
Questo romanzo è assolutamente meraviglioso e inquietante.
Complimenti!
Fabiana
Ho aperto il romanzo non sapendo bene cosa aspettarmi e vi premetto che ci ho trovato ben di più di quanto avevo solo osato immaginare.
Sicuramente questo non è un romanzo per tutti, lo dico perché ci vuole molto stomaco a leggere le storie della Robinson, sono crude, dure, spietate e non si tira certo indietro a descrivere le scene e i personaggi.
Mi ha conquistato con il prologo... già lì avevo capito che non avrei più smesso di leggere.
Una volta proseguito posso dirvi che è stato un crescendo di sensazioni, una cazzo di altalena che mi ha tenuto senza fiato praticamente per quasi tutto il libro, sempre con l'ansia che qualcosa di brutto sarebbe presto capitato.
In questo romanzo ho ritrovato uno schema che, a quanto pare, deve essere caro all'autrice perché certe dinamiche erano presenti anche nel Diablo. Eppure, nonostante certe rassomiglianze, la lettura non mi ha mai annoiato, anzi ero spinta dalla curiosità di capire quali altri giochi si sarebbero consumati.
Similitudini sì, ma tanto nuovo dolore, a tratti forse anche più doloroso o forse semplicemente più traumatico.
Se cercate un romanzo doloroso, se amate l'angst questo è quello che fa per voi. Io l'ho chiuso un botto di ore fa e sono ancora in prenda all'angoscia pura. Credo che sia una delle poche autrici a creare dentro di me una scissione di valori e di giudizi, a farmi vedere che in mezzo al marcio ci può essere qualcosa che ancora vale la pena di amare.
Ha sfaccettato così tanto Creed, il protagonista di questo romanzo, che come nel caso del Diablo, è lui che risalta sulla scena, lui per cui si soffre, lui per cui si spera.
Era entrata nella mia vita come un cazzo di uragano, distruggendo ogni cosa nella sua scia. Una ragazza dal lato giusto dei binari...
Come nel Diablo, la Robinson ci racconta la caduta di questo ragazzo, la sua perdizione, l'inferno che ha toccato con mano, ce lo racconta in un lasso temporale di sette anni.
La controparte è Mia, una ragazzina rispetto a lui, e anche qui tornano tante scelte narrative che la Robinson ha già percorso, anche se gli intenti stavolta sembrano diversi e ancora più complicati.
Mia ha nove anni meno di Creed, una principessa che non ha permesso di fare nulla di quello che farebbero le coetanee della sua età , ma al tempo stesso una grinta e un cipiglio unico.
La Robinson in questo romanzo ci offre uno spaccato di storia vera, quella dell'11 settembre, quando furono abbattute le torri gemelle. Lo strazio di quel momento dove l'occidente si è letteralmente piegato lo ritrovate tra queste pagine scritto in un modo che vi farà soffocare.
Questo primo romanzo finisce con un cliffhanger sconcertante, non bastava davvero l'adrenalina, l'ansia, la paura covata fino a quel momento... no, forse all'autrice non sembrava ancora abbastanza e doveva lasciarci letteralmente senza fiato con questa chiusura.
Ringrazio la Quixote che pubblicherà il secondo volume tra pochi giorni, io nell'attesa continuerò a farmi degli atroci pensieri.
Questo romanzo è assolutamente meraviglioso e inquietante.
Complimenti!
Fabiana
*copia fornita dalla CE
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