Recensione

Isolati di Iris Bonetti

maggio 08, 2020 Aurelia 0 Comments

Care lettrici, oggi vi parlo di "Isolati" un libro con alto contenuto suspense, nato dalla penna di Iris Bonetti, in self publishing.
Titolo: IsolatiA
 Iris Bonetti 
Editore: Self Publishing 
Genere: Letteratura e narrativa
Uscita: 20/12/19
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Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell’Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un’isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l’isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l’amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine. Un romanzo appassionante dall’inizio all’epilogo, che pagina dopo pagina sedurrà il lettore.
Vi è mai sfiorato il pensiero, durante un volo oltre oceano, che a causa di qualche problema l'aereo da un momento all'altro precipitasse? E che fra tutti i passeggeri si salvassero solo in pochi, tra cui voi? E poi di ritrovarvi su un'isola deserta?

Lo so le domande sono abbastanza inquietanti; le ho fatta a voi perché io non potrei rispondere dato che, cosa alquanto strana per alcuni, non ho mai preso un aereo. Aspettando una vostra risposta, chiarisco che la mia domanda è nata in conseguenza al romanzo che ho appena finito di leggere e di cui oggi vi parlo: Isolati scritto da Iris Bonetti pubblicato in Self.
I sei protagonisti di Isolati tutti di nazionalità diversa, per motivi differenti si ritrovano sullo stesso volo diretto a Bali, ma a Bali non ci arriveranno mai. Il loro aereo si schianterà nell'Oceano Indiano e loro saranno gli unici sopravvissuti.
Ritrovarsi spiaggiati, quando i ricordi sono frammentari, deve essere stato difficile e traumatico.

Ryan Walsh lo scrittore, Avril Flores l'aspirante attrice, Maurice Duris il chirurgo, Ramon PÄ—rez l'ex studente, Javier Hernandez il narcotrafficante e infine Matt Horley il poliziotto, vivranno un'esperienza davvero surreale e traumatica. Ritrovarsi su un'isola deserta senza cibo e acqua, alla deriva di un posto sconosciuto, dove la sofferenza fisica e mentale può annientarli.

Sembra che non ci sia niente in questa terra, se non bestie veloci imprendibili.

Spesso mi sono immedesimata in loro
ponendomi la domanda: troverei la forza per riuscire a sopravvivere? O il trauma e la paura mi ucciderebbero? Sinceramente non sono riuscita a darmi una risposta.

Convivere per i sei protagonisti non sarà una passeggiata; in special modo per Avril, unica donna del gruppo.
I quattro uomini seguirono le movenze femminili di Avril, che camminava leggera sulla sabbia rischiarata dal pallore lunare, fino a che non divenne una sagoma nera distante. Lei sentì i loro occhi addosso e le montó  un forte disagio. Percepí quanto il suo essere donna determinasse una differenza profonda in quell'angolo sperduto, avvertendone una possibile minaccia.

Non sarà semplice per lei adattarsi e stare al passo dei cinque uomini, tutti con personalità diverse; ideali, istinti e bisogni che si scontreranno e intersecheranno.

L'isola porta a galla l'istinto dei protagonisti allo stato primitivo e primordiale: cacciare il cibo e procurarsi l'acqua per sopravvivere. Ma l'uomo oltre a sfamarsi e dissetarsi ha bisogni e istinti ancor più antichi che deve saziare.
E come se non con l'unica donna presente?

I caratteri diversi dei sei isolani uscirà pian piano; la vena di comando e prepotenza si scontreranno in continuazione con chi invece ha un carattere più remissivo, mite o debole. L'unico monito alla fine è sopravvivere ma a quale costo?
L'isola rende ciechi, e i sei con coraggio, nascondendo le loro paure nell'angolo più buio della mente si inoltreranno nella giungla.
Le insidie sono troppe quando non conosci un posto del genere. La fitta natura popolata da animali di ogni specie, e che nasconde molto altro, metterà ancora una volta a repentaglio la vita dei sei protagonisti e ancora una volta ne sarà testimone.

Non voglio svelarvi nulla di più del romanzo. 360 pagine intrise di vita; ogni pagina è una nuova scoperta, le vite vissute in precedenza dei personaggi si alternano con quella del presente. Una vita di prigionia o di libertà?
Ciò che mi ha colpito dei protagonisti vien fuori pagina dopo pagina. La libertà che nessuno di loro aveva, intrappolati in una vita che avevano condotto fino al quel momento, e di come l'isola li cambia rendendoli liberi. Facendo venire fuori la vera natura umana di ognuno di loro.

Ryan, Avril, Ramon, Maurice, Javier e Matt troveranno un accordo di pace per sopravvivere. Il tempo che scorre, i misteri che la giungla nasconde li renderà compatti come gruppo, gli scontri saranno continui ma i sentimenti dei sei protagonisti convergono tutti nella stessa direzione: Vita Amore e Amicizia. Perché? A voi scoprirlo leggendo Isolati.

Iris ha saputo con maestria intersecare sei personaggi, sei vite diverse, sei animi diversi; collocandoli in un contesto in cui avventura, vita, fantasia e storia si miscelano perfettamente creando un romanzo davvero straordinario.
Ogni pagina ti regala un sentimento diverso, ogni personaggio lascia la sua impronta nella mente.
Il romanzo prende posto tra i più originali che ho letto. Perché è vero che un romanzo è frutto di una fantasia illimitata di chi l'ha scritto, ma quando tra tutte le parole ci trovi l'amore in tutte le sue forme, il senso di amicizia, dei legami, la coesione e condivisione; allora quel romanzo si prende anche un pezzetto di cuore.

Ci sarebbe ancora tanto da scrivere, ma devo fermarmi qui. Più di 300 pagine che ti artigliano l'animo, ti intrappolato nella loro tela e che non vorresti mai smettere di leggere. Tanto per farvi capire come ero presa; erano le 5:30 del mattina quando mi sono svegliata pensando che mancavano 10 pagine per finire il romanzo...

Complimenti Iris
Aurelia 

Booktrailer

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